Intervista ad Andrew Collins:”Vi svelo il mistero del Cigno”

 Le tre piramidi che si ergono come una sfida alla razionalità umana nella piana di Giza rispecchiano la volta celeste in un complesso gioco di rimandi  spiegato al mondo accademico e all’opinione pubblica da uno studio compiuto alcuni anni fa da Graham Hancock e Robert Bauval. Per l’esattezza, la piramide di Cheope, Chefren e Micerino riprodurrebbero, in scala, le tre stelle che compongono la Cintura di Orione- rappresentazione celeste di Osiride, il dio egizio dell’Aldilà. Questo, almeno, è quello abbiamo letto e imparato finora. Ma Andrew Collins, autore del libro “Il mistero del Cigno” , è sicuro  invece di aver identificato altrove il modello celeste di Giza.

<E’ stato provato che le tre grandi Piramidi sono state costruite  in relazione alle stelle, ma io sono certo che esse riflettano la posizione astronomica di tre stelle-chiave del Cigno. Questa era una costellazione molto, molto importante per gli antichi Egizi. Per loro era il luogo della rinascita dell’anima nella forma del dio Ra, il sole, e nella forma del dio Osiride, il dio dell’Aldilà. Il motivo è legato al fatto che il Cigno si trova proprio in cima alla via Lattea, che per gli Egizi era una divinità: una dea che si inarcava nel cielo e il suo nome era Nuit. Si credeva che Nuit desse la vita al sole prima che sorgesse ogni mattina. E  se  lei era associata alla Via Lattea, il luogo in cui dava nascita al sole era nell’area del Cigno. In altre parole: il sole nasce ogni giorno dal Cigno e questo diventa così  il posto della rinascita del sole e quindi  dell’anima nell’antica religione egizia. Questo è il motivo per cui la costellazione  è  riflessa sul terreno a  Giza.>

Quindi ci sta dicendo che non sono collegate ad Orione?

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<La piramide era vista come un mezzo per trasformare l’ anima in uno spirito, in un tutt’uno con le stelle e poteva essa stessa addirittura diventare una stella. Sembra che le piramidi siano state posizionate esattamente per riflettere l’influenza di certi astri. Se si controlla bene, risulta evidente che  riflettono molto meglio la posizione del Cigno. Questa costellazione, come dicevo, era simbolo di rinascita dell’anima nella vita dopo la morte. Corrispondeva all’utero della dea Nuit. Il Cigno insomma era “il canale della nascita” della grande madre cosmica. Non ho dubbi. Le piramidi non riproducono la Cintura di Orione, ma le tre stelle principali del Cigno.>

 Negli ultimi anni, lo scrittore britannico ha lavorato ad una ipotesi suggestiva: ritiene che l’evoluzione dell’uomo, non del tutto spiegabile attraverso la teoria Darwiniana, sia stata favorita dagli effetti di radiazioni cosmiche giunte sulla Terra  da Cygnus X-3, una stella collassata della costellazione del Cigno. Raggi così potenti da penetrare a fondo nel terreno e dunque- pensa Collins- anche in grado di incidere sul nostro Dna scatenando mutazioni genetiche che avrebbero accelerato il nostro passaggio dalla preistoria alla storia. Tutto ciò sarebbe avvenuto in varie fasi, a partire da almeno 40mila anni fa.

<Noi sappiamo esattamente  quando i raggi cosmici sono aumentati e  diminuiti di intensità . Lo sappiamo grazie  ai carotaggi nei ghiacci dell’Artico e dell’ Antartico, nei quali possiamo vedere  il livello di particelle  extraterrestri, create   come  “sottoprodotto”  dei raggi cosmici che ci hanno colpito. Quindi  possiamo dire in quale millennio c’è stata una crescita di radiazioni e in quale un calo. Ciò che sappiamo è che nei periodi di grande sviluppo della specie umana,  come  quando ebbe inizio  l’arte delle caverne circa   30 000 anni fa, il livello delle radiazioni era molto alto per poi ridiscendere. C’è stato un altro picco intorno a 16 mila anni fa e poi  di nuovo poco prima dell’inizio della rivoluzione neolitica, circa 12 000 anni fa. Queste sono le epoche in cui  i raggi cosmici raggiungevano maggiormente  la Terra. E tutto ciò  sembra suggerire uno schema:  in qualche modo i  raggi cosmici hanno influenzato il nostro modo  di sviluppare la nostra creatività . Il nostro livello di  raffinatezza  e di  conoscenza sembra cambiare in maniera importante con l’aumentare  dei  raggi cosmici che raggiungono la Terra.  Sicuramente c’è una connessione, credo che gli scienziati  l’ abbiano osservata e  che ora stiano iniziando a prenderla sul serio.>

Lei ha anche studiato l’arte dell’età delle caverne e ha detto che gli uomini del paleolitico usavano droghe per raggiungere l’estasi, uno stato di trance.  Ma perché lo facevano?

<Penso che si rendessero conto  che quando la mente umana è molto vicina alla morte si  verificano strane esperienze. Anche  noi oggi possiamo provare l’esperienza della pre-morte , ad esempio   quando si hanno incidenti o quando si subisce un intervento in ospedale.  In alcuni casi si può arrivare ad uno stadio di morte clinica e capita ad alcune persone di sperimentare delle strane esperienze mistiche: incontrano i loro parenti morti, o persino Gesù Cristo o qualche altro tipo di spirito, di divinità . Credo che i nostri antenati vivessero qualcosa di simile. Ma per ottenere queste visioni mistiche  devi raggiungere uno stato molto vicino  alla morte. Loro non erano come noi, credo che loro fossero molto più pronti ad andare oltre, ad osare,  rispetto a quanto lo siamo noi oggi, e dunque  utilizzavano droghe allucinogene, non c’è dubbio su questo, usavano diversi tipi di droga inclusi funghi e questo li portava a stati di coscienza alterati che potevano essere chiaramente pericolosi. Credo che capissero il rischio,  ma questo   permetteva loro il collegamento con l’altro mondo, un mondo che   credevano coesistesse attorno a loro stessi, un mondo in cui  vivevano gli spiriti degli antenati. Una volta stabilita questa connessione,   potevano riportare nel mondo dei vivi informazioni ed energie. Ecco  l’origine degli sciamani, il tramite tra questo e l’altro mondo.  Lo sciamano si adornava con piume d’ uccello, pellicce di animali e in questo modo ne assumeva l’identità nel pericoloso viaggio verso l’Aldilà . Comunque,   le droghe erano soltanto un modo per ottenere questi stati alterati di coscienza .  Ce n’erano anche molti altri, come le privazioni sensoriali ,  per esempio stando molto tempo al buio o danzando per ore e ore ininterrottamente…>  

Influssi stellari, raggi cosmici, allucinogeni…Ecco cosa avrebbe fatto uscire l’uomo dalla caverne per portarlo alla civiltà. Per Collins non c’è bisogno di pensare ad altri interventi esterni ancora più straordinari…

<Io sto tenendo la mente aperta per quanto riguarda  la teoria degli Antichi Astronauti,  perché  anch’io ho letto i  libri  di  Erick Von Daeniken  quand’ero ragazzo. Anzi, mi sono avvicinato a questi argomenti proprio allora, quando iniziai ad investigare sui monumenti del passato, i templi, le piramidi, i cerchi in pietra… E cercavo di capire chi li avesse costruiti, gli esseri umani o gli alieni. Poi ho compreso che non dovevamo sottovalutare le capacità dei nostri predecessori. Sono stati loro ad edificare il complesso di Giza, Stonehenge, Gobleki Tepe e ce li hanno lasciati in eredità. Ma nonostante ciò, non dobbiamo mai perdere di vista la possibilità che ci sia stata una qualche influenza proveniente dall’esterno  del nostro pianeta. Questo non vuole dire necessariamente che sono arrivati quaggiù degli alieni in carne ed ossa. La forma di comunicazione ideale da un pianeta all’altro è tramite la mente: è questo il modo più rapido e semplice per farlo. Penso che in primis dovremmo valutare se per caso gli Antichi Visitatori, in realtà, non ci abbiano condizionato ed influenzando in questo modo.>

FINE SECONDA PARTE

 

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7 risposte a Intervista ad Andrew Collins:”Vi svelo il mistero del Cigno”

  1. simone scrive:

    Se ho capito bene si potrebbe dare il merito della nostra evoluzione a qualche energia cosmica che ci avrebbe stimolato nuove facoltà fisiche e MENTALI…Avete mai fatto caso al pastorale del Papa?il bastone dall’estremità ricurva..alla base dell’impugnatura cè una pigna!!il simbolo della pigna lo troviamo in molte chiese o palazzi…io sono di Mantova e al palazzo dei Gonzaga anni fa mi aveva incuriosito un particolare stranissimo:nella sala dello zodiaco si trova il letto di Napoleone Bonaparte, niente di che un lettino misero con 4 tendine che scendono dai lati del letto come si usava una volta e in cima sulla punta della struttura cè una mega pigna..ma perchè? cosa significano ste pigne?Persino il dio sumero enki in una statuetta tiene in una mano un secchio con l’acqua(simbolo di vita)e nell’altra una pigna!!!Bhe ora so che nel nostro cervello cè una ghiandola chiamata ghiandola PINEALE chiamata cosi dalla sua forma simile a una piccola pigna di 4 cm circa.da questa ghiandola partono tutti i nostri pensieri e i sogni che facciamo nel sonno.Alcune persone nel sonno dicono di fare viaggi ancestrali..di andare da un altra parte o addirittura vedono o parlano con persone che da svegli non hanno mai visto prima.Io sono certo che qualche energia cosmica ci ha aiutato nella nostra evoluzione!

    • Sabrina Pieragostini scrive:

      Il tuo commento mi ha incuriosito, Simone, e ho fatto una breve ricerca, ricordandomi della mia vita precedente di studiosa dei testi classici…Il discorso è molto complesso, perché attraversa millenni di storia, ma ti riporto in sintesi quello che ne è emerso: le scoperte sono interessanti.
      In tutte le tradizioni sapienziali -di ogni parte del mondo- il Pino, grande pianta sempreverde, è associato all’immortalità. In Cina era considerato l’albero della vita e una leggenda raccontava che gli esseri immortali si cibassero solo di resina, di foglie e di semi di pino: alimenti che li rendevano così leggeri da farli volare…
      Nella vicina Grecia- culla della cultura occidentale- il pino e la pigna erano intrecciati al culto dionisiaco per il loro valore simbolico di immortalità e resurrezione- il frutto del pino si secca, quindi muore, ma dai suoi semi ritorna la vita…. La pigna era proprio l’attributo del dio Dioniso- ucciso e poi risorto- e il tirso- il bastone usato dalle seguaci del dio, le Menadi, durante le sfrenate cerimonie orgiastiche in suo onore- portavano in cima proprio l’emblema di una pigna. Nell’antica Roma, attorno ad un pino- che simbolicamente moriva e poi risorgeva- si svolgevano le cerimonie legate al culto di Cibele, la Grande dea madre (Iside per gli Egizi).

      Sappiamo che il Cristianesimo nascente, sorto in un contesto ancora fortemente influenzato dalla cultura ellenistica di matrice classica, ha mutuato simboli, tradizioni e significati dalle religioni misteriche sue coeve di origine orientale (come il Mitraismo e appunto i culti dionisiaci, entrambi centrati sulla figura di un dio che viene ucciso e poi torna alla vita ). Non stupisce dunque che il “bastone del comando”, in mano al Primo Sacerdote, oggi come allora, rechi scolpita una pigna- in chiave cristiana, emblema dell’immortalità dell’anima e della resurrezione del Cristo.
      Il simbolo- linguaggio che segue codici non letterali, ma figurativi ed è quindi trasversale- sopravvive alle culture che l’hanno creato, anche se con il passare dei secoli il suo significato si sbiadisce o si perde del tutto, fino a diventare incomprensibile agli ultimi fruitori. In questo caso, noi.
      Spero di aver risposto ai tuoi interrogativi!

  2. simone scrive:

    Molto interessante e utile…in fondo la curiosità porta a sapere cose nuove grazie!!!però trovo molto curioso il fatto che una ghiandola del nostro cervello l’hanno chiamata appunto pineale…(terzo occhio).Lo scopo primario nella pratica della meditazione, e’ proprio quello di riattivare la ghiandola pineale. L’occhio che vede tutto, “The all seeing eye”, simboleggia proprio il TERZO OCCHIO ONNISCIENTE.
    La Ghiandola pineale produce ciò che e’ comunque conosciuto come DMT, sostanza in grado di portare l’individuo ad avere viaggi extradimensionali, e extratemporali.
    Ciò accade di notte durante i sogni, quando la Ghiandola pineale e’ maggiormente attiva. Apparentemente, ad oggi non si da’ molta importanza al terzo occhio come in passato ciò ha portato ad atrofizzare questo organo ed alla perdita di valori “obsoleti” quali la spiritualità, l’amore per il prossimo ma ciò coincide “incredibilmente” anche con un rimbambimento delle masse.
    All’interno della Ghiandola pineale scorre acqua, che con il passare del tempo calcifica. Questo porta ad una atrofizzazione della Ghiandola. Tale processo di calcarizzazione ed atrofizzazione viene accelerato prevalentemente a causa dell’alimentazione moderna: bibite gassate, acqua fluorizzata e zuccheri. La Ghiandola pineale si attiva e si “decalcifica” di notte!
    Piazza della Pigna ( Città del Vaticano )… tale statua ha simboli egiziani. Ai lati della pigna ha due pavoni, simbolo molto usato dagli antichi egizi, invece ai piedi della statua vi è un sarcofago egiziano aperto… Il sarcofago aperto simboleggia la fine della morte, e la transizione verso la vita puramente spirituale. Tale elemento della composizione è presente anche nella grande piramide di Giza, nella camera del re. Anche lo scettro del dio egizio Osiris riporta lo stesso stemma adottato in seguito dal Vaticano. Esso e’ costituito da una ghiandola pineale in cima e da due serpenti incrociati ( il DNA ) che raggiungono la ghiandola, passando attraverso la spina dorsale. Il dio egiziano Osiris, viene raffigurato con una protuberanza sul cranio. Tale sporgenza simboleggia il Terzo Occhio, organo che gli “antiquati” egizi conoscevano molto bene. Anche Shiva, la dea indiana della, distruzione, viene rappresentata allo stesso modo, con il cranio che presenta un’evidente sporgenza con dei serpenti attorno…strano no?

    • fabio scrive:

      …bravo simone!.. concordo con quasi tutto quello che avete detto… questa sera, appena posso aggiungerò (se me lo permettete) anch’io delle note in proposito…

      saluti

      • fabio scrive:

        ciao simone, ciao sabrina…ho appena riletto la vostra discussione che mi ha molto interessato in quanto non conoscevo alcuni dei particolari, tra i quali il valore-significato della pigna e la probabile associazione alla ghiandola pineale. Mi riservo di fare una ricerca tra i miei vecchi studi (15-20 anni fa), assolutamente non accademici e rivolti alla simbologia (oltre che tradizionale) “misterica” e “teocomparativa”, ri-cercando quel “qualcosina” in più (non ancora discusso) da aggiungere a quanto già correttamente rilevato da simone e perfettamente illustrato da sabrina. Comincio dalla fine…I serpenti di “Sciva” sono anche i serpenti di “Medusa”…essi escono dal cranio in quanto rappresentano la conoscenza nelle sue molteplici forme (scienze tutte, onniscenza)…ciò in quanto il serpente stesso è (tra i più antichi simboli) in tutto il mondo, prearcaico, arcaico, antico e…moderno la rappresentazione, a secondo del modo in cui viene riprodotto, e vicino a chi o cosa, dei concetti inerenti e sviluppabili attorno al perno (bastone, palo, croce, ecc) “cardine” di scienza-conoscenza (l’albero del bene e del male dove “vive” attorcigliato il “serpente”)…Il serpente incrociato simmetricamente attorno al palo/bastone (caduceo) di Mercurio, Thot per gli egizi, Ermes x i greci, poi Ermete Trismegisto, che resta nella medicina (farmacia) fino ad oggi, ha la doppia (e in alcuni casi opposta)valenza scientifica/conoscenza (male) e intuizione/anima (female) che culmina (all’apice globo/testa) nella terza valenza (6°/7° chakra) dei poteri “ESP”, passando per le cinque anse (campi energetici) attraverso i cinque chakra (punti di incontro degli opposti) della “colonna vertebrale” (bastone) del corpo umano…famoso resta il combattimento biblico tra Mosè e i tre maghi del faraone (ripreso poi dalla filmografia), essi mettono a terra il loro “bastone” (sapere) ma nulla possono contro il sapere/serpente di Mosè (Trino poichè derivato da Yhwh) che ne fa scempio (nozioni/potere) e li uccide (pietrifica come medusa)…Ed ancora…molti sono gli dei del vecchio (Baal, Iside, Osiride, Ishtar) e del nuovo mondo (Quetzalcoalt, Kukumaz, Manitù, ecc) che nelle varie rappresentazioni sono adornati di “verga” , secchiello, croce, spirale, serpente, occhio o protuberanza, scettri, falli, vulve, clave, ascia e spada…giusto per tornare ai nostri giorni…alcune mie note degli articoli pregressi sono correlate a questi argomenti…

        ed ora parto alla ricerca del “graal-pigna”…
        saluti e a presto

  3. simone scrive:

    Interessante,ma come appunto dice Sabrina dopo secoli di storia noi al giorno d’oggi cerchiamo di interpretare simboli e leggende che con il passare del tempo il significato di esse si sbiadisce o si perde del tutto fino a diventare incomprensibili a noi!

    • fabio scrive:

      …giusto…ma c’è un livello di conoscenza, il terzo, di cui mi sembra di aver “accennato” sopra, che conferma ed “amplifica” in profondità quanto “appreso e sentito” nella nostra vita! E’ solo con una ricerca profonda, passante per se stessi (chi siamo?), e poi (anche) attorno a noi (da dove veniamo?) che si può letteralmente arrivare a “RICOSTRUIRE” (opera di RELIGENDO) nei particolari tutto ciò che ci riguarda (e non solo noi). Dobbiamo arrivare a cogliere l’essenza del vero (i RELIGI) di TUTTO, delle cose, delle persone, di ciò che ci riguarda e ci circonda poichè solo così avremo le necessarie STRUTTURE PORTANTI e potremo COSTRUIRE una nuova società basata sull’UOMO NUOVO e sul giusto e ideale rapporto con gli stessi Religi (leggi di re, il giusto,il vero, il sano ecc). Il cammino è in gran parte personale, non della società (costituita da noi singoli), nè delle istituzioni (politiche, economiche, religiose ecc.) che mutano a seconda delle necessità, del tempo, della storia…quella storia che non riusciamo OVVIAMENTE a capire (interpretare nel giusto modo)…perchè non RICONOSCIAMO (ma possiamo! E dobbiamo!) i VALORI dei simboli che ci circondano e sono alla base di tutte le culture del mondo (anche superiore…la conoscenza viene dall’alto!..VEDA) e che letteralmete INCARNANO tutti i RELIGI esistenti…
      spero di essere stato un po più trasparente…non sempre riesco ad esserlo…

      ah! dimenticavo…in tutto ciò e importante (per noi stessi) avere un buon rapporto con lo “spazio-tempo” personale che, a volte, non coincide con quello degli altri o della società…aaah!!!scherzo!..hai “solo” l’orologio indietro di un ora…

      ciao e a presto

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