A proposito di criptozoologia… Oggi alcuni giornali online italiani hanno riportato la notizia di un misterioso ritrovamento su una spiaggia scozzese. A Bridge of Don, vicino ad Aberdeen, una coppia si è infatti imbattuta nei resti di quello che tutti i titoli hanno definito “un mostro marino”. Il testo dell’articolo- praticamente identico alla lettera in tutti i notiziari web, che hanno ricalcato pari-pari quello di “Leggo”- era correlato da una foto nella quale si vede una signora accanto ad un serpentone in avanzato stato di decomposizione adagiato sulla sabbia.
L’immagine mi ha incuriosito e ho cercato di risalire alla fonte. Non è stato difficile. In pochi minuti ho così appurato che, innanzi tutto, il nome dei coniugi che hanno compiuto la scoperta era scritto in modo errato ( la pratica del copia-incolla comporta questi rischi…) e che nell’articolo britannico originale la spiegazione scientifica e rassicurante era molto più dettagliata di quanto non fosse nella versione italica. Infatti, dopo aver riassunto il pensiero di Mr Flippence (è il marito che alla stampa ha dichiarato: “Siamo rimasti sbigottiti. Ho pensato: Oh mio Dio, che cos’è questa cosa? Non ho mai visto nulla del genere, sembra preistorico”), il giornalista d’Oltremanica dà la parola a due studiosi. Rob Deville, esperto di vita marina allo Zoo di Londra, sostiene che si tratti della carcassa di un’orca assassina o di una piccola balena. E l’esperto di balene Mark Simmonds spiega che l’animale deve essere morto da molto tempo e le maree hanno poi fatto spiaggiare il corpo decomposto. Tutto qui. Nessun mostro preistorico. Solo i resti dilavati e consunti di un animale marino. Mistero risolto.
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