L’ultima anomalia lunare all’esame degli esperti

Una base segreta? Una astronave aliena? O semplicemente un difetto nelle immagini digitali? Fa discutere l’ultima anomalia trovata sul suolo lunare da un utente di Youtube. Scandagliando con maniacale pazienza le immagini di Google Moon,  ha scovato infatti qualcosa di strano: una macchia scura, dai bordi regolari e dalla forma triangolare, contornata su due lati da punti bianchi perfettamente allineati. E il mistero è esploso sul web…

L'ULTIMA ANOMALIA SCOPERTA CON GOOGLE MOON

A scattare quelle foto che accostate poi una accanto all’altra, come tessere di un puzzle, compongono la superficie del nostro satellite,  è stata principalmente la sonda della Nasa Clementine, che dal 1994 ha mappato la Luna in alta definizione. Sulla veridicità dell’immagine, dunque, non dovrebbero esserci dubbi. Ma il punto centrale è l’interpretazione di quell’oggetto scuro a prima vista fuori luogo, lassù, per la sua singolare simmetricità.

L’utente in questione, che si firma con il nickname “wowforreal”, ha indicato le coordinate dell’enigmatica scoperta: si trova nella regione nota come “Mare Moscoviense”, a 22º42’38.46″N e 142º34’44.52″E, sulla faccia nascosta. Avrebbe dimensioni decisamente importanti: ha calcolato che misuri suppergiù 150 metri per 130. Nel video postato su internet sostiene anche che l’anomalia, unica nel suo genere sulla Luna, assomigli a quella individuata in Antartide e ritenuta da alcuni l’apertura di un tunnel sotterraneo.

Il filmato ha incuriosito molti ricercatori ed appassionati di mistero. Anche Lee Speigel, blogger dell’Huffington Post, se ne è interessato. Per prima cosa, vagando con Google Moon qua e là per la superficie lunare, ha trovato altre due macchie scure che ricordano il triangolo del Mare Moscoviense: sono meno regolari, ma anche queste sembrano abbastanza simmetriche e contornate da punti bianchi.  Altre tracce aliene?

La spiegazione fornita dal consulente al quale il giornale americano si rivolge spesso per avere delucidazioni sulle foto più singolari è stata diversa. “Da quello che vedo, sospetto che quell’oggetto triangolare si sia prodotto cucendo insieme le varie immagini”, ha detto infatti Marc Dantonio, analista del Mufon, l’organizzazione ufologica più diffusa negli Stati Uniti. Dunque, un difetto del programma.

LE ALTRE MACCHIE SIMILI SCOPERTE DALL'HUFFINGTON POSTO

Dantonio è a capo di una società che produce effetti speciali e collabora anche con l’esercito americano. “Simili anomalie compaiono durante il procedimento per allineare e comporre una grande mosaico fotografico. Google Earth, Google Moon, Google Mars sono tutti formati da migliaia di scatti che devono essere accostati, uno accanto all’altro, nel modo migliore possibile, per rendere l’aspetto sferico della Terra o della Luna”, ha spiegato.

Il software utilizzato deve scegliere tra illuminazioni, esposizioni ed angolazioni differenti. A volte, poi,  le foto provengono da sonde diverse, devono essere messe in scala o elaborate con proiezioni matematiche“, ha concluso. Insomma, un lavoro complesso nel quale si possono verificare anche degli errori. Come, appunto,  pixel mancanti o deformati che si producono quando il programma al computer non riesce a far collimare perfettamente le foto.

Altro esperto, altra opinione. L’ex agente speciale dell’Fbi, Ben Hansen, uno degli investigatori del programma di Syfy “Fact or Fake: Paranormal Files”, si è invece detto affascinato da quell’oggetto lunare.”Quando affronti questi argomenti legati alla cospirazione, ti rendi conto che la maggior parte si fonda su dati storici. Gli Stati Uniti avevano un piano per costruire una base militare sulla Luna già nel 1959, il cosiddetto Horizon Project. Ma molte foto, probabilmente provenienti da ambienti astronomici o fatte trapelare dalla Nasa,  che sembrano raffigurare edifici e astronavi sulla Luna, si sono rivelate sospette.”

“Il principale problema da affrontare- anche nel caso di queste ultime foto- è stabilire se siano originali e non alterate”, aggiunge Hansen. ” Google ottiene le immagini della Luna da fonti di pubblico dominio, non ha un suo personale satellite in orbita attorno alla faccia nascosta della Luna. È possibile che qualcuno possa aver aggiunto alle immagini presunti edifici ed astronavi per gioco? Però se gli originali della Nasa in formato raw contenessero le stesse anomalie, potremmo avere in mano qualcosa di interessante.”

UNA FOTO SCATTATA DA APOLLO 15, AL CENTRO DI LUNGHE DISCUSSIONI

La Luna resta dunque un’osservata speciale, al centro delle teorie cospirazioniste, tra chi pensa che lassù non ci siamo mai andati e chi, al contrario, è convinto che ci siamo andati anche più spesso di quanto non ci abbiano raccontato. Ovvero, missioni non ufficiali per controllare da vicino reperti e testimonianze lasciate da civiltà aliene oppure per fondare basi umane tuttora top secret.

Ma al di là delle ipotesi complottiste, anche alcuni scienziati di fama mondiale hanno indicato il nostro satellite come il luogo più interessante sul quale concentrare le ricerche di manufatti extraterrestri. Lo ha fatto il fisico teorico Michio Kaku: a suo avviso, sulla Luna potrebbero ancora trovarsi le sonde autoreplicanti ( le cosiddette “sonde di Von Neumann”) inviate nel cosmo- magari in tempi remoti- da una civiltà altamente sviluppata per esplorare i pianeti della galassia.

Lo hanno fatto anche l’astrofisico Paul Davies e il collega Robert Wagner, dell’Arizona State University. Nel 2011 hanno invitato gli amanti del mistero ad analizzare i milioni di foto alla ricerca del più piccolo dettaglio: sotto la polvere lunare, dicono, potrebbero nascondersi vestigia provenienti da altri mondi. Navi spaziali, avamposti, città o anche solo spazzatura: sul nostro satellite potrebbe esserci di tutto. Tutto sta a trovarlo…

SABRINA PIERAGOSTINI

 

 

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17 risposte a L’ultima anomalia lunare all’esame degli esperti

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  2. Gianfranco scrive:

    Un’altra formazione simile si trova alle seguenti coordinate, sempre nella stessa zona:
    25°39’06.12″N, 147°44’59.36″E, dimensioni ovali di circa 180 x 270 m.
    diversa da quelle dell’Huffington Post.
    Servirebbe una definizione superiore perché gli interventi con tecnologie digitali molte volte creano oggetti irreali.

  3. fabio scrive:

    non sono riuscito a trovare gli originali..:)

    se qualcuno li ha o conosce il link per scaricarli li esamino volentieri…

    comunque, così, a prima vista, la sensazione visiva mi ha riportato indietro di 40\45 anni…alle immagini del seriale Tv della BBC del ’69 “U.F.O.” e a quello in collaborazione con la Rai, sempre regia degli Anderson, del ’73 “Spazio 1999”, dove -IN ENTRAMBI- sul suolo lunare, era costruita ed operativa Base Luna (Alpha) che disponeva di piste di decollo degli “Interceptors” (Ufo) e delle “Aquile” (Spazio 1999)…che erano disposte SOTTO la superficie lunare ed apparivano all’apertura dei crateri come NERE e lateralmente illuminate con luci al suolo disposte longitudinalmente come quelle aeroportuali delle piste di decollo…

    http://it.wikipedia.org/wiki/UFO_(serie_televisiva)

    http://it.wikipedia.org/wiki/Spazio_1999

    fantasie? può darsi…d’altro canto se avessimo realizzato Base Luna in funzione dei progetti di W.v.B. degli anni ’40 e ’50 è proprio così che sarebbe apparsa! cioè del tutto INVISIBILE per il 90% delle strutture ed istallazioni che avrebbero trovato collocazione proprio nel sottosuolo risultando per il resto mimetizzate e\o occultate alla rilevazione “RGB”…

    hangar sotterranei che s’innalzano per decine di metri al fine di far uscire ogni sorta di veicolo e VELIVOLO che debba inoltrarsi per il suolo lunare COME nel sistema gravitazionale Terra-Luna…probabilmente già alla nostra portata da “qualche anno”…

    http://www.paolomarzola.com/blog2/wp-content/uploads/2012/12/space1999-5.jpg

    http://marco.space1999.net/Images/Eagle.jpg

    http://4.bp.blogspot.com/-g_FPD1FDwEs/TWBQazRkDKI/AAAAAAAAAfM/qzEGe6AAIhY/s320/interceptorsreadyfortakeoff.jpg

    http://img5.blogs.yahoo.co.jp/ybi/1/70/78/fujimaru80/folder/426294/img_426294_10298110_0?1386381423

    forse anche grazie all’aiuto del “dio coniglio” (dio Sin\vigilanti\custodi) che già da tempo sembra eh!eh! “scavino i buchi sulla Luna e sulla Terra” nei quali “vive”…

    http://gaianews.it/wp-content/uploads/Rabbit_on_the_moon.png

    @Malles
    un’altro aquario! augurissimi Sir..:)

    @…
    al di là del fatto che le foto siano veritiere più o meno consiglio di rivedere le due serie Tv citate che, già 45 anni fa, contenevano la maggior parte dei temi e dei concetti incontrati in astronautica ed in ufo-logia negli anni successivi…compresi tanti di quelli che verranno nel prossimo futuro… -_O

    spesso vengono ritrasmesse alla notte alternativamente da varie Tv…per la gioia dei “vecchietti” e delle nuove leve…

    salute e prosperità..:)

  4. Flavio scrive:

    …sogno spesso il giorno in cui finalmente verrà rivelata la verità…

  5. Malles scrive:

    Essòo pixel…
    Fantasia per fantasia …Si diceva pure che Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins nel Luglio 1969, quando lasciarono la Luna e naturalmente la bandiera americana, vi lasciarono pure un altro astronauta…Così almeno affermava Benjamin Rzeptka, un ex funzionario NASA. Logicamente la notizia fu immediatamente smentita dal Jhonson Space Center di Houston, il quale però ammise che la capsula dell’Apollo 11 era costruita per contenere 5 astronauti.

    Il Rzeptka disse inoltre che l’uomo lasciato sulla luna era un militare il quale aveva ricevuto un allenamento speciale per una missione straordinaria che doveva durare per tutta la vita…(mi raccomando di considerare sempre i puntini…)

    Ben Rzeptka disse di avere appreso la notizia quando lavorava per la NASA, nel 1973 era entrato in confidenza con un ALTO funzionario NASA suo diretto superiore, al quale fece notare che il progetto Luna non aveva portato che un mucchio di pietre. Al che al suo superiore sfuggì la frase :” abbiamo fatto molto di più, noi abbiamo qualcuno lassù “.

    Spinto da una logica curiosità, il Rzeptka si impegnò per sfruttare tutte le occasioni che lo portassero ai documenti segreti, e finalmente gli riuscì di avere la spiegazione: trovò cioè le prove che un astronauta venne lasciato sulla Luna, il nome del progetto era “Moon Plan Project”. Il tutto commissionato all’Aeronautica Militare per la selezione del soggetto addatto.

    Precedentemente in diversi voli segreti era stato portato tutta una serie di attrezzature per permettergli di vivere . Da una piccola serra per la coltivazione di verdure, un meccanismo per generare ossigeno, nonchè strumenti di studio e di comunicazione dei dati raccolti da inviare alla Terra. Tutta la documentazione letta da quel curiosone di Rzeptka, non era altro che un progetto di studio con lo scopo di una possibilità di colonizzazione di alcune parti della Luna in caso di una guerra termonucleare sulla Terra.

    La NASA espulse questo sciocchino, il quale però volle avere l’opinione dell’eminente biologo Peter Vajk che, in La Jolla, California, lavorava presso la Science Application, Inc, che gli rilasciò la seguente dichiarazione: “La tecnologia Americana ha la possibilità di mantenere un uomo sulla Luna anche per 10 anni…” Segue tutta una serie di spiegazioni che non riporto per non dilungarmi.

    Diamo a Reztka quel che fu di Reztka…in questi casi quando ci si inoltra in sentieri che la scienza CONOSCIUTA non ha ancora ritenuto di tracciare (o di non rendere noto?), qualunque cosa va accumulato nel limbo scientifico, o…nella possessione da turbe psichiche del carattere…ma comunque sia chi ha la testa riflette, chi NON ce l’ha chiacchiera…

    @ Contraccambio gli auguri caro Fabiosky,anche se il tuo compleanno fosse BI-annuale

  6. Gianfranco scrive:

    A proposito di anomalie lunari andate a vedere la foto di questo sito; si può anche ingrandire.

    http://www.lpi.usra.edu/resources/lunar_orbiter/bin/info.shtml?209

    Io sono rimasto molto perplesso, mi ricordano i disegni di Nasca. C’è qualcuno che ne sa di più?

    Saluti a tutti.

  7. Gianfranco scrive:

    Sempre a proposito dell’anomalia della foto lunare riportata nella pagina del sito:

    http://www.lpi.usra.edu/resources/lunar_orbiter/bin/info.shtml?209

    Ingrandendo l’immagine si distinguono chiaramente linee e cerchi bianchi:
    i cerchietti bianchi e le linee bianche hanno tutti la stessa tonalità indipendentemente dallo sfondo su cui sono sovrapposti. Questo mi fa pensare che il “disegno” sia dovuto ad un fenomeno di deterioramento della pellicola in fase di sviluppo della stessa.

    • fabio scrive:

      salve Gianfranco..:)

      le camere dei Lunar 1-5 del ’66 e ’67 montavano pellicole ad alta e media definizione e le immagini riprese venivano trasmesse direttamente al grande naso con una risoluzione di circa 1mt per pixel…un’esagerazione di qualità per l’epoca (50 anni fa)…

      http://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/lunar/lunarorb.html

      qui trova come funzionava il sistema di ripresa e trasmissione che ebbe svariati problemi e molte immagini risultarono danneggiate…

      http://it.wikipedia.org/wiki/Programma_Lunar_Orbiter

      la nuova sonda inviata invece nel giugno del 2009 con un vettore Atlas sta RI-mappando il suolo lunare con una risoluzione di 0.5 mt per pixel…oggi -VOLENDO E’!- si potrebbe fare di MOLTO meglio…o_O

      http://it.wikipedia.org/wiki/Lunar_Reconnaissance_Orbiter

      ma questa sonda ha a bordo una decina tra camere e strumenti di rilevazione anche per la banda del IR e del UV…i compiti sono innumerevoli ed è predisposta nella versatilità strumentale…

      se la foto da lei postata è da far risalire a questa (2009) ultima sonda -COME SCRITTO NEL TITOLO ALL’INTERNO DEL LINK- credo che poco abbia a che fare “il contesto pellicola” dato che le immagini vengono trasmesse in HD direttamente alla Terra…

      se invece è erronea la dicitura, e sono da imputare ad una delle 5 missioni del ’66\’67, allora è da prendere in considerazione anche la sua ipotesi visti gli inconvenienti riscontrati nelle missioni (i link in fondo della scheda Wiki) in molte riprese dove parti di pellicole sono state “sovraesposte”…

      al momento NON posso navigare (sono con un netbook d’emergenza) in siti “pesanti” e negli archivi per trovare e scaricare immagini originali in alta definizione NE’ posso compiere analisi sulle foto non potendo utilizzare pc e programmi idonei…

      comunque quella foto da lei allegata l’avevo già vista tempo fa…e quello che penso-AVENDOLO GIA’ CONSIDERATO IN PRECEDENZA- è che TUTTE quelle “sovraesposizioni” che si notano NON sono sullo stesso piano del suolo lunare…

      cioè, mi spiego…esse appartengono, prospetticamente (sempre ad occhio èh!) e per luce, ad “una distanza” dalla camera apparentemente MOLTO minore del suolo lunare, tanto da farmi credere che o sono un difetto della pellicola (se sono del ’66-’67) o sono invece PARTE di uno “schermo di occultamento” -FISICO O UNA GRIGLIA DI CAMPO NON DIFFERISCE- mal funzionante, che emette IR o sbilanciato verso il bianco (di cui punti e linee formano “la circuitazione”), posto tra la camera (in prossimità, poco distante) e la Luna…

      quest’ultime annotazioni potrebbero essere riconducibili anche ad una “sovraesposizione” fino al clipping di QUEI pixel del ccd della camera di ripresa e\o delle elettroniche di controllo del sistema ma, ma…

      ma senza l’originale NON ipotizzo oltre…NE’ si può “accertare” gran che…

      se lo identifica (sonda e scatto) nel sito ufficiale del grande naso e lo posta qua lo guardo volentieri…

      un saluto..:)

  8. Gianfranco scrive:

    Fabio, grazie per le precise spiegazioni.
    Andando a esplorare il sito, ci sono le premesse che qui riporto:

    The Lunar Orbiter Photo Gallery is an extensive collection of over 2,600 high- and moderate-resolution photographs produced by all five of the Lunar Orbiter missions. These photographs were taken in 1966–1967 to survey possible lunar landing sites and provide baseline imagery for geologic analysis of the lunar surface. The images were used to select the Apollo landing sites and to produce many of our existing lunar geologic maps. This photo gallery is the web’s most comprehensive collection of Lunar Orbiter photography and supporting documents.

    For questions or comments about this dataset please contact rpif@lpi.usra.edu.

    C’è la possibilità allora che si tratti di pellicola sovresposta, mentre l’ipotesi di un oggetto più vicino alla macchina da ripresa mi sembra meno plausibile. La “regolarità” della distribuzione dei punti lascia un po’ perplessi.
    Vedrò comunque di indagare ulteriormente.

    Cordiali saluti.

    • fabio scrive:

      salve Gianfranco..:)

      allora…ha identificato con certezza nell’archivio Nasa -www.nasa.gov- che la foto risale al ’66-’67?..

      se trova un originale con più byte mi inserisca il link che lo analizzo…grazie…

      riguardo al fatto della “regolarità” dei punti di sovraesposizione la risposta è SI! c’è una simmetria nei punti di destra della foto che danno luogo -come per “un labirinto” dei giochi enigmistici- ad “una figura”, umanoide, non sola, probabilmente accessoriata “di tecnologia” ma…MA…

      se personalmente “vedo” qualcosa di assimilabile a quanto detto, forse per abitudine ad “analizzare” un’immagine NON solo in modo convenzionale, ciò è e sarebbe quantomeno “impossibile” da fare per chi è -AL CONTRARIO- abituato a guardare ciò che si para di fronte con metodi GIUSTI, grandi e specifici software, e belle strumentazioni, ma unicamente tarate ed usate convenzionalmente…

      in due parole voglio dire che se “guardi la Luna” NON puoi vedere il tuo naso e VICEVERSA…per non parlare del fatto che, nella stragrande maggioranza dei casi, quando si indica la Luna guardiamo ah!ah! -letteralmente- il dito..:D

      in questo caso SOPRA da lei descritto l’ipotesi oggetto occultato DAVANTI alla camera è INVECE plausibile…proprio per la SIMMETRIA della maggioranza di quei “punti e linee”, solo apparentemente NON omogenee e discontinue, che costituirebbero la -NATURALE- forma di una “griglia di campo” di un sistema -ELETTRONICO DIGITALE- di occultamento e\o mimetizzazione..;)

      la cosa più esemplificabile, semplice, e percettiva per tutti, potrebbe essere quella di un “pannello” o monitor lcd…che è costituito da un vetro, anche sintetico, dietro il quale “cristalli specifici” vengono orientati, fisicamente a 180° verso i 4 punti cardinali, a linee (di definizione) e zone (di pixel) di intervento ben precise, per costituire colore e luce (variando crominanza e luminanza) tali da CREARE o riprodurre figure ed immagini DI OGNI GENERE -ANCHE LA STESSA CHE E’ DIETRO- rispetto al fronte camera…

      sono sufficienti dei semplici “segnali elettrici” per de-modulare a piacimento -ORIENTARE- i cristalli preposti così come avviene per della semplice polvere di ferro di un dipolo magnetico…osservi il disegno, punti e linee…

      http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/57/Magnet0873.png

      http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_magnetico

      ovviamente in un GRANDE sistema di mimetizzazione basato sui cristalli COME sui “metamateriali”…

      http://scienzedonbosco.files.wordpress.com/2012/01/invisible.jpg

      http://it.wikipedia.org/wiki/Metamateriale

      http://it.wikipedia.org/wiki/Cristallo

      entrano in gioco tecnologie di ALIMENTAZIONE e di controllo del hardware e del software MOLTO complesse e modulabili SOLO attraverso sofisticati processori ed algoritmi matematici 3D e 4D che solo da qualche anno (circa 25\30 i primi..:) la nostra civiltà conosce…PRIMA di tali “anni”, ovviamente, NON è “roba” nostra…

      ex-terrestri, allogeni, ed alieni, hanno dato prova -AGLI ORGANISMI MILITARI DI TUTTO IL MONDO- sin dagli anni ’50, di possedere queste tecnologie SCOMPARENDO improvvisamente alla vista -RGB- o -ALTERNATIVAMENTE- ai radar -IR- o CONTEMPORANEAMENTE in entrambe le bande della luce citate…

      http://it.wikipedia.org/wiki/Spettro_visibile

      nel caso della sua foto postata, come già detto, ciò che mi fa prendere in considerazione ANCHE l’ipotesi ora descritta è PROPRIO “la geometria” dei punti e linee, da lei denominata “regolarità”, che è TIPICA di una “griglia di campo” -MA ATTENZIONE!- MODIFICATA da UN’ALTRA interazione elettro magnetica che ne ALTERA -GEOMETRICAMENTE- il succitato campo creante l’occultamento…

      dando luogo a quella che “volgarmente” in fotografia viene denominata come “sovraesposizione della pellicola”…cosa apparentemente semplice da capire ma che invece NASCONDE -DI FATTO E MOLTO BENE- per “la gioia degli scettici” e di chi detiene LE BRIGLIE del mondo eh!eh! uno degli “arcani”, e probabilmente UNO dei più IMPORTANTI del nostro tempo, naturalmente DOPO quello “del mistero di dio”… o_O

      e cioè la PRESENZA COSTANTE sulla Terra di civiltà aliene, allogene ed ex-terrestri…ufficialmente -COSI VOLUTO ANCHE DA LORO- ancora NASCOSTE (dal 7° secolo b.C.) all’umanità contemporanea…

      ovviamente la tecnologia “dei servizi” e quella militare terrestre ha seguito l’impronta di quella esogena che, nella peggiore delle ipotesi di una civiltà “sfigata” eh!eh! tra le tante dell’Universo, è di cento o duecento anni avanti alla nostra!..ma ci arriveremo anche noi… -_o

      l’ACCELERAZIONE “che stiamo subendo” in TUTTI i campi dello scibile e “nell’accoglienza” delle NECESSITA’ umanistiche, oltre che nelle “nuove capacità” umane NON più da relegare nell’oblio della NON esistenza e della persecuzione e POI del martirio (fisico e\o mediatico), ne sono una PROVA incontrovertibile…e di tutto ciò C’E’ -in cielo come in Terra- chi ne vede OGNI interconnessione… -_o

      e, per ritornare al tema dell’articolo, sulla Luna -OGGI-potrebbero essere in uso TALI tecnologie di mimetizzazione…che per cento ragioni diverse, in cento casi diversi, ci palesano “qualcosa” di APPARENTEMENTE incomprensibile… -_o

      questo NON è paganesimo, né NUOVA “idolatria del cazzo”, detto al modo di “Apocalipse Now” (1978, F.F.Coppola)…

      http://it.wikipedia.org/wiki/Apocalypse_Now

      né -TANTO MENO- fantasia allucinatoria da additivi chimici…ma solo “il vedere” quei gradini che -ANCORA MA NON PER MOLTO- ci separano da una VERA NUOVA ATTESA E DESIDERATA umanità…

      e siamo noi a doverli salire, prima singolarmente, poi AUTOMATICAMENTE come specie e società…

      salute Gianfranco..:)

      • Gianfranco scrive:

        Buongiorno Fabio,
        ho continuato a cercare altre foto a definizione superiore perché quella incriminata è a media definizione.
        Le foto a definizione migliore non sembrano avere anomalie, mentre quelle contigue alla IV-085-H3 ( come le H1, H2, M ecc ecc) presentano anche loro dei “disegni” simili ance se meno estesi.
        Allora ho scritto alla redazione del sito (rpif@lpi.usra.edu) chiedendo spiegazioni a riguardo e questo è quanto mi hanno risposto:

        The Lunar Orbiter program was a series of spacecraft missions from the late 1960’s. Using the best technology available at the time, the spacecraft was loaded with 70mm aerial film. Before the film was loaded into the spacecraft the film was preexposed with the geometric pattern of dots to help with the detection and to compensate for the distortion caused by the in spacecraft processing. The film was processed in the spacecraft and broadcast back to Earth. The processing of the film in the spacecraft created the blotches on the film. It was similar to the instant Polaroid film of the time. Once the images were broadcast back to Earth, scientists and technicians produced image framelets, mosaicked the framelets by hand, and printed the assembled Lunar Orbiter images we recognize today. The lines you see are a byproduct of that hand mosaicking process.

        In recent years there have been some attempts to reprocess the images. In one method scanned the individual framelets and created digital mosaics (http://astrogeology.usgs.gov/Projects/LunarOrbiterDigitization/) . Another method scanned the entire frame and attempted to process or smooth out the lines. A third method is currently underway. They are taking the analog tapes, have recreated a tape drive to read the tapes, and digitally remastering and mosaicking the framelets (http://www.moonviews.com/)

        Below are several resource for more information about the Lunar Orbiter program and the amazing imagery those missions returned.

        Digital Lunar Orbiter Photographic Atlas of the Moon
        http://www.lpi.usra.edu/resources/lunar_orbiter/book/introduction.shtml

        Guide to Lunar Orbiter Photography
        http://www.lpi.usra.edu/resources/lunar_orbiter/photoGuide/

        Destination Moon: A History of the Lunar Orbiter Program
        http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/TM-3487/top.htm

        Hope this helps,

        Mary Ann

        Tra l’altro nella mia ricerca ho trovato anche le due foto (per visione stereoscopica) relative alla presunta astronave (AS15-P-9625 e 9630).

        Cordiali saluti
        Gianfranco.

        • fabio scrive:

          si, che è più o meno (ho letto veloce) quello che abbiamo detto e discusso fin’ora..:)

          e si trova nelle varie schede, anche wiki, disponibili in rete…con esclusione ovviamente della MIA personale interpretazione -alternativa- dell’apparente geometrico “schema grafico” bianco della foto in oggetto nel link da lei postato…

          le pellicole 70 mm hd della Kodak erano il meglio che ci fosse all’epoca, venivano usate (insieme alle 35 mm md) anche dal Usaf, dalla Marina e dal Esercito Usa…

          http://it.wikipedia.org/wiki/70_millimetri

          la stessa pellicola, anche fotografica, che nel 1928\30 ebbe a disposizione il comandante Byrd nelle sue spedizioni al Polo Sud…in Antartide… -_o

          http://it.wikipedia.org/wiki/Richard_Evelyn_Byrd

          ci dia un occhio se non lo conosce…NON lo conosce Nessuno! anzi, lui si… O_O

          ordunque! mi leggo tutto con calma, anche nei link, e poi riscrivo…grazie…

          e la denominazione “Atlas” nella sua foto sembra essere corretta -APPARTENENTE ALLA MISSIONI ’66-’67- e devo quindi aver sbagliato io ad intenderne il significato… -_o

          mi può postare il link diretto alle foto (AS15-P-9625 e 9630) per cortesia così le guardo direttamente?..

          ah! quasi dimenticavo! e giusto per ampliare “le vedute” èh…questo è il nostro “amichetto” splendente eh!eh! “grigetto cazzutello” nèh! quinta (5a) specie…

          http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/d13_f01.jpg

          probabilmente gli stessi “soggetti” dietro “l’operazione” svastica destrogira…sa, quella “iniziata” (ma è un pò più vecchia la diatriba èh) 80 anni fa… -_o

          poi ne parlo meglio di là, tra gli archi e le frecce ah!ah! anche per la gioia, spero, “dell’apprendista” (-_o si gioca èh!), così aggiunge qualche altro pezzo -COLORATO- al puzzle…

          dato che sono, sembrano essere, gli stessi che di notte “veston di rosso” eh!eh! a certe vecchie “altitudini”…erano “pochi”, oggi ancor meno, “fortunatamente”…

          grazie ancora Gianfranco..:)

          • Gianfranco scrive:

            Grazie Fabio,
            il sito della AS15-P-9625 è il seguente:

            http://www.lpi.usra.edu/resources/apollo/frame/?AS15-P-9625

            Quando si entra nel sito la foto è bassa e larga, al di sotto di essa ci sono i suoi dati ed il link per recuperare la 9630.

            Ho provato a copiarle e metterle affiancate in verticale per utilizzare la nota visione stereoscopica e con mia sorpresa si vede abbastanza chiaramente che si tratta di una formazione rocciosa, soprattutto dal lato della punta a cono che sembra un prolungamento sollevato e sospeso, invece è la continuazione della conformazione rocciosa sottostante.

            Era tanto tempo che non mi ero più imbattuto in Byrd, dai tempi dell’anno geofisico internazionale…

            Sono in parte persuaso che, nonostante tutti i chiarimenti, ci sia qualcosa che ci sfugge o ci viene in qualche modo occultato: prova personale è quella esperienza che ho avuto nel 1954 e di cui non c’era spiegazione fisica
            secondo le conoscenze dell’epoca, ma che ora si può intravvedere….

            Ultima osservazione: anche se non si vuole credere ai “libri” di Ezechiele ed Elia ecc. ecc. rimane sempre la citazione di Flavio Giuseppe del 68 A.C. durante l’assedio di Gerusalemme… e Flavio è considerato un autore affidabile.

            Cordiali saluti
            Gianfranco.

  9. Gianfranco scrive:

    Fabio, una correzione su Flavio Giuseppe: si tratta del 68D.C. ed il libro è “La guerra giudaica” libro VI qui citato:

    Libro VI:296 Non molti giorni dopo la festa, il ventuno del mese di Artemisio, apparve una visione miracolosa cui
    si stenterebbe a prestar fede;
    Libro VI:297 e in realtà, io credo che ciò che sto per raccontare potrebbe apparire una favola, se non avesse da
    una parte il sostegno dei testimoni oculari, dall’altra la conferma delle sventure che seguirono.
    Libro VI:298 Prima che il sole tramontasse, si videro in cielo su tutta la regione carri da guerra e schiere di
    armati che sbucavano dalle nuvole e circondavano le città. Inoltre, alla festa che si chiama la Pentecoste,
    Libro VI:299 i sacerdoti che erano entrati di notte nel tempio interno per celebrarvi i soliti riti riferirono di aver
    prima sentito una scossa e un colpo, e poi un insieme di voci che dicevano: “Da questo luogo noi ce ne
    andiamo”.

    Comunque, anche su quest’ultima citazione andrò a consultare il testo latino…

    Saluti.

    • fabio scrive:

      di questo racconto..:)

      c’è la possibilità, una delle ipotesi fattibili, che si tratti di una proiezione d’imago tramite l’atmosfera che fa da specchio ad una realtà fisica, quella di schiere mobilitate alla battaglia, molto lontana fisicamente dai luoghi dell’avvistamento…

      restano ambigue frasi come questa “…che sbucavano dalle nuvole e circondavano le città…da verificare BENE la traduzione dall’originale latino come detto da lei… -_o

      ed il racconto “…prima sentito una scossa e un colpo, e poi un insieme di voci che dicevano: “Da questo luogo noi ce ne andiamo”…” che, se preso alla lettera, da luogo a due o tre possibilità che rientrano nel “paranormale” e\o nel consueto, a seconda di come la vogliamo inquadrare e di conseguenza analizzare… o_O

      sono casi studiati 25 anni fa, al punto in cui sono oggi personalmente NON ho “molto” interesse nello specifico, non da meno parlo con lei volentieri di tutto..:)

      dei link al momento non posso scaricare nulla, sono con una connessione lenta…appena riesco le dico! ma, comunque, analisi a monitor, senza pc e software specifico, sono con un netbook d’emergenza, posso fare ben poco…

      grazie e un saluto..:)

      • fabio scrive:

        salve Gianfranco!.:)

        scusi ma NON riesco ancora a navigare per siti pesanti…appena posso guardo e verifico tutto quel che riguarda i suoi link..:)

        le è “piaciuto” il grigio 5°specie, EX “dio” dei Celti?..l’analisi della foto del Lunar, per la verifica delle “sovraesposizioni”, la faccio appena ho un pc decente per la grafica.. 😉

        saluti..:)

  10. Sono un osservatore lunare da parecchi anni. Nei giorni scorsi ho acqisito una serie di immagini dal planisfero lunare di Google Moon intenzionato ad elaborarle. Non sono un esperto di immagini digitali, ma dai risultati del mio modesto lavoro mi pare di capire che i cosiddetti “dettagli anomali” si rivelino come artefatti. La zona ripresa è quella del mare Moscoviense, compreso il dettaglio attualmente famoso del piccolo cratere i con punti luminosi diposti a triangolo.
    Il tutto è verificabile sul mio sito alle seguenti pagine:
    http://www.luna.e-cremona.it/moon.htm
    http://www.luna.e-cremona.it/artifacts.htm
    Ringrazio per l’attenzione.
    Astronomica Langrenus

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