Topi e lucertole: c’è vita su Marte?

Topi, scoiattoli e lucertole. Altro che batteri… Marte pullula di forme animali anche molto evolute- come mammiferi e rettili. Almeno a giudicare dalle foto diffuse da blogger e cacciatori di anomalie, pronti a giurare che anche stavolta la Nasa ci ha fregato ed ha nascosto le prove di vita extraterrestre. Ma sarà vero?

IMMAGINI DA MARTE: COSA HA INQUADRATO CURIOSITY?

Negli ultimi giorni, sta facendo il giro del web un’immagine bizzarra scattata da Curiosity sul Pianeta Rosso nella quale, tra le rocce, sembra acquattata una creatura di natura incerta, con quattro zampe e una lunga coda: forse un roditore, forse un lucertolone. A pubblicarla, con grande enfasi, è stato il sito Ufo Sightings Daily, non nuovo a questi “scoop”.

“Ad accorgersi dell’animale è stato un anonimo utente del Giappone a marzo”, scrive l’ideatore del blog, Scott C. Waring, un americano che da tempo vive nel sud-est asiatico. E aggiunge come commento: “Con la ridotta disponibilità di acqua su Marte, è possibile trovare qualche creatura del genere che vaga nel deserto, anche se è molto raro.” Waring, qualche mese fa, aveva diffuso un’altra foto simile, sempre scattata sul suolo marziano: in quel caso, tra la sabbia, sembrava immortalato un criceto od uno scoiattolo.

Dunque siamo di fronte alla scoperta del millennio? Dopo tutto, i marziani esistono ed hanno lo stesso identico aspetto di alcuni animali terrestri?  O forse a portarli lassù, in quell’ambiente ostile, è stata la stessa Nasa- per usarle come cavie – nell’ambito di un esperimento scientifico segreto? Le ipotesi corrono su Internet. Inclusa la più semplice: non si tratta altro che di un’illusione ottica.

NEL CERCHIO, LO SCOIATTOLO MARZIANO

Il termine preciso è “pareidolia”, una parola di origine greca che indica la tendenza inconscia della nostra mente di ricondurre ad oggetti e forme note tutto ciò che risulta confuso ed incerto.  È lo stesso principio che ci induce a vedere un cavallo, un’automobile o Paperino nelle nuvole che passano nel cielo o che ci fa gridare al miracolo quando una macchia di umidità su un muro assomiglia ad un’immagine sacra. In realtà, è tutto nella nostra mente- e di riflesso, nei nostri occhi.

Marte, da questo punto di vista, offre moltissimi spunti. Fotografato dall’alto, il Pianeta Rosso mostra spesso linee bizzarre: un elefante visto di profilo con tanto di proboscide, un pappagallo incredibilmente ben definito, persino un gigantesco  “smiley”, l’emoticon a forma di faccina tonda con tanto di occhietti e sorriso…

Ma l’esempio più famoso resta il cosiddetto “Volto di Cydonia”, il promontorio  che osservato da una determinata prospettiva sembra il viso di una donna: una prova dell’esistenza, in epoche remote, di una civiltà marziana secondo molti ufologi; solo uno gioco di chiaroscuri per gli scettici.

VISTO DALL'ALTO, QUESTO RILIEVO SEMBRA UN PAPPAGALLO TROPICALE

L’elenco è tuttavia lungo e variegato. Nelle immagini scattate da terra tra le dune del deserto marziano o in mezzo alle rocce, è apparso di tutto: presunti teschi, frammenti di velivoli, infiorescenze madreperlacee, oggetti metallici, ipotetiche sculture come ad esempio la Sirenetta– perfetta nella sua posa che sembra replicare il monumento di Copenhagen. Possibile, si sono chiesti i ricercatori alternativi, che siano tutte illusioni, tutti scherzi dell’immaginazione?

La risposta definitiva potrebbe arrivare solo da una verifica diretta- insomma, uno sguardo ravvicinato, di persona, alle anomalie più interessanti. Un’ indagine, però, che rischia di non avvenire mai, alla luce delle ultime considerazioni sulla pericolosità di un viaggio su Marte. Le radiazioni cosmiche alle quale un astronauta verrebbe sottoposto sul suolo marziano, anche all’interno di un modulo spaziale, sarebbero così intense da metterne a repentaglio la sopravvivenza. Una missione quassù sarebbe quasi suicida.

Proprio Curiosity- che ad agosto festeggerà il suo primo anno da queste parti- ha calcolato l’intensità del fenomeno: l’energia emessa dal Sole e dalle supernove e non schermata in alcun modo- a differenza di quanto avviene sulla Terra- è molto dannosa. “In un giorno, la radiazione è pari alla dose che riceverebbe un paziente se si sottoponesse ogni 5 giorni ad una Tac total body“, ha spiegato Cary Zeitlin, del Southwest Research Institute. Una quantità che innalza al 5% il rischio di contrarre tumori mortali.

PER CAPIRE COS'È, DOVREMMO ANDARE A VEDERE DI PERSONA...

Eppure, nonostante questo preoccupante problema, la Nasa ha annunciato che non intende rinunciare ai suoi programmi che dovrebbero portare, nei prossimi decenni, un equipaggio umano su Marte. Prima ancora, se tutto procede secondo la tabella di marcia,  nel 2022  dovrebbe partire la missione di Mars One. Per sapere se i topi marziani esistono oppure no, dovremo aspettare ancora un bel po’…

SABRINA PIERAGOSTINI

 

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3 risposte a Topi e lucertole: c’è vita su Marte?

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  2. Malles scrive:

    A parte l’inconscia tendenza a dare forme (conosciute)a tutto quello che capita sotto gli occhi,ma la sola considerazione che su Marte c’era (e c’è ) acqua,porta spontaneamente a considerare che quest’acqua contenesse anche forme di vita,inclusi gli anfibi.

    Oltre Bud Spencer che stava con gli ippopotami…

  3. fabio scrive:

    …verifiche…

    non discuto sul dinosauro e sui topi…

    eh!eh! perché l’ho già fatto nel blog di Ufoonline…l’unica cosa che mi preme dire qui è che con le nuove tecnologie di trasmissione ed elaborazione dei segnali provenienti da Marte “il grande naso” -E\O L’ESTABLISHMENT DIETRO- può decidere cosa e se farcelo vedere oppure no…

    quello che invece finora nessuno ha detto -UNA PROPOSTA ALTERNATIVA- è cosa può essere la figura nella famosa immagine di qualche anno fa che fu denominata “sirenetta marziana” su cui sono state fatte molteplici ipotesi…

    la mia ipotesi, che finora NON ho mai scritto altrove, è che essa -LA SIRENETTA- sia un essere vivente, un marziano, un alieno, un allogeno di Marte, umanoide, o forse anche un uomo (o donna) -ASTRONAUTI TERRESTRI- che si affaccia dalla propria navetta…che è posta a livello del terreno…

    ovviamente parliamo di una navetta occultata che, in funzione dell’apertura del portellone superiore, e cambiando quindi i parametri di gestione del sistema della griglia di occultamento -DESTABILIZZANDOLI- a favore di probabili “oscillazioni di frequenza” della stessa NON previste dal sistema di controllo, ci permette di vedere una parte dell’immagine sottostante la stessa “griglia di campo” che NON può -PIU’- “deflettere e ricostruire” l’immagine attorno -OCCULTANTE- nei confronti dell’angolo di visualizzazione della telecamera che l’ha beccata…

    magari guardata da un altro lato quella “sirenetta” NON sarebbe stata visibile, oppure lo sarebbe stata in modo diverso, con forma e colore differentemente “distorti”…probabilmente forse sarebbe stata del tutto trasparente o forse in parte…

    sta di fatto che il soggetto in questione è VIVENTE e tiene, con il braccio destro posto a 90° con il corpo, quello che risulta -SE PUR ALL’IMMAGINE E’ TRASPARENTE- alle elaborazioni grafiche un portellone superiore di una navetta, sul quale bordo della carlinga “la sirenetta” è seduta con gli arti inferiori appoggiati verso l’interno…

    oltre al VISIBILE colore e fuori fuoco della figura, che per la gran parte è fuori dal campo di occultamento, che risente della diffrazione diretta e indiretta dello stesso abbiamo ANCHE il rilievo a V del lato alzato con la base del portellone che diventa BEN visibile e si stacca per maggiore contrasto dal resto dei particolari!..ed in elaborazione si può facilmente evidenziare con un miglioramento del contrasto…

    l’altra evidenza è -SAREBBE- data dall’interno della navetta che risulterebbe visibile SOLO dalla parte -APERTA- a V appena sopra descritta che assume, in funzione delle ombre interne, del Sole esterno e dell’oscillante griglia di campo, un croma differente dal reale ed un leggero fuori fuoco entrambi creati attraverso la produzione di distorsioni d’intermodulazione -DEI SISTEMI ELETTRONICI- della griglia oscillante -PERCHE’ NON STABILE- e delle rifrazioni -MULTIPLE- relative prodotte…

    il tutto si traduce in distorsione armonica -NEL SEGNALE- dell’immagine e quindi NON chiarezza di quello -UNA PARTE- che stiamo osservando o che la telecamera è in grado di riprendere…che -DI SOLITO- è un pò di più di quello -SCHERMI RIFRATTORI OD OCCULTANTI PERMETTENDO- che noi con gli occhi (frequenze RGB) possiamo direttamente vedere…

    personali analisi, elaborazioni, conclusioni, effettuate sul caso, tra il 2007 e il 2008…

    -ALTRO CHE UN OGGETTO DI 13 CENTIMETRI!!! 13 CENTIMETRI UN’EMERITA PIPPA!!!…

    un saluto..:)

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