Astrobiologi, attenti a Keplero 16-b. Anzi, alla sua ipotetica luna…

Abbiamo già parlato, nelle scorse settimane, di Keplero 16-b, forse il più famoso degli esopianeti scoperti. Famoso perché è il primo individuato, finora, che orbiti attorno a due stelle gemelle, proprio come Tatooine, terra natale dell’eroe di Guerre Stellari Luke Skywalker.

Una ricostruzione di Keplero 16-b e dei suoi due soli

Ma ora questo pianeta grande quanto il nostro Saturno, distante da noi circa 200 anni luce, privo di superficie solida e dalle caratteristiche dunque inadatte ad ospitare la vita come la conosciamo noi, potrebbe acquistare nuova celebrità. Non per merito suo, però. Grazie, invece, ad una sua luna, che forse neppure ha – visto i telescopi non ne hanno ancora trovate attorno a Keplero 16-b. Ma se ci fosse…

In un recente articolo, alcuni astronomi hanno infatti ipotizzato che l’eventuale satellite- che dovrebbe essere roccioso come quelli dei giganti gassosi Giove e Saturno- avrebbe la temperatura adatta a permettere lo sviluppo di forme di vita.

Il pianeta impiega 229 giorni a percorrere l’orbita attorno ai suoi due soli: ciò implica una variazione nell’intensità della luce e del calore che riceve durante il suo anno. Insomma, un’alternanza di freddo e caldo come nelle nostre stagioni. E le stagioni determinano mutamenti climatici che favoriscono reazioni chimiche– dunque, contribuiscono alla vita.

Io ed Europa, due dei satelliti di Giove

I ricercatori hanno calcolato che durante la sua “estate”, il superpianeta (insieme alla sua potenziale luna) potrebbe ricevere più o meno la stessa quantità di luce di Marte- le cui temperature oscillano tra i 68 e i -124 gradi Fahrenheit ( dunque, tra + 20 e -89 gradi Celsius). Nella stagione “invernale”, poi, sarebbe comunque illuminato sei volte di più di quanto non lo sia Europa, la luna ghiacciata di Giove sulla cui superficie si raggiungono temperature medie di -276 gradi F (-181 C°).

Temperature proibitive per la maggior parte delle creature terrestri. Ma gli scienziati sanno che in realtà la vita può formarsi-e sopravvivere- anche in condizioni ancora più estreme. Tanto che proprio la già citata Europa è una delle candidate più accreditate- nel sistema solare- ad ospitare forme di vita primordiali, nell’oceano di acqua liquida che dovrebbe trovarsi al di sotto dello spesso strato di ghiaccio che la ricopre.

La luna ghiacciata di Giove, Europa

Sulla base di questi dati, gli autori dello studio invitano gli astrobiologi impegnati nella ricerca di esseri extraterrestri a tenere gli occhi ben aperti. E magari ben puntati sulla fantomatica Luna di Keplero 16-b…

Sabrina Pieragostini

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Una risposta a Astrobiologi, attenti a Keplero 16-b. Anzi, alla sua ipotetica luna…

  1. fabio scrive:

    …in relazione al sistema solare, Europa, satellite di Giove, E’!!! la candidata principale ad ospitare forme di vita “come noi la conosciamo” (figuriamoci quelle che non conosciamo)…i suoi oceani sotterranei di acqua e metano liquido e le termo temperature sotterranee permetterebbero nascita e sviluppo di forme di vita acquatiche ed intraterrestri…
    …dei pianeti extrasolari, nonostante l’affinamento delle tecnologie di “visione e scoperta”, si può dire che la maggior parte di essi sono “giganti” e/o gassosi e/o fanno parte di sistemi doppi, instabili, giovani e con altre particolarità che li rendono sostanzialmente, ad un’analisi primaria delle “caratteristiche essenziali di fondo”, inadatti ad ospitare “la vita come noi la conosciamo”…ciò ovviamente non esclude la nascita e lo sviluppo sugli stessi di forme di vita basate sul silicio, sul boro, sull’ammoniaca o “lo zolfo”! anzichè a “base carbonio” come le forme di vita sulla Terra…
    …detto ciò vi rimando ad un’estesa filmografia sugli alieni prodotta da cinquant’anni a questa parte dove i visitatori di turno del nostro pianeta entrano in contatto con gli umani terrestri e vengono associati a “diavoli” perchè puzzano di zolfo o ammoniaca oppure lasciano tracce di boro ed altri composti e/o si alimentano con calore e
    “corrente” umana (i silicati)…
    …ma tutto ciò è anche GIA’ SUCCESSO NELLA REALTA’ del nostro pianeta nei numerosi casi di “incontri ravvicinati del terzo tipo” dove I MALCAPITATI HANNO RACCONTATO QUANTO DESCRITTO SOPRA…Sabrina potrebbe raccontarci di un caso PUBBLICO ACCERTATO VERO della metà degli anni 90′ avvenuto a Vargina in Brasile dove (ufo-crash) si manifestarono tutte le caratteristiche sopra accennate…

    un saluto e a presto

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