Omaggio a Zecharia Sitchin

Se n’è andato in silenzio. Un’uscita di scena in punta di piedi, senza clamori. Della sua morte abbiamo saputo solo a funerali celebrati, con un breve comunicato della famiglia diffuso sul suo sito online.

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” Siamo spiacenti di  informarvi  che Zecharia Sitchin si è spento la mattina del 9 ottobre 2010.”  Poche parole concesse al suo pubblico che lo seguiva fedele da oltre 30 anni, ovunque.

 Sono  milioni le copie dei suoi libri  tradotti e venduti in tutto il mondo, anche in Cina. Proprio la versione in mandarino del suo “Il giorno degli dei” faceva bella mostra sul suo tavolo-scrivania, nell’appartamento di New York in cui l’avevo incontrato qualche mese prima. “In cinese, guarda, chi l’avrebbe mai immaginato?”, mi aveva detto sorridendo  indicandomi la locandina del libro poco prima di concedermi una lunga intervista- la sua ultima intervista.

Un burbero dal cuore tenero. E’ questa l’immagine  personale che serbo di lui. Io ho avuto infatti la fortuna di incontrarlo , di parlargli, di intervistarlo. E credo di essere riuscita ad entrare in sintonia con questo grande uomo . Si era creato un imprevedibile feeling tra di noi. Imprevedibile, inatteso, ma visibile e concreto. Proprio lui, che durante il nostro incontro aveva imposto con energia il divieto assoluto di fotografarlo , alla fine della lunga chiacchierata mi chiese  una foto ricordo. E si mise in posa , sorridente, accanto a me che gli cingevo le spalle. Quello scatto è uno dei miei ricordi più belli.  Era un uomo di incredibile vivacità e lucidità, nonostante l’età avanzata che si notava molto più nel fisico- il suo passo era incerto, le spalle ricurve, il corpo fragile- che non nella mente: ha affrontato come me per due ore gli argomenti a lui più cari senza mai –dico mai- perdere il filo, citando date, nomi e luoghi con precisione assoluta. Ricordo ancora con tenerezza la domanda che mi pose mentre stavo per congedarmi da lui. “Sabrina, tu quanti anni  mi dai?”. Io sapevo tutto di lui, mi ero preparata con meticolosità in vista di quell’intervista così importante per me e di certo non ignoravo la sua data di nascita, ma ero stata al gioco. “Al massimo un’ottantina, Dottor Sitchin…”, gli risposi. “No, ne ho novanta!”, aveva replicato lui, gongolante di fronte alle frasi di finto stupore mio e della troupe. Zecharia Sitchin  me lo ricordo così.

 Non era stato facile arrivare fin lì, in quell’appartamento nel cuore di Manhattan in cui abitava da solo. L’idea di intervistarlo mi balenava da tempo. Sitchin era  uno dei padri-fondatori della teoria degli Antichi Astronauti,  discusso autore di decine di best-seller che illustravano l’origine aliena della razza umana . Testi che avevo divorato uno dopo l’altro, che mi avevano incuriosito, affascinato, stupito,  ma che  avevano scatenato anche  perplessità e dubbi. Nella mente mi frullavano mille domande  che solo lui poteva soddisfare. Ma non sapevo come rintracciarlo. Provvidenziale fu  l’intervento di un giovane scrittore italiano, Luca Scantamburlo, da tempo impegnato nella ricerca del  bandolo nell’intricata matassa del cover-up sull’argomento “alieni” . L’avevo intervistato per uno speciale televisivo dedicato alle presunte missioni segrete sulla Luna: ne era nata un’amicizia basata sulla reciproca stima. Così Luca, che aveva avuto uno scambio epistolare con  Sitchin , dopo averne ottenuto il permesso, mi aveva passato il numero di fax .

E fu così che nel gennaio 2010   prese il via  un intenso scambio epistolare. Sitchin non aveva un indirizzo email, quindi tutte le comunicazioni avvenivano  per iscritto e via fax. Foglio dopo foglio, nel mio inglese imperfetto, cercavo di fissare la data dell’intervista. Ma lui, risposta dopo risposta, rinviava, poneva condizioni, insomma cercava scuse- dal mio punto di vista-  per non concedermela. Alla fine, mi resi conto che continuare  ad insistere, scrivendogli  da casa mia, non mi avrebbe portato a molto: evidentemente  Sitchin, abituato ad essere contattato da chissà quanti sedicenti giornalisti e pseudo-studiosi, non si fidava del tutto.  Scelsi dunque un’altra strada. Gli scrissi , per la prima volta, con la carta intestata della mia redazione, comunicandogli che entro pochi giorni avrei intervistato – come poi di fatto avvenne- Padre Josè Gabriel Funes, Direttore della  Specola Vaticana  (il centro di studi astronomici della Santa Sede) e che avrei potuto essere a New York, per incontrare anche lui, a metà maggio. Ma non avrei aspettato oltre e pretendevo una riposta definitiva: o sì o no. Una sorta di cortese, ma fermo ultimatum che ebbe successo. Tempo poche ore e arrivò la risposta. Ed era un sì.

Così il 13 maggio 2010 , alle 16 del pomeriggio, Zecharia Sitchin mi aprì la porta di casa. Mi si presentò vestito con una semplice camicia a righe e un paio di pantaloni marroni, un po’  curvo, il passo lento, ma con un piglio deciso. Vedendo me e la troupe- in tutto 4 persone- si accigliò: era un uomo abituato ormai a vivere in solitudine e troppa gente tutta insieme- pensai-  lo infastidiva. Ma ci fece entrare ed accomodare in una sala con un lungo tavolo stracolmo di libri e fogli. Guardandomi attorno, ebbi come l’impressione di essere tornata indietro nel tempo: i centrini posati sugli schienali delle poltrone, la tappezzeria alle pareti, persino l’antiquato televisore a transistor dicevano che  tutto, lì dentro,  si era fermato ai primi anni ’80. L’unica parvenza di tecnologia moderna erano un pc posato sul tavolo e il fax nella camera accanto. Proprio lì, mentre la troupe sistemava luci e telecamera per l’intervista, con fare un po’  severo Sitchin mi chiamò da parte. Mi fece sedere di fronte a lui e mi interrogò sull’intervista a Padre Funes. Mi sentivo come una scolaretta convocata dal Preside… Incominciai a spiegargli il  contenuto della chiacchierata avuta pochi giorni prima  con l’astrofisico vaticano  vicino a Castelgandolfo. Ma non era quello che voleva sapere. Mi chiese:”Te l’ha detto che ci siamo scritti?”. In effetti quella domanda io l’avevo rivolta a Padre Funes, ottenendo però  una sostanziale smentita:  mi aveva confermato che sì,  forse uno scrittore con quel nome gli aveva mandato una lettera, ma lui- non sapendo chi fosse – non gli aveva mai risposto. “Quell’uomo mente,  non è in buona fede”, mi disse Sitchin  ”ma adesso basta parlare di lui, ti mostro qualcosa”.  E girandosi verso una vecchia borsa portadocumenti in pelle  incominciò ad estrarre disegni, documenti e una statuetta raffigurante Enki, l’antica divinità sumera. Dal tono addolcito della sua voce e dallo sguardo benevolo capii di aver superato l’esame…

Dell’intervista che ne seguì si sa già tutto. E’ andata in onda quasi integralmente – la  prima parte  nello speciale  di “Mistero”  e “ Studio Aperto” del 1° luglio 2010, la seconda in una puntata  di “Live” nell’autunno seguente. Gli spezzoni sono tuttora visibili sul web e a disposizione di  chiunque voglia rivederli e risentirli.  Sitchin- con grande cortesia- acconsentì a rispondere a tutte le mie curiosità, ripercorrendo la sua ben nota teoria sugli Anunnaki – gli Alieni scesi sulla terra in epoche remote, responsabili della nostra evoluzione  grazie a tecniche di bioingegneria e per molti secoli Signori  indiscussi del genere umano,  venerati come dei. In quell’occasione anticipò per il pubblico italiano l’ultima sua scoperta contenuto nel libro “There were giants upon the Earth”, già edito negli Stati Uniti,  ma che nel nostro Paese non era ancora stato tradotto: ovvero, l’esistenza –a suo dire- di resti ossei appartenuti ad una Anunnaki, la regina Nin-Puabi  sepolta nell’antica città sumera di Ur. Resti poi trovati dagli archeologi  e tuttora conservati presso il Natural Museum di Londra,  di cui lui reclamava a gran voce gli esami del Dna. Era sicuro che il genoma di quella regina per ¾ non umana avrebbe rivelato i geni dei suoi antenati alieni e dimostrato, una volta per tutte, la fondatezza della sua teoria così osteggiata, criticata e spesso anche ridicolizzata  dal mondo accademico tradizionale. Sapeva che avrebbe trovato l’opposizione della scienza e  delle Chiesa cattolica , ma riuscire ad ottenere  il test sulle ossa della regina Nin-Puabi era ormai  il suo unico interesse, l’unico obiettivo ancora da centrare- consapevole che un eventuale risultato negativo avrebbe potuto sgretolare tutto l’impianto costruito in anni e anni di studi. Ma era pronto a correre il rischio, perché era certo di aver ragione.

Dopo la messa in onda dello speciale di luglio- che ha ottenuto risultati di audience davvero lusinghieri –  Sitchin mi scrisse ancora. Per complimentarsi, ma non solo. Mi chiese, esplicitamente, di impegnarmi per far sì che l’esame del Dna venisse realizzato. Un po’  ingenuamente, sapendomi italiana e quindi vicina,  almeno dal punto di vista geografico, allo Stato del Vaticano, mi invitò ad insistere per  far arrivare la sua richiesta alle autorità competenti della Chiesa, proponendosi per   una nuova intervista in vista di un nuovo programma… Nell’ultimo fax mi scrisse anche il suo numero di telefono privato- un onore che credo abbia riservato a pochi- perché lo tenessi informato su possibili sviluppi.

Ma la morte, sopraggiunta poche settimane dopo, ha interrotto la sua ultima, grande avventura.

Da allora migliaia di fan e lettori hanno sottoscritto una petizione per chiedere al museo britannico di effettuare il test, in una sorta di omaggio postumo allo scrittore scomparso a 90 anni.  E centinaia di loro hanno scritto direttamente ai responsabili del Natural Museum. Ottenendo sempre la stessa risposta: esami del genere possono essere effettuati solo da un team specializzato, di fama internazionale, all’interno di un serio progetto di ricerca. Ebbene, è quello che sto provando a fare– in nome di quella sorta di eredità morale che Sitchin mi ha voluto trasmettere e alla quale non voglio sottrarmi- contattando genetisti, archeobiologi e sumerologi. L’impresa non è facile, perché nessun ricercatore affermato può e vuole partecipare dichiaratamente alla ricerca di un Dna alieno rischiando così di essere messo al bando dal mondo accademico in cui opera. Bisogna dunque procedere con cautela , a piccoli passi e con una strategia precisa. Ma sono fiduciosa. E non mollo…

SABRINA PIERAGOSTINI

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26 risposte a Omaggio a Zecharia Sitchin

  1. christian tortore scrive:

    grazie Sabrina per questa “perla” di inestimabile valore su uno degli uomini più colti ed affascinanti di sempre…

    • Sabrina Pieragostini scrive:

      Grazie per i complimenti. Zecharia Sitchin è una delle menti più brillanti che abbia potuto intervistare… A presto

  2. Roberto scrive:

    Le sue ricerche sono talmente interessanti che ho comprato tutti i suoi libri.
    Ci sono alcune incongruenze fra date e calcoli… peccato che è scomparso così presto, si poteva fare maggiore chiarezza…. anche io avevo intenzione di incontrarlo… sapevo che andava a mangiare spesso in un locale vicino brodway… che peccato.
    Complimenti per il blog, ma se si potesse cambiare lo sfondo e mettere un nero su bianco sarebbe più leggibile.
    Un saluto da Roma.
    j3n4

    • Sabrina Pieragostini scrive:

      Il fondo scuro richiama l’universo, immenso come i suoi misteri ancora inondati…è una scelta stilistica del Webmaster che io ho assolutamente condiviso. Mi spiace che non le piaccia! Spero però che non sia un ostacolo talmente insormontabile dal dissuaderla a leggere ancora il mio blog…Un saluto, Sabrina

  3. antonio cioffi scrive:

    Semplicemente affascinante, sono contento che sia partito un blog dedicato a questa materia

  4. manuel scrive:

    Salve, l’ho sempre stimata come giornalista,perche diversamente da molti suoi colleghi indotti dalla massa ,a parlare di gossip e scandali,ha il coraggio di affrontare temi diversi,e che quantomeno fanno riflettere.
    Mi ha fatto un enorme piacere,leggere che lei abbia una sorta di eredita’ morale,e spero che la cosa prosegua e non rinunci con le difficolta che comporta questa eredita.
    Credo che ormai il mondo sia pronto alla verita,e credo non manchi molto,vedendo che in tv ormai si parla sempre piu spesso,tramite film,documentari,avvistamenti,sembra quasi ci stiano abbituando per gradi.ma questa e’ un opionione personale!
    La cosa che mi rammarica di piu che Zecharia non potra esserci.
    Confido in lei!
    Perdoni la mia scrittura

    • Sabrina Pieragostini scrive:

      La ringrazio per le sue parole, spero anch’io di arrivare un giorno alla verità. Qualunque essa sia! Un saluto, Sabrina

  5. simone ramponi scrive:

    Grazie Sabrina per il tuo lavoro…io personalmente non sento nè il bisogno nè mi darebbe ulteriori conferme fare l’esame del DNA ai resti di NIN-PUABI.Anche perchè sarebbe troppo ovvio che per nascondere la verità sarebbero ingrado di mentire sull esito degli esami,basti pensare che già lo fanno tenendoci a noi “persone normali”lontani dalla verità.Ho 25 anni e ho avuto la fortuna di avere un nonno che non ha mai sentito parlare nè di Sitchin nè di nessun’altro scrittore a tema. Eppure i racconti che ho sentito da entrambi le parti sono identici.Grazie ancora per il tuo lavoro Sabrina.

    • Sabrina Pieragostini scrive:

      Le prove sono necessarie, lo sapeva anche Sitchin. Per questo insisteva tanto affinchè l’esame fosse effettuato. Sa mai riuscirò a portare a termine il suo progetto, avverrà davanti alle telecamere. E non sarà facile manipolare i risultati…Grazie per i tuoi complimenti. Sabrina

  6. simone ramponi scrive:

    Ciao Sabrina,circa due mesi fa ho letto un articolo su un giornale francese che parlava dell’ultima scoperta della nasa che grazie al satellite ad infrarossi hanno fotografato in Egitto 17 nuove piramidi , molti insediamenti e oltre 1000 tombe che il nilo ha ricoperto nei secoli.Avevano già iniziato gli scavi ma poi non ho più trovato notizie!Per me li cè molto mistero…già il fatto che ora siano sommerse in parte dal nilo sta a significare che prima il fiume non passava da li.E qui torniamo a quanto diceva Sitchin:il nilo fu deviato da bombe.Volevo chiederti se avevi notizie a riguardo.Ciao grazie

    • Sabrina Pieragostini scrive:

      Ciao Simone…sì, l’ho letto anch’io. Ma con l’instabilità politica che è seguita al cambio di regime in Egitto, credo che ora le priorità siano altre rispetto agli scavi archeologici…

  7. simone ramponi scrive:

    Secondo te la nasa si ferma davanti all’instabilità politica?secondo me no anzi..Egitto in fiamme ieri e oggi, la prima legge che vietava di esportare i reperti archeologici fu introdotta solo nel 1983: prima di allora era stata razzia libera sopratutto da parte di inglesi e americani…non so ma penso che entrambi i fatti non siano successi per caso.tutte le risposte alle nostre domande sono sotterrate in Egitto.
    Comunque staremo a vedere ciao Sabrina!

  8. Bellissimo articolo, dipinge benissimo questo grande personaggio. Ho dedicato gli ultimi 10 anni della mia vita totalmente all’ argomento Sitchin, arrivando a studiare la lingua sumera pur di verificare il contenuto dei suoi libri e poter ribattere alle critiche a lui mosse. Il mio più grande rammarico é non essere riuscito in tempo ad organizzare un incontro con lui.
    Sabrina mi permetto un suggerimento: credo che Erik Parker, l’ ex webmaster di Sitchin, stia proseguendo, anche se in silenzio, il lavoro del suo mentore. Sarebbe splendido se tu riuscissi a intervistarlo… io fui in contatto con Erik tempo fa durante la stesura del mio ultimo libro e mi é sembrato una persona disponibilissima.
    Un saluto e un ringraziamento a te per questa splendida testimonianza.
    Alex

    • Sabrina Pieragostini scrive:

      Ciao Alex…grazie per le belle parole! Dette da te, che sei un appassionato conoscitore di questi argomenti, valgono ancora di più… E grazie, soprattutto, per il suggerimento.Sai come posso contattare Erik Parker? Ti invidio per la capacità di leggere ed interpretare il sumero. Hai già pubblicato le tue traduzioni? Intendo, le traduzioni letterali- con tutte le possibili varianti- come sta facendo Biglino con l’antico testamento. Sarebbe un lavoro straordinario e di massima utilità per chi voglia avvicinarsi ai testi originali. A presto, Sabrina

      • alessandro demontis scrive:

        Grazie a te Sabrina, Erik ha un sito sito purtroppo non aggiornato, in cui ci son estratti delle sue lecture e qualche articolo. Lo trovi qui: http://erikparker.com/ c’ é anche l’ email.
        Il mio libro ‘Testi Sumeri tradotti e commentati’ è uscito da un annetto ormai, e a gennaio ho pubblicato il primo dei due volumi ‘Il fenomeno Nibiru’.
        Se riesci a contattare Erik tienici aggiornati, mi raccomando!
        Un abbraccio!
        Alex

  9. Andrea Contino scrive:

    Forse non ho cercato bene, ma potresti indicarmi comunque un collegamento per sentire l’intervista?
    Ti ringrazio e ti faccio i miei complimenti per il racconto che hai riportato in questa pagina.
    Ciao,
    Andrea.

    • Sabrina Pieragostini scrive:

      Ciao Andrea… la puntata speciale di Studio Aperto e Mistero andata in onda la scorsa estate con l’intervista pressochè integrale a Zecharia Sitchin è visibile su youtube, divisa in vari tronconi, sotto il titolo “Alieni: il contatto”. La prima parte , ad esempio, la trovi a questo indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=MiR0Di5k60g

      Purtroppo, ci sono problemi di sincronizzazione e specie nelle ultime parti il labiale non corrisponde più all’audio. Però è comunque l’ultima testimonianza video del grande scrittore. Ne serbo un ricordo molto affettuoso, considero un onore aver potuto incontrarlo e parlare con lui, faccia a faccia, sui temi a lui più cari. E mi rendo conto, dai tuoi e da altri commenti, che questo aspetto umano e privato di Sitchin che ho provato a descrivere ha colpito anche voi. Una grande personalità come la sua ha sicuramente segnato un periodo. Grazie Andrea e a presto

  10. Andrea Contino scrive:

    Ho apprezzato il tuo articolo perché parla di una persona che molti di noi sentono molto vicina. E vorremmo sapere di più di lui, anche solo un dettaglio, qualcosa comunque al di fuori dei suoi libri, ma non per curiosità morbosa…. l’episodio sull’età, ad esempio è commovente e basta e avanza. Quello che conta è sentirci più vicini a questa persona che purtroppo non c’è più. Di lui comunque ci rimane molto… i suoi libri credo siano conservati come gemme dagli appassionati… Lui è riuscito a raccontarci in un modo assolutamente unico e perfetto, da divulgatore di prima grandezza, storie e miti che ci hanno preso e affascinato in maniera indissolubile. In fondo non importa se tutto ciò che ha ipotizzato sia vero al 100%… quello che conta è che ogni volta che rileggiamo, che so, dell’arrivo degli Dei 450.000 anni fa, o giù di lì, è come se ci trovassimo REALMENTE lì ad assistere a quell’evento e veniamo assaliti, ogni volta, da un senso di nostalgia per quegli avvenimenti che ci coinvolge in maniera incredibile… Così per tanti altri episodi della sua produzione. Grazie Sabrina per averlo incontrato e per averci parlato di lui.

  11. Michele scrive:

    Ho apprezzato molto questa intervista. Il caso ha voluto fosse una delle ultime rilasciate da Sitchin. Le sue teorie mi hanno sempre affascinato fin da quando ho iniziato la lettura dei suoi libri. Io che provenivo dalle letture di Kolosimo e Daeniken, ho trovato in Sitchin la risposta lineare e perfetta di molti dubbi che riguardano il nostro mondo, la nostra evoluzione, il sistema solare e la sua formazione. Ogni anno che passa, ogni parola detta da Sitchin, sta trovando conferme a partire dal pianeta X e per proseguire con la teoria dello scontro tra pianeti all’origine di terra, luna e fascia degli asteroidi. Bisogna ora che il suo ultimo grido per dimostrare la veridicità di quanto affermato, l’analisi del DNA della regina, venga presto effettuata da un equipe mista e composta di persone profesionali e senza preconcetti.

  12. Fabio Cavallero scrive:

    é davvero un onore condividere ed acquisire informazioni con te e tutti voi..;) c’è solo da sperare che i resti della regina siano davvero ancora nel museo…. credo che prove di simile entità, creino una sorta di allerta a livello globale, parlo di superpotenze ovviamente, che di sicuro non ci metterebbero molto a fare il classico change.. Speriamo in bene .. Io e gli altri sacerdoti siamo con Voi.. un saluto a tutti..

    • Sabrina Pieragostini scrive:

      Beh… noi andiamo avanti per la nostra strada, consci che prima o poi la verità emergerà, da un museo, da un documento o da uno scavo….chissà. A noi interessa solo lottare per raggiungere la Verità, indipendentemente da quale essa sia e per quanto scomoda (per chiunque, anche per noi) essa possa essere.
      A presto!

  13. mario scrive:

    Sabrina, sono un appassionato lettore del dott. Zecharia Sitchin
    ho grande sete di verità, ti prego fai tutto ciò che è nelle tue possibilità per ottenere l’esame del DNA delle spoglie della regina Nin-Puabi.
    Un saluto ed un augurio di cuore.

  14. valerio scrive:

    Buongiorno,seguo da poco tempo i suoi aggiornamenti quotidiani nell’ambito del mistero.Mi ha colpito la sua competenza e disponibilita’.Mi interesso fin dagli anni 70 a queste tematiche avendo collaborato nel mio piccolo con alcune riviste del tempo.Con gli anni si diventa piu’ teneri e la sua intervista al dottor Sitchin mi ha un po commosso.Con il tempo questa passione per l’ignoto non e’ mai venuta meno.La conclusione mia dopo tutti questi anni e’ che i governi sicuramente hanno piu’ prove di ogni singolo studioso e che naturalmente risulta loro (finora) abbastanza facile rompere le cosidette evidenze che molte volte purtroppo sono costruite sulle sabbie mobili del tempo,e che pseudo ricercatori si sforzano di fare apparire come dogmi assoluti, per far credere quello che probabilmente nemmeno loro credono,cosi’ facendo permettono che si faccia di ogni erba un fascio a discapito dei veri ricercatori.Nel leggerla credo che lei sia all’altezza di aproffondire alcuni di questi argomenti in un libro ,cosa ne dice?Naturalmente mi scuso se ne fosse gia’ autrice.Comunque la incoraggio a continuare cosi ‘e non faccia scemare la sua voglia di sapere che nonostante i tempi che corrono rimane il sale che da un po di gusto alla monotona e insipida vita che dall’alto vorrebbero propinarci.Con molta simpatia Valerio

    • Sabrina Pieragostini scrive:

      Buon giorno Valerio…Sono parole come le sue a darmi la spinta di continuare! La ringrazio per l’apprezzamento e la fiducia. Il mio, al momento, è più un lavoro più di divulgazione che di ricerca, sono consapevole non avere ancora le nozioni, le competenze, le conoscenze di tanti altri seri ricercatori. Ma ritengo già molto importante avere l’opportunità, grazie al mio lavoro, di diffondere ed esaminare gli studi più interessanti nel settore. Inoltre il mio ruolo mi permette di conoscere ed intervistare anche le più grandi personalità- proprio come il compianto Zecharia Sitchin- altrimenti difficilmente avvicinabili. Per ora non ci sono libri a mia firma in vista, ma mai dire mai… Grazie di nuovo per i complimenti, spero che voglia ancora contribuire con i suoi commenti e le sue osservazioni al blog. Un saluto! Sabrina

  15. Piero Montalbano scrive:

    In 2 anni ho letto tutta l’opera di Zecharia Sitchin e ne sono rimasto immensamente affascinato…e con tutto il cuore spero che qualcuno riesca a portare avanti quello che Lui ha iniziato…e chi meglio di Sabrina Pieragostini, che ha avuto l’onore di parlargli personalmente, lo può fare? Spero di riuscire a tenermi in contatto per eventuali nuove…grazie!

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