Gli Ufo della Nasa: incontri ravvicinati o illusioni ottiche?

Misteriose luci in movimento, lampi improvvisi ed inspiegabili, oggetti volanti non identificati. Una categoria di stranezze che non compare solo nelle dubbie immagini– chissà quante volte volutamente manipolate- di tanti comuni cittadini. No, gli Ufo, o se preferite gli Uap ( Unidentified aerial phenomena), hanno spesso fatto la loro comparsa, imprevisti e non graditi,  anche nei filmati ufficiali della Nasa. Talvolta persino in diretta Tv… Continua a leggere

Le ultime dal cosmo:”Esistono miliardi di pianeti come la Terra”

Nella sola Via Lattea potrebbero esistere molti miliardi di pianeti rocciosi come il nostro e forse altrettanto abitati. Questi mondi gemelli della Terra, insomma, sarebbero  praticamente ovunque attorno a noi, anche se ne abbiamo individuati pochissimi e di nessuno, per ora, abbiamo prove  che ospiti organismi viventi. Continua a leggere

In mostra al museo di Las Vegas un “autentico artefatto alieno”?

Si è aperta in un museo di Las Vegas una mostra molto particolare: nelle teche, a disposizione dei visitatori, sono presentati cimeli che arrivano da uno dei luoghi più enigmatici e tuttora avvolti dal mistero del mondo: la famigerata Area 51. Ma a stupire, è il cartello esplicativo apposto ad un reperto. Il testo recita infatti: “Authentic alien artifact”… Continua a leggere

Dopo El Bosque e Amsterdam, ecco gli Ufo nei cieli di Dallas

Ufo ed aerei. Abbiamo recentemente scoperto la “performance” di un presunto oggetto volante alieno pericolosamente a ridosso di una squadriglia di jet militari cileni, nel video di El Bosque rilasciato da un ente governativo; pochi giorni fa, abbiamo analizzato il breve filmato ripreso da un volo KLM in partenza da Amsterdam, controllato a distanza ravvicinata da una misteriosa sonda color argento; ecco adesso che ti spunta un Ufo anche in Texas… Continua a leggere

In mostra il “Meccanismo di Anticitera”, l’oggetto che non avrebbe dovuto mai esistere

IL MECCANISMO DI ANTICITERA


Lo chiamano “il  primo computer del mondo” e non è un’esagerazione, anche se- quando è stato costruito- non esistevano ancora nè circuiti nè internet. È il “meccanismo di Anticitera”, lo straordinario manufatto scoperto in un relitto davanti alla costa di questa piccola isola greca. A partire dal prossimo 4 aprile verrà presentato al pubblico, per la prima volta, in una mostra speciale al Museo Archeologico Nazionale di Atene. Continua a leggere

Roberto Pinotti: “La verità sugli Ufo sarà la fine del mondo…”

“Il fenomeno esiste:  è reale, tridimensionale, solido, tecnologico, estraneo, quindi non ha niente a che vedere col mondo che conosciamo. E se viene dall’esterno, vuol dire che abbiamo delle visite da parte di qualcun altro. E probabilmente non da ora. ” Il fenomeno in questione è quello ufologico e a parlarne in questi termini è uno dei decani della ricerca italiana in questo settore, Roberto Pinotti.

ROBERTO PINOTTI. FOTO DAL SITO UFFICIALE

 Sociologo, scrittore, giornalista aerospaziale, nonchè Segretario generale del CUN e del team CETI (Contact with Extra-Terrestrial Intelligence), ha appena concluso la sua “ultima fatica”: la due-giorni di San Marino, un appuntamento ormai tradizionale per tanti appassionati.

IL VOLANTINO DEL 20° SIMPOSIO MONDIALE SUGLI OGGETTI VOLANTI NON IDENTIFICATI ED I FENOMENI CONNESSI

È proprio in questa occasione che ci siamo incontrati, per fare insieme il punto su questa materia così discussa sulla quale Pinotti ha indagato con grande passione e grande impegno nell’ultimo mezzo secolo di vita. “Il mio primo articolo l’ho scritto quand’ero corrispondente per un’associazione inglese: era il 1962 ed avevo 18anni. Se si fanno i conti…”, mi racconta con un pizzico di giustificato orgoglio e forse anche di nostalgia.

In questi decenni, lo studio dei fenomeni aerei anomali- come oggi amano dire gli esperti, al posto dell’abusato acronimo UFO- di passi avanti ne ha fatti molti. Il più clamoroso ed evidente è l’ammissione da parte di alcuni governi dell’esistenza di indagini lunghe e costose su ciò che ufficialmente non dovrebbe esistere. Un po’ strano, no? La nostra intervista parte proprio da questa anomalia.

Dottor Pinotti, come si spiega l’apertura degli archivi segreti contenenti centinaia e centinaia di dossier su presunti avvistamenti alieni?

<Io do questa chiave di lettura: i governi minori- intendo i governi europei, sudamericani, asiatici che hanno assunto questo atteggiamento di apertura cauta, ma netta, addirittura aprendo le loro documentazioni istituzionali ufficiali-  in pratica stanno mettendo le mani avanti. Stanno dicendo alle loro opinioni pubbliche che non le hanno ingannate, perchè in fin dei conti hanno detto loro qualcosa.

Lo stesso ha fatto e sta facendo in forma analoga il Vaticano, che sta ammettendo che dal punto di vista teologico gli Alieni non solo possono esistere, ma addirittura dovrebbero esistere, perchè altrimenti si determinerebbe una contraddizione nei confronti della onnipotenza creatrice di Dio. Quindi anche la Santa Sede si aspetta gli Alieni. Ma perchè mettere le mani avanti? Perchè tutti questi poteri hanno ben poco da perdere. Chi invece avrebbe da perdere maggiormente è la leadership planetaria degli Stati Uniti di America.

 Sono i più informati, sanno tutto- almeno dagli anni ’50- ma non dicono nulla perchè  qualora saltasse fuori una realtà di questo tipo probabilmente gli Stati Uniti diventerebbero una nazione come tante altre e lo vogliono evitare. Quindi da parte loro- e non da adesso, ma da almeno una ventina d’anni – è partita la creazione di un mito, un mito falso, fasullo, degli alieni brutti, cattivi, aggressivi, ostili di cui bisogna diffidare.

Perchè se fosse davvero così  gli Stati Uniti,  che già adesso si atteggiano a guardiani del mondo,  verrebbero ad accreditarsi come i nostri potenziali difensori contro un’eventuale aggressione. Così sperano di mantenere ancora una leadership. Non credo che ci riusciranno: non so quando, ma sono sicuro che al pari dell’Unione Sovietica imploderanno e saranno spazzati via, se domani salterà  fuori la verità sul tema UFO.>

È la tesi del “cover up”: copertura, mistificazione, insabbiamento scientemente ed astutamente portati avanti da Washington e dalle altre superpotenze per trarre tutti i benefici da un’ipotetico contatto ravvicinato con una o più civiltà aliene (basti pensare a tutte le straordinarie scoperte della seconda metà del XX secolo, frutto secondo i teorici del complotto proprio della reingenierizzazione di strumentazioni extraterrestri) senza però nessuno svantaggio. Allora anche gli scienziati hanno sempre negato il fenomeno alieno per questo stesso motivo? O c’è qualche altro timore di base?

< Una ventina di anni fa, quando lavoravo in una società del comparto aerospaziale, quasi per caso sono stato coinvolto in un’iniziativa portata avanti dal Seti (“Search for Extraterrestrial Intelligence”) che per due anni consecutivi, nel 1987 e nel 1988, ha affrontato in due sessioni di congressi astronautici internazionali il problema:”E se domani arrivano gli alieni, che succede?”. Da sociologo io ho dato il mio contributo e le mie due relazioni scientifiche sono state accettate.

Poi però è venuto fuori il “Post Detection Protocol”,  cioè il protocollo che il Seti ha creato  in caso di contatto, nel caso in cui si avverta davvero un segnale di vita intelligente. Sapete che dice? Purtroppo che la gente sarà l’ultima a sapere, perchè prima bisogna vagliare attentamente lo scenario, valutarlo  insieme alle Nazioni Unite e con l’unione astronomica internazionale, discuterne con tutta una serie di organismi e solo da ultimo lo si dirà alla gente. Questo la dice lunga…

Si teme che l’opinione pubblica possa essere scossa  da una simile rivelazione, perchè si ultimerebbe la rivoluzione copernicana: la Terra da quello che tuttora si crede che sia, ovvero il centro dell’universo, diventerebbe un semplice, banalissimo pianeta che, statisticamente parlando,  ha almeno 150mila repliche solo nella nostra galassia. Tutto questo ci detronizza come padroni del creato. Però dobbiamo accettarlo perchè funziona così nell’universo.>

Eppure da qualche anno si registra una novità. Anche il mondo della scienza- quella seria, accademica, ufficiale- dopo aver ridicolizzato coloro che parlavano di vita aliena e di possibilità di contatti con civiltà provenienti dallo spazio, ora è in prima fila alla ricerca di prove. Non solo. Alcuni  suoi esponenti, anche autorevoli, affermano addirittura di averne già trovate, come ad esempio l’astronomo irlandese Eamonn Ansbro, anch’egli relatore al congresso di San Marino.  Come mai questa inversione di rotta?

<La scienza sta capendo che è presa in contropiede: la gente vuole sapere e ha bisogno di essere informata. Le generazioni di scettici che un po’ per disinformazione e un po’ per prevenzione hanno finora negato tutto stanno cadendo sotto i colpi di una serie di eventi e cambiamenti. Fino a pochissimo tempo fa,  il maggiore ostacolo che veniva frapposto all’idea di Alieni in visita alla Terra era il concetto dell’idea-limite della velocità della luce, che non può essere violata.

Se è impossibile viaggiare come o più della luce, allora è impossibile che un’astronave compia distanze interstellari per arrivare fin qua. Oggi dopo l’esperimento del Cern di Ginevra abbiamo visto che non è sicuro che la velocità della luce sia insuperabile. Le nuove scoperte stanno sbalestrando la fisica come la conosciamo e ci stanno facendo capire che se, per esempio, si riesce a deformare o a contrarre  lo spazio, ci si può spostare per grandi distanze in tempi  brevi.

Già questo ha spiazzato definitivamente il fronte degli scettici. Ma soprattutto la gente si sta convincendo sempre di più. Una volta, a malapena il 30 per cento dell’opinione pubblica  accettava queste idee, oggi invece- lo dicono gli ultimi sondaggi- i tre quarti della gente accetta l’idea degli alieni e degli ufo. Ciò significa che  sta crescendo una nuova generazione aperta a queste tematiche. Max Plank, il grande fisico, disse che una nuova realtà scientifica non si impone per il fatto che riesci a convincere i suoi oppositori, ma perchè i suoi oppositori muoiono uno dopo l’altro e nel contempo cresce una nuova generazione in grado di accettarla.>

E per il futuro? Cosa dovremmo attenderci, da qui ai prossimi anni? Incontri ravvicinati di ogni tipo? Rivelazioni di massa? Roberto Pinotti non nasconde un certo ottimismo in proposito… <Fino a pochissimo tempo fa,  ero convintissimo che non avrei mai visto gli effetti dell’azione  che sto portando avanti da 50 anni in ogni parte del mondo. Non pensavo che ne avrei visto i frutti. Ma oggi posso dire che non ne sono più affatto certo.

Anzi, ho il sospetto che forse prima di morire vedrò effettivamente un cambiamento radicale.  Se domani dovesse verificarsi davvero, se dovessimo accertare che davvero gli Alieni hanno visitato la Terra, ci sarà un effetto domino, esattamente come per la caduta dell’Urss. Il processo sarà tale che non si potrà fermare. Sarà un terremoto e purtroppo ci saranno vittime collaterali.

 Perchè tutto questo evidentemente ci espone ad una serie di problemi: il mondo non sarebbe più lo stesso. Dobbiamo capirlo, sociologicamente dobbiamo renderci conto che potremo dover cambiare tante cose, ma non credo che la situazione sarà peggiore della nostra attuale. In fin dei conti, avremo un vecchio mondo da perdere, ma anche uno nuovo da guadagnare. E forse dovremmo quasi sperare che avvenga…>