“Le prove dell’esistenza aliena? Potremmo averle sotto il naso senza saperlo”

Sono passate solo poche ore dalla dichiarazione pubblica del Governo di Washington– “non esistono prove dell’esistenza di forme di vita al di fuori della Terra”- e già alcuni ricercatori impegnati in sedi scientifiche ufficiali sembrano prendere le distanze da questa negazione così categorica.

La sonda Voyager con le sue informazioni sui Terrestri

Se non ci sono le  prove, dicono in sostanza gli scienziati, forse è solo per il semplice fatto che non siamo stati in grado di scoprirle, proprio come  eventuali civiltà aliene potrebbero non aver mai trovato le nostre tracce. Ad oggi abbiamo inviato decine di sonde nello spazio: alcune – come le due Voyager– contengono anche messaggi per spiegare in parole e grafica chi siamo e dove siamo. Ma individuarle, nell’enorme vastità dell’Universo, sarebbe come distinguere un granello di sabbia in un deserto… Perchè allora non ipotizzare che anche loro, gli ipotetici abitanti di altri pianeti, non abbiano già spedito le loro sonde e i loro messaggi spaziali, a nostra insaputa però?

E’ il ragionamento esplicitato in un articolo pubblicato dalla rivista di settore Acta Astronautica, a firma di Jacob Haqq-Misra, del Rock Ethics Institute, e di Ravi Kumar Kopparapu, dell’ Earth and Environmental Systems Institute, entrambi ricercatori presso la Penn State University negli Stati Uniti. I due giovani astrofisici sostengono la loro tesi con tanto di formule matematiche e arrivano ad affermare che potremmo non riconoscere un manufatto alieno neppure se ce lo trovassimo sotto il naso… 

“L’immensità del cosmo, combinata alla nostra limitata capacità di ricerca, implica che qualunque sonda spaziale inviata da qualche remota area dell’universo potrebbe rimanere a noi sconosciuta”, scrivono nel loro articolo, reinterpretando il famoso “Paradosso di Fermi”. Lo scienziato italiano infatti si domandava: se davvero la vita intelligente è diffusa nell’Universo, perchè non abbiamo mai visto tracce di civiltà evolute? La risposta implicita- per molti anni- è stata: perchè il presupposto è errato, la vita intelligente NON è comune nell’Universo. Ora invece Haqq-Misra e Kopparapu svelano che le risposte possono essere varie, diverse  e tutte altrettanto valide. La più probabile però è:  perchè non abbiamo guardato la cosa giusta nel posto giusto al momento giusto.

Una rappresentazione del Sistema Solare

Non l’abbiamo fatto neppure  nel nostro “quartiere”, il sistema solare, dove potrebbero esistere molti artifatti extraterrestri, senza che noi ce ne siamo mai accorti. I due astrofisici ricorrono ad un calcolo probabilistico: per trovare tracce di civiltà aliene- o per essere certi che non esistono- dovremmo scandagliare, palmo a palmo – con uno scarto di pochi centimetri- l’intero sistema solare, utilizzando una tecnologia che ancora non possediamo e procedendo in modo capillare, estendendo sempre di più il volume della ricerca. Nulla di ciò, finora, è stato fatto; dunque, non si può ancora affermare  che siamo noi le uniche creature esistenti , semplicemente perchè non abbiamo ancora controllato come si deve.

“La superficie terrestre è uno dei pochi posti del Sistema solare che sia stato esaminato in modo completo, eppure ci sono ancora luoghi- come nelle profondità del suolo o degli oceani- mai esplorati”, ricordano i due autori. Anche la Luna sta per essere mappata in ogni suo angolo con una risoluzione di pochi centimetri: ma solo la sua superficie, nessuno ancora sa con certezza cosa ci sia sotto lo strato di regolite. E che dire di Marte? Ogni giorno, emergono dettagli nuovi da approfondire… E poi ci sono le lune di Giove e Saturno, gli asteroidi della Fascia e così via.

Ovunque si potrebbe nascondere  una prova, che ancora attende di essere individuata. O che forse abbiamo già scoperto senza capirla. D’altra parte, anche noi abbiamo disseminato la Luna di bandiere e lo spazio attorno a noi di spazzatura: siamo sicuri che vendendo queste tracce  gli Alieni penseranno che sono opera di esseri intelligenti?

Una prova dell’esistenza umana sulla Luna

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12 risposte a “Le prove dell’esistenza aliena? Potremmo averle sotto il naso senza saperlo”

  1. simone scrive:

    Riporto una frase di questo articolo…potremmo non riconoscere un manufatto alieno neppure se ce lo trovassimo sotto il naso… e ora guardate questo video: http://www.youtube.com/watch?v=gI8M87g–Hk secondo voi???

    • fabio scrive:

      …bravo simone!
      ..non credo che ci possano essere molte interpretazioni a quanto si vede nel video…tutti e tre sono manufatti e…molto particolari!..escludo assolutamente la mano umana per ciò che riguarda la galleria d’ingresso alla formazione rocciosa che si sarà sicuramente liberata dai ghiacci (e non completamente) nell’ultimo decennio (la parte sopra è totalmente artificiale…cappello…)…per le restanti due bisognerebbe controllare se ci sono state attività umane di ricerca o militari (difficile da verificare la seconda) a quelle latitudini…

      un bel centro!..hai controllato con google se la provenienza effettiva è l’antatide?..sai per sicurezza…

      un saluto e a presto

      • Sabrina Pieragostini scrive:

        Non vorrei smorzare gli entusiasmi, ma le foto del tunnel antartico sono note da parecchio tempo. Nel video ci sono le coordinate, con le quali chiunque- con Google Earth- può individuare l’apertura del tunnel. Ma perchè scomodare entità aliene quando anche noi terrestri siamo capacissimi di scavare gallerie nella roccia? Ormai da decenni il Polo Sud è stato spartito in aree di influenza (ci sono basi russe, americane, austrialiane, cilene, tedesche e così via), non si può escludere che sia stato un Governo umano ad ordinarne la costruzione. Il vero punto è: a che scopo? Non dimentichiamoci poi le teorie – fantasiose, ma non troppo- che vorrebbero l’Antartide come ultimo rifugio dei gerarchi nazisti in fuga dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. E inoltre, altra ipotesi interessante, propone che -svariati millenni fa- la terra attualmente ricoperta da ghiacci perenni avesse un clima molto meno rigido. Poteva essere dunque abitata (c’è chi vuole proprio in Antartide la sede della mitica civiltà di Atlantide) e la popolazione dell’epoca, magari molto evoluta tecnologicamente, potrebbe aver costruito e scavato: ma tutto ora è sepolto sotto uno spesso strato bianco. Vi suggerisco- come ho già fatto io mesi fa, andando assolutamente random- di fare un “giro” con Google Earth , a zonzo per il Polo sud, stringendo il più possibile: troverete aree “scacchettate”, con i pixel alterati. Cosa nascondono? forse le basi scientifiche di cui parlavo prima ( ma perchè mascherarle? sono forse avamposti militari?). In realtà, lì sotto, potrebbe esserci qualunque cosa. anche altre “imboccature” per tunnel segreti. Come vedete, di misteri ce ne sono in abbondanza, anche senza la presenza di E.T…

        • fabio scrive:

          …su quanto da te detto Sabrina “concordo”!
          …hai solo dimenticato le “storielle” del Comandante Byrd e dei relativi Allogeni (ne ho fatto cenno in altri articoli pregressi…per chi è interessato basta scorrere indietro tra le mie note)…a proposito questo non ve l’ho detto ma…mi è “capitato” di analizzare negli ultimi tre anni (è stata un pò lunga e non ho terminato) una foto dell’epoca (1928 Byrd mission) che ritrae vari “oggetti” in volo ed altri “posati” sul pack antartico…e relativi Allogeni naturalmente…

          anche questo “studio” è a disposizione…

          un sentito saluto

    • albert scrive:

      osserva il tunnel alle cordinate: 66 11′ 16.75″S,100 52′ 06.12″E che ne pensi?

  2. simone scrive:

    Ciao Fabio..si è antartide prova tu stesso,le cordinate sono 66°36’03.49 S 99°24’34,18

  3. simone scrive:

    Ciao Sabrina comunque sia resta un mistero al momento inspiegabile…Sabrina hai commentato alle 11.11.11 11:11 eheh!! :-)

  4. albert scrive:

    perche non osservate anche la cosrtuzione che sembra essere un altro tunnel forse piu chiaro del precedente in antartide con Google Earth 66 11′ 16.75″S,100 52′ 06.12″E

  5. simone scrive:

    Si Albert..l’ho visto!non so cosa darei per entrare li dentro!!!chissà se un giorno si risolverà anche questo mistero..intanto aggiungiamolo alla lista! ciao a tutti

  6. fabio scrive:

    …ciao Albert e ciao Simone…

    sono ancora con un pc d’emergenza e non riesco a navigare con Google earth ma mi fido di Voi! e se potete scaricare

    una o più foto quelle riesco ad analizzarle con un altro pc…se volete potete inviarle a questo indirizzo:

    fabiogiardini@interfree.it

    grazie delle segnalazioni e a presto!

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