LA QUINTA DIMENSIONE A “FIGLI DELLE STELLE” DOMENICA 13 NOVEMBRE

Cos’è la Quinta Dimensione? Per un fisico quantistico, è una dimensione spaziale extra che consentirebbe di spiegare l’universo e la materia oscura. Per un cultore della New Age, è uno stato espanso della coscienza, slegato dalla materialità e dallo scorrere del tempo. Forse hanno ragione entrambi:  potrebbe essere un nuovo modo di concepire l’intera realtà, di comprendere ciò che ancora sfugge alle definizioni della scienza, della filosofia, della religione e che per questo è stato finora negato. Ma il fatto di non riuscire a capire o a percepire un fenomeno non implica che esso non esista: probabilmente, siamo solo limitati dalle quattro dimensioni nelle quali siamo immersi.

 

UN'IMMAGINE ARTISTICA DELLA QUINTA DIMENSIONE

UN’IMMAGINE ARTISTICA DELLA QUINTA DIMENSIONE

“Quinta Dimensione” è il titolo del X Meeting Internazionale “Figli delle Stelle” che anche quest’anno si svolgerà in contemporanea con il Convegno Ufologico del GAUS, giunto alla sua 23esima edizione. Una sinergia che negli anni passati ci ha dato grandi soddisfazioni: considerata la difficile situazione provocata dalla pandemia, abbiamo organizzato on line due eventi in diretta streaming di successo, grazie ad ospiti di straordinario livello e a tematiche di alto respiro. Quest’anno, c’è una bella novità: la conferenza sarà in presenza. Con una buona dose di ottimismo, infatti, puntiamo sul ritorno alla vera normalità: domenica 13 novembre ci ritroveremo dunque nell’Auditorium di Santa Apollonia-nel cuore di Firenze- per esplorare insieme i confini dell’ignoto.

LA LOCANDINA DI DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022

LA LOCANDINA DI DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022

In primo piano, l’enigma Valmalenco, la vallata lombarda che ormai da molti anni è sotto i riflettori per il numero costante di avvistamenti di strani oggetti volanti- e non solo. La sua fama ormai ha travalicato i confini nazionali, tanto da aver attirato anche l’attenzione di Rob Freeman e Mark McNabb, rispettivamente produttore e regista di Toronto che nel 2015 hanno iniziato il loro UFO World Explorer in giro per il mondo. La scorsa estate, i due canadesi hanno portato il loro set cinematografico in Valmalenco e le sorprese non sono mancate. Con loro c’era anche Filippo Sarpa, socio GAUS che si autodefinisce “curioso esploratore dell’ignoto”. Sarà lui a parlarci di quella esperienza tra le Alpi della Lombardia, un peregrinare tra montagne, foreste e rocce- dice- alla fine del quale si arriva alla conclusione di essere solo comprimari, e non registi, in una scenografia popolata da intelligenze tecnologiche in quantità e qualità incalcolabili.

UNO DEGLI AVVISTAMENTI PIÙ DISCUSSI DELLA VALMALENCO

UNO DEI TANTI AVVISTAMENTI IN VALMALENCO

 Proprio tra quelle montagne, l’anno scorso il GAUS ha promosso un progetto ambizioso, il VUT, cioè Valmalenco UFO Target, un monitoraggio fotografico in remoto per osservare costantemente i cieli di questo angolo del nord Italia e immortalare eventuali intrusi di passaggio. Dopo 12 mesi, il progetto ha preso un nuovo nome- Passengers, per l’appunto. Anche se è prematuro formulare conclusioni definitive, la conferenza del 13 novembre sarà l’occasione per fare un primo bilancio. Sarà il presidente del Gruppo Accademico Ufologico di Scandicci, Pietro Marchetti, ad esporre i risultati finora raggiunti: le prove fotografiche automatizzate inducono a pensare che davvero quest’area della provincia di Sondrio potrebbe essere teatro di eventi di natura sconosciuta e non umana. Un mistero, questo, balzato alle cronache negli ultimi anni, ma in realtà di origini molto più lontane.

UE

LUCI ANOMALE VENGONO SPESSO SEGNALATE IN QUESTA ZONA DELLA LOMBARDIA

Sono infatti decenni che in questa valle alpina turisti e abitanti sono testimoni di fatti a dir poco inusuali. E non parliamo solo di luci o oggetti anomali in movimento nel cielo, ma anche di strane creature umanoidi avvistate in molteplici occasioni nei boschi, sulle malghe in alta quota e anche vicino alle case. Entità spesso descritte con caratteristiche somatiche che ricordano i famigerati Grigi, ma che in passato venivano identificate dai locali come elfi, gnomi o altre figure tipiche del folklore. Sono i cosiddetti “fumin” di cui parlerà Felice Sirtori, che dal 2000 studia i fenomeni ufologici della “sua” Valmalenco raccogliendo immagini, filmati e testimonianze oculari. Da esperto escursionista, spesso accompagna su queste vettechi desidera condurre spedizioni di ricerca.

UN GIORNALE LOCALE TITOLA SUGLI UFO

UN GIORNALE LOCALE TITOLA SUGLI UFO

Ci sono, o ci sono stati, in Italia esseri provenienti da altri mondi? È la domanda alla quale proveranno a rispondere Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu, compagni nella vita e uniti anche dalla passione per l’ignoto che li ha portati prima a creare il blog “Luoghi Misteriosi” e poi a scrivere vari libri sull’argomento. Domenica 13 novembre discuteranno di possibili tracce di contatti alieni riscontrabili in sculture, graffiti rupestri e dipinti rinvenuti qua e là nel nostro Paese: dalla Valtellina, con la Stele di Caven e l’affresco di Teglio,  fino alla Sardegna, con i Giganti di Monti Prama e l’Uomo Capovolto inciso sui menhir. Prove, queste, che nelle epoche più lontane i nostri antenati incontrarono visitatori dello spazio, creature tecnologiche da loro scambiate per divinità, temute e adorate?

LA STELE DI CAVEN

LA STELE DI CAVEN

Un’ipotesi che già a partire dagli Anni Cinquanta del secolo scorso aveva avanzato Peter Kolosimo, uno dei padri dell’Archeologia misteriosa. I suoi libri ebbero un successo planetario e vennero tradotti in 60 lingue: “Il Pianeta Sconosciuto” (pubblicato nel 1957), “Non è terrestre” (vincitore del Premio Bancarella) o “Astronavi sulla Preistoria”- solo per citarne alcuni- indagavano sui tanti, troppi misteri che avvolgono le origini della storia dell’uomo, attraverso l’esame di reperti apparentemente inspiegabili, di miti ricorrenti in ogni parte del globo e di monumenti che sembravano essere estranei al loro tempo. Prima di Erich Von Daeniken, prima di Zecharia Sitchin, fu Kolosimo a parlare in chiave extraterrestre della Porta di Tiahuanaco e delle Piramidi egizie, degli astronauti della Valcamonica e dei Dogu giapponesi, della lastra sepolcrale di Palenque e dei Vimana indiani. In occasione del centenario della sua nascita, ne ricorderò la  figura di pioniere ripercorrendone le opere.

IL PRIMO LIBRO DI PETER KOLOSIMO

IL PRIMO LIBRO DI PETER KOLOSIMO

Con Franco Marcucci, uno dei decani dell’ufologia toscana, prenderemo in esame invece i presunti visitatori extraterrestri  sulla base delle descrizioni che i testimoni oculari di incontri ravvicinati del terzo e del quarto tipo (le abduction) hanno dato da 80 anni a questa parte. Lo studio è nato per effettuare un’analisi comparata delle caratteristiche anatomiche e dei comportamenti mostrati da questi individui, grazie alle informazioni ricavate da oltre 300 casi verificatisi in diverse parti del mondo. Quello che emerge è un quadro intricato formato da creature a volte molto simili a noi, a volte talmente assurde da apparire fuori da ogni logica. Ma secondo Marcucci emergono anche molti elementi comuni utili per aiutarci ad interpretare una misteriosa realtà che sembra affondare le sue radici nel nostro passato.

ALIENI UMANOIDI IMMAGINATI DA UN ARTISTA

ALIENI UMANOIDI IMMAGINATI DA UN ARTISTA

Il X Meeting Internazionale “Figli delle Stelle” vedrà poi la partecipazione di due ospiti stranieri. Dal Brasile interverrà l’ingegnere Rony Vernet, docente di fisica ed elettronica e funzionario governativo. Dal 2018 studia i fenomeni anomali che si sono verificati (e ancora avvengono) in Amazzonia: coordina il progetto Vigil, che consiste in una serie di stazioni di ripresa automatica per raccogliere dati in merito. I nostri lettori si ricorderanno di lui: è uno dei relatori intervenuti lo scorso giugno nella sessione straordinaria dedicata dal Senato di Brasilia alla questione UFO. In quella occasione, il dottor Vernet ha parlato dell’Operazione Disco Volante condotta nel 1977 dall’Aeronautica militare brasiliana in seguito al ferimento di molti pescatori, colpiti da raggi di luce emessi da strani velivoli. L’ingegnere ha potuto studiare parte della documentazione, rilasciata dal governo federale, e ha ricostruito i fatti. Non solo: è stato lui stesso testimone di un avvistamento sconcertante.

UNA GIOOVANE DONNA FERITA DA UNA SFERA LUMINOSA NEL 1977

UNA GIOVANE BRASILIANA FERITA DA UN OGGETTO VOLANTE NEL 1977

Dal Portogallo arriva poi un altro illustre relatore, ovvero il professor Joaquim Fernandes. Laureato in storia, si interessa di antropologia religiosa comparata, con particolare attenzione ai fenomeni di spiritualità popolare e alle questioni più controverse. Fernandes ha legato il suo nome alla cittadina portoghese di Fatima, teatro di una delle più famose apparizioni mariane della storia. O almeno è quello che la Chiesa di Roma afferma. Ma dopo aver avuto accesso ai documenti originali con le testimonianze dei tre pastorelli che nel 1917 dissero di aver visto una signora luminosa apparsa dal nulla, le conclusioni dello storico sono ben diverse: si sarebbe trattato di una serie di incontri ravvicinati con esseri di altri mondi, forse il caso più importante del XX secolo. Un contatto alieno che la religione cattolica non poteva ammettere e che quindi ha ammantato di sacralità, creando la versione ufficiale oggi a tutti nota.

LA FIGURA FEMMINILE CHE SAREBBE APèPARSA A FATIMA

LA CREATURA CHE SAREBBE APPARSA A FATIMA

Insomma, anche quest’anno un appuntamento imperdibile. E lo ripetiamo: si svolgerà in presenza. Salvo cataclismi e cambi di rotta dell’ultimo minuto, quest’anno non sarà possibile seguire il meeting da casa, sul web. Per prenotare un posto nell’Auditorium di Santa Apollonia, vi invitiamo a consultare il sito del GAUS (https://www.gaus.it/) dove troverete anche il programma dettagliato. I presenti in sala avranno poi la possibilità di interagire con gli ospiti e rivolgere loro le proprie domande. Dunque ci vediamo a Firenze, domenica 13 novembre, per tornare a parlare insieme, a guardarci negli occhi, a stringerci la mano.

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