La psicoterapeuta: “Gli addotti in Australia sono 1200”

I rapimenti alieni a teatro. In Australia, la prossima estate, andrà infatti in scena una pièce senza precedenti,  incentrata proprio sulle abduction. L’opera, che si intitola “Alienation”,  si basa su interviste realizzate con uomini e donne che credono di aver vissuto un simile “incontro ravvicinato del IV tipo“. Gli autori hanno avuto una consulente d’eccezione: la psicoterapeuta e scrittrice Mary Rodwell.  

 

CIRCA 1200 AUSTRALIANI CREDONO DI ESSERE STATI RAPITI DAGLI ALIENI.

La professionista, da almeno due decenni, aiuta le persone convinte di essere rimaste vittime di un rapimento ad opera degli extraterrestri. In questi vent’anni, dice, ha avuto in cura circa 1200 australiani. La Rowell ha fondato, allo scopo, l’associazione “Australian Close Encounter Resource Network” e ha creato anche un gruppo di ascolto e di sostegno  psicologico a Perth: in questa sola città, gli addotti- o presunti tali- sarebbero ben 400.  

“Appartengono ad ogni ceto sociale: sono casalinghe e bambini, contadini e avvocati, studenti e professori, persino psicologi. Molti hanno tuttora degli incontri ravvicinati”, ha raccontato al quotidiano di Perth. “Lo so, suona tanto come una storia da “X-Files”, ma la verità è che viviamo in un universo di miliardi di stelle ed è molto improbabile che l’unica forma di vita esistente sia la nostra.”

Gli addotti avrebbero avuto contatti con diverse tipologie di E.T., addirittura una sessantina. Molte esperienze hanno incluso un giro in disco volante. La psicoterapeuta ha elencato le caratteristiche comuni di questi racconti, spesso emerse durante una sorta di ipnosi che permette al soggetto di ripercorrere quanto accaduto e di recuperare i ricordi sepolti nell’incoscio.

Un raggio luminoso li preleva, li porta su un piccolo mezzo volante dal quale poi arrivano sull’astronave madre”- ha detto la Rodwell. “Ci sono delle entità accanto a loro, vedono delle luci intense, sono messi sopra dei tavoli sui quali vengono effettuate delle procedure mediche.  Sulle astronavi, sono indottrinati su alcuni particolari argomenti. Alcuni di loro, specie i bambini, lo ricordano consapevolmente. Molti vivono episodi di missing time. Possono anche trovare, sul loro corpo, dei segni, come punture d’ago legate alla microchirurgia e a taluni vengono lasciati dei piccolissimi impianti“.

Insomma, tutto il repertorio che abbiamo visto nei film e letto nei romanzi. Ma per l’autrice del libro “Awakening: How Extraterrestrial Contact Can Transform Your Life” (“Risvegli: come un contatto alieno può trasformare la tua vita”) non si tratta affatto di fantasie nè tantomeno di allucinazioni. Anzi: le ritiene assolutamente reali. Possono accadere a chiunque- a gente normale, sana di mente. Talvolta ciò avviene in piena consapevolezza, ma molto più spesso chi ne è vittima non se ne rende conto. Perchè gli incontri alieni possono avere diverse manifestazioni.

MOLTI ADDOTTI RACCONTANO DI ESSERE STATI PRELEVATI DA UN RAGGIO DI LUCE

Ecco perchè il processo del “risveglio”, ovvero della presa di coscienza di questa realtà multidimensionale, non è semplice. Eppure- assicura Mary Rodwell- chi riesce a metabolizzare questa esperienza traumatica ne trae giovamento: il risultato è un radicale cambiamento del proprio stile di vita, che comporta anche una maggiore spiritualità. Tanto che la ricercatrice assicura:  “Gli alieni si stanno mostrando all’umanità perchè ciò rientra in un piano di lenta desensibilizzazione“.

Questo, per quanto riguarda la gente comune. Perchè invece i contatti con i Governi e i vertici militari avrebbero prodotto altri effetti. Dai visitatori stellari, infatti, le lobby di potere avrebbero ottenuto le indicazioni per sviluppare gli ultimi ritrovati della moderna tecnologia: dalle fibre ottiche ai visori notturni, dal Teflon ai microchip. Inutile dire che l’opinione di Mary Rodwell non è condivisa dall’Associazione Medici d’Australia. “Se qualcuno pensa di essere stato rapito dagli Alieni, vada subito dal dottore e chieda aiuto allo psichiatra“, ha detto uno di loro. 

SABRINA PIERAGOSTINI 

 

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3 risposte a La psicoterapeuta: “Gli addotti in Australia sono 1200”

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  2. Malles scrive:

    ….Fantascienza o fantastica realtà?….
    …Sono entità a sè stanti o una manifestazione del proprio “SE” più alto?…

    La valutazione del grado di attendibilità della testimonianze è sempre stato un problema spinoso,anche le testimonianze”selezionate”,cioè quelle che hanno già superato il “filtraggio” preliminare degli investigatori e che,pertanto non sono sicuramente attribuibili a mistificazione o ad allucinazione,o ad equivoco con fenomeni naturali noti.Quindi la sincerità e l’equilibrio mentale di un testimone non bastano a garantire che il fenomeno sia realmente accaduto proprio così come viene descritto.

    In altri termini,fino a che punto l’addotto è riuscito a “registrare”l’evento a livello di memoria cosciente e in quale misura i particolari memorizzati costituiscono la “fotografia” della realtà osservata e non piuttosto il risultato di una rielaborazione mentale inconscia,cioè di una interpretazione del tutto personale?Questi incontri ravvicinati ,Hynek li classificava come del III TIPO(CLOSE ENCOUNTERS OF THE THIRD KIND) in sigla:”CE-III.Questa diversa interpretazione potrebbe addursi alla (concreta)visione di una realtà inconcepibile e quindi non classificabile?Molto probabile.

    Infatti la caratteristica più sconcertante di tutta la fenomenologia ufologica è l’ASSURDITà NELLE SUE VARIE FORME E SFACCETTATURE.Infatti i dati finora ricavati nelle varie casistiche,sono risultati refrattari a qualsiasi tentativo d’inquadramento in uno schema logico.Niente a tutt’oggi risulta essenziale e probante,neanche la regressione ipnotica,per la quale le informazioni ottenute,in stato di trance ipnotica profonda,non possono considerarsi sincere(cioà vere)ed oggettivamente valide.

    Ma i ricordi “estratti” dall’inconscio dei soggetti riflettono un’esperienza realmente vissuta?c’è chi riferisce che i dati ricavati dalle regressioni ipnotiche non sono attendibili,non tutti almeno.Considerando comunque che un soggetto ipnotizzato nel”profondo”non mente,mai volutamente almeno.Criteri adeguati,oggi come oggi,non esistono,pertanto tutti i casi sono fatalmente destinati,anche dopo la regressione ipnotica dei testimoni,a rimanere ambigua.

    Ho seguito personalmente alcuni casi di addotti,’ultimo (interessantissimo)proprio in questi mesi.Sarebbe lunghissimo da trattare qui ,dirò solo del suo cambiamento radicale di vita,la spiritualità(anche troppa forse…)è entrata nella sua vita.La sua è divenuta una dieta strettamente vegetariana,dopo l’orrore provato in prima persona delle sensazione di un animale portato al macello,(immedisimazione ad incorporazione).Ha da allora facoltà paranormali (altre ancora nascoste che credo personalmente di intuire)che rendono appaganti queste esperienze che continua ad avere,che pur nelle difficoltà(a volte)non cambierebbe mai più,così almeno lui mi dice…

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