Usa, 1938: una ragazza parla al cellulare?

La ragazza sorridente cammina in mezzo ad un gruppo di persone in un giornata soleggiata. Sta parlando con qualcuno al cellulare. Pochi secondi, poi saluta e chiude la telefonata. Il video si interrompe qui. Cosa c’è di strano? Bè, nulla, a parte il fatto che il film è stato realizzato nel 1938. Ecco cosa c’è che non va in questa scena del tutto normale ai giorni nostri, ma assolutamente incredibile ai tempi dei nostri nonni…

UN FOTOGRAMMA TRATTO DAL FILMATO DEL 1938: COSA TIENE IN MANO LA RAGAZZA?

Le immagini, postate su Youtube nei mesi scorsi, sono state viste da almeno 300 mila utenti. La sequenza in bianco e nero sarebbe stata ripresa all’uscita di una fabbrica degli Stati Uniti, il colosso Dupont, alla fine degli anni ’30 del secolo scorso.  L’abbigliamento di uomini e donne, le loro acconciature, l’intero contesto sono in effetti coerenti con questa datazione. L’unico elemento anacronistico è proprio quell’aggeggio che la ragazza tiene in mano e che sembra tanto un telefonino. Come è possibile?

“Solo con un viaggio nel tempo“, dicono i teorici del complotto convinti che quella ne sia la prova inconfutabile: una tecnologia moderna usata decine di anni prima che fosse inventata non può essere spiegata diversamente. Ufficialmente i primi prototipi di telefonia mobile vennero sperimentati, negli Stati Uniti, nel 1973 per poi essere messi in vendita a partire dagli anni ’80.  Ma quei modelli- qualcuno forse li ricorda ancora- erano a dir poco mastodontici, mentre l’oggetto che si vede nel video sembra uno dei nostri, piccoli e maneggevoli.

Tra i tanti che hanno commentato stupiti queste immagini c’è però anche un utente che potrebbe avere la soluzione del mistero. La persona che si cela dietro il nickname ‘planetcheck’ ha infatti riconosciuto in quella fanciulla d’altri tempi la sua bisnonna Gertrude Jones, tuttora vivente. “Aveva 17 anni. Le ho chiesto di quel video e lei si ricorda abbastanza bene. Dice che la Dupont aveva un reparto dedicato alle comunicazioni telefoniche, in fabbrica”, ha spiegato.

UN PRECEDENTE SIMILE, IN UNA SEQUENZA DEL 1928

Quindi la giovane aveva davvero con sè un cellulare? Parrebbe di sì, stando alle parole di ‘planetcheck’ che continua: “Stavano facendo degli esperimenti sui telefoni senza fili. Gertrude e altre cinque donne avevano avuto questi apparecchi da testare per una settimana. In quel filmato, stava parlando con un ricercatore che possedeva un altro telefonino: cammina dietro di lei sulla destra.”

Non ci sarebbe insomma bisogno di ipotizzare fantomatiche macchine in grado di viaggiare nel tempo per sciogliere l’enigma. Anche se, a dire il vero, mancano riscontri oggettivi: al momento nessuno è in grado di dimostrare che alla Dupont, negli anni antecedenti alla Seconda Guerra Mondiale, si stessero veramente sperimentando telefoni così avanzati  che sarebbero poi stati perfezionati solo svariati decenni dopo. La versione dell’utente (tra l’altro, anonimo) è senza prove: c’è solo la sua parola.

Già nel 2010, una sequenza per molti versi simile a questa  aveva sollevato stupore e molti interrogativi. Anche in quel caso, in una pellicola in bianco e nero, si vede una donna camminare in pubblico con una mano poggiata all’orecchio, nella tipica posizione di chi sta parlando al cellulare. Quella sequenza- ripresa nel 1928, ad una prima del film “The Circus” di Charlie Chaplin- risulta però decisamente meno nitida e non si distingue ciò che la signora tiene tra le dita.

UN MINI OROLOGIO SVIZZERO, TROVATO IN UN'ANTICA TOMBA CINESE...

Ma l’oggetto in assoluto più anacronistico che finora nessuno ha potuto giustificare sarebbe stato trovato alcuni anni fa in Cina. In una tomba della dinastia Ming (1368-1644)  aperta per la prima volta durante una recente campagna di scavi, gli archeologi hanno rinvenuto un moderno orologio metallico in miniatura, grande quanto un anello, che segnava le 10 e 06. Sulla cassa era incisa la parola “Swiss”. Inutile dire che quando regnava la Dinastia Ming gli orologi non esistevano ancora. E neppure la Svizzera…

SABRINA PIERAGOSTINI

 

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8 risposte a Usa, 1938: una ragazza parla al cellulare?

  1. fabio scrive:

    …radiofrequenze…

    non è un telefonino dei nostri giorni…

    potrebbe essere un portatile ad uso interno, come quelli che ci sono ora in casa…li chiamiamo cordless…

    http://it.wikipedia.org/wiki/Cordless

    abbisognano di una stazione fissa, in casa come in una sede aziendale, e piccoli ricevitori trasmettitori della grandezza degli attuali, atti a coprire piccoli raggi di azione attorno alla stazione fissa…qualche centinaio di metri e non oltre 1 o 2 km in particolari condizioni…

    quelli di oggi sono della grandezza (poco più piccoli) di quello che vediamo per la dipendente della DuPont…

    interessante è -INOLTRE- conoscere di che azienda parliamo e di quale “gruppo” fa parte attualmente…poi, indubbiamente, è una di quelle aziende che ha fatto la storia -SEMPRE E AVANGUARDISTICAMENTE- della tecnologia nel mondo, ieri COME oggi…

    http://it.wikipedia.org/wiki/DuPont

    http://en.wikipedia.org/wiki/DuPont

    considerandola -ALL’EPOCA- una ricerca di frontiera del dopo Marconi potremmo -ANCHE- starci con i tempi delle sperimentazioni, che furono ovviamente segretate, al di là delle ricadute tecnologiche militari immediate come -POI- per quelle civili…ovviamente rimandate di molto nei tempi quest’ultime…

    riguardo il film di C.Chaplin è da verificare -CON ATTENZIONE- la sequenza filmica in oggetto al fine di determinare se la persona in questione stia o no parlando con un apparecchio ricetrasmittente oppure svolgendo altro…NON lo escluderei…

    quella dell’orologio made in swiss la trovo invece eh!eh! interessantissima…prima controllerei a fondo le fonti della notizia e i relativi riscontri con i ricercatori del caso, poi potremmo riparlarne…

    la particolarità di tale oggetto è, che sia stato prodotto oggi o 500 anni fa NON fa la differenza, la misura ridotta e quindi inutilizzabile anche per un bambino in tenera età e…dovremmo quindi guardare ad utilizzatori MOLTO piccoli!..oltre che intelligenti e progrediti…

    e al di là delle mie convinzioni personali sulla presenza -ANTE LITTERAM- su questa Terra di civiltà allogene e aliene, oltre che di ex-terrestri -TUTTE EVOLUTE OLTRE LA NOSTRA ATTUALE- devo dire che, e “come lo guardi” lo guardi èh!..

    “il tempo” è un cosa proprio strana..:)

    • MarCO2 scrive:

      Il tuo commento (come sempre) è molto interessante, riguardo la parte “svizzera” del tuo commento inoltre la penso allo stesso modo.

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  4. nunzio scrive:

    secondo me è una radiolina niente alieno

  5. MarCO2 scrive:

    A volte chi resta anonimo o ha paura di essere riconosciuto come burlone o di avere ritorsioni da parte di gente PROBABILMENTE con un lavoro silenzioso, in cui gli è PERMESSO di agire nell’ombra, mandanti, ops, volevo dire MANDATI da POTENZE mondiali.
    A parer mio sembrerebbe un borsellino, come quello della donna davanti a lei. Quante volte vi sarà capitato di avere le mani impegnate e di provare prurito grattandosi l orecchio ugualmente, magari allo stesso tempo continuando a parlare con l’amica accanto. Dopo aver visionato la sequenza del 1928 però rimango basito, perché la donna ha una reazione istintiva che hanno in molti quando parlano al tel: fermarsi (se stiamo passeggiando) e ascoltare con cura “ragionando” meglio.
    Che dire… “L’intelligenza è data all’uomo per dubitare.” Émile Verhaeren

    • fabio scrive:

      …tempistiche…

      grazie!..comprendo il suo consenso..:)

      le radioline portatili esistono sin da prima del 1939, quando venne teorizzato (ufficialmente) il prossimo utilizzo, che avverrà nel dopoguerra, degli ancora NON (ufficialmente) inventati transistor…

      http://it.wikipedia.org/wiki/Transistor

      si può ipotizzare un uso antecedente il 1938/39 di radioline portatili, di cui l’apparecchio usato dalla dipendente della Du Pont per dimensioni ce lo confermerebbe, similari proprio ai primi cordless…va da se che all’interno troverebbe posto solo tecnologia a tubi, valvole, se pur miniaturizzate che, in regime di segretata sperimentazione avrebbe giustificazione di essere…

      http://www.leradiodisophie.it/Transistor-anniversary.html

      potremmo pensare ad uno stesso “cordless” (1928) ante litteram!..varrebbe quindi la pena di approfondire quali aziende e ricercatori operavano nella città dove quelle sequenze, girate da C.Chaplin per il suo film Circus, furono immortalate…NON mi meraviglierebbe possa essere stata la moglie, di qualche NOME -inventore o ricercatore o produttore- dell’epoca che in assoluta omertà e con chiara visione del futuro -PER NON DIRE ANCORA QUALCOSA DI ESOGENO E/O ESOTERICO-, che stava “collaborando” con il consorte o il capo (segretaria, come per il caso del ’38) nella sperimentazione a distanza di tale apparecchio…

      chissà se proprio nel 1928 qualcuno faceva già “esperimenti di telefonia mobile”?..

      http://it.wikipedia.org/wiki/Motorola

      poi -OVVIAMENTE- c’è sempre lo Startac del comandante Kirk! mostrato (dopo èh!..) a tutti nel 1965 ma lì ci volevano -ERANO NECESSARI- i satelliti o “le astronavi” per le comunicazioni…che ancora NON c’erano…

      mmmh!..o forse si?.:)

  6. jonathan scrive:

    wow straordinario e allo stesso tempo molto pauroso

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