Trovato il tesoro di Rennes-le-Château?

Un altro intrigante capitolo si aggiunge al mistero che da tempo aleggia intorno a Rennes-le-Château, un piccolo paesino della Francia meridionale adagiato sulle pendici dei Pirenei, nel Dipartimento dell’Aude.

E’ infatti notizia di qualche giorno fa che Pierre Jarnac, Didier Héricart de Thury e Franck Daffos, questi i nomi dei tre ”Indiana Jones dell’Aude“ come li ha ribattezzati la stampa francese, avrebbero individuato il luogo nel quale sarebbe nascosto il famoso tesoro di Rennes, già appartenuto ai Visigoti.

Come in ogni buona storia di caccia al tesoro che si rispetti, però,  non mancano litigi, ripicche e vendette tra gli scopritori.

Infatti, proprio Jarnac -autore di numerosi testi su l’affaire Rennes e considerato una vera autorità in materia- il 24 luglio 2011, su un forum per cercatori di tesori, ha rivelato per la prima volta l’esatta collocazione del luogo segreto, una grotta sul picco di Couty nel comune di Sougraigne. Il sito sarebbe stato individuato attraverso la decrittazione di due quadri di Poussin e Teniers, di un libro di Henri Boudet (già parroco di Rennes-les-Bains) e dell’epitaffio della Marchesa di Blanchefort, sepolta a Rennes-le-Château.

Tutte rivelazioni fatte, superfluo dirlo, per vendicarsi degli altri due colleghi che avrebbero sottovalutato e sottaciuto il lavoro di Jarnac.

La grotta (foto di Christian Doumergue), il cui accesso è controllato dalla Gendarmeria, cela ancora i suoi segreti poiché accedervi è particolarmente difficile. Scrive infatti la “gola profonda” che “…c’è un vero e proprio labirinto interrotto a un certo punto dall’acqua, probabilmente un ricettacolo di acque fangose creato dall’acqua piovana che ha portato con sé foglie e piccoli rami. […] Superato questo ostacolo, un lungo corridoio dovrebbe portare a una sorta di camera dove si troverebbero gli scheletri di trenta schiavi che sono stati impiegati per scavare le gallerie e nascondere il tesoro…”.

Insomma, ce n’è in abbondanza per scatenare le fantasie di studiosi, curiosi, cacciatori di tesori, amanti dell’esoterismo e semplici lettori che da anni si arrovellano dietro questo mistero.

Sulla scoperta aleggia lo scetticismo di Autorità, archeologi ed appassionati ( compresi noi …), anche perché la grotta è stata individuata in modo empirico-allegorico, interpretando simbolicamente le stazioni della via Crucis nella Chiesa di Rennes-le-Château: solo una spedizione speleologica, a carattere scientifico, che possa penetrare all’interno della grotta, potrà dissipare tutte le perplessità.

Nell’attesa, Extremamente.it  pubblicherà sul blog il reportage del viaggio-documentario recentemente svolto a Rennes: sull’argomento non pensiamo di indicarvi l’esatta ubicazione di improbabili tesori o farvi partecipi di tenebrosi segreti, ma solo aiutarvi, nel limite del possibile, a fare un pò di chiarezza sull’argomento. A margine, anticipiamo ai nostri lettori che questo reportage fa parte di un suggestivo tour che ha portato il nostro team a viaggiare nella Francia del Mistero, tra sacro e profano,  sulle tracce della Maddalena, dei Catari, dei Templari e di tanto altro ancora…

Presto ve ne faremo partecipi, pubblicandone il resoconto dettagliato su queste pagine.

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