Chi ha paura dell’Orang Minyak? In Malesia cresce la psicosi

Una creatura misteriosa si aggira per la Malesia. Nelle scorse settimane, gli abitanti dei villaggi nello Stato della Malacca hanno denunciato, allarmati, di aver visto muoversi per i loro centri abitati un essere noto come “orang minyak”, che tradotto dalla lingua locale significa più o meno “l’uomo untuoso”. Un mostro che rapisce di notte le fanciulle per poi sparire nel buio,  avvistato più volte negli ultimi decenni, ma mai catturato.

UN DISEGNO DELL'ORANG MINYAK, PROTAGONISTA IN MALESIA DI FUMETTI HORROR E DI FILM

Secondo il giornale malesiano “The Star”, le segnalazioni sono state numerose durante le ultime vacanze di Natale. Questa la testimonianza riportata dal quotidiano:”Ho visto qualcuno strisciare sulle scale di una casa, come Spider Man. Quando è arrivato in cima, all’improvviso è saltato sul tetto. Non credo che fosse un essere umano. Poi è scomparso. Possiamo riderne e anche scherzare, ma invece la situazione è seria: tutte le famiglie, qui, hanno figlie giovani”.

Insomma, un racconto incredibile ma angosciato, quello del testimone oculare. Nella tradizione malesiana, l’orang minyak è un personaggio singolare. Alcuni ritengono che sia una creatura con poteri soprannaturali, altri credono invece che sia uno stregone che si ricopre di uno spesso strato di grasso. L’unto nero spalmato sulla pelle non solo lo rende spaventoso alla vista, ma gli  serve anche per sfuggire alla cattura: sguscia tra le mani di chi cerca di fermarlo.

Anche se la descrizione di questo “mostro” risulta molto poco plausibile, gli abitanti dei villaggi sono sicuri che invece sia reale e ne hanno davvero paura, tanto che – non fidandosi della polizia- hanno organizzato delle ronde notturne per difendersi da soli.

 

IL SUDORIENTE, DA DOVE ARRIVANO AVVISTAMENTI DI DIVERSI TIPI DI "UOMO SCIMMIA"

Ma l'”uomo untuoso” non è l’unica creatura che popola le leggende di questa vasta area del Sudoriente. Infatti da queste parti sarebbero stati avvistati più volte anche l’orang ekor– “l’uomo con la coda”-, l’orang gadang– “l’uomo grande”, un essere alto 3 metri e tutto coperto di peli- e l’orang bati– ovvero “l’uomo volante”, un ominide di piccole dimensioni dotato però di ali scure simili a quelle del pipistrello…

Mentre tutti i ricercatori concordano sul fatto che queste  creature esistono solo nel folklore locale, altri ritengono invece che l’orang minyak possa avere una qualche base di verità. Insomma, non si può escludere che appartenga ad un non  ben identificato ramo collaterale della nostra evoluzione proprio come si dice del Big Foot americano.

 Nella sua “Enciclopedia di Criptozoologia: Una guida globale”, sotto la voce “orang minyak” lo studioso Michael Newton annota:< È uno sconosciuto ed aggressivo ominide o primate di cui si parla nella zona peninsulare della Malesia. Gli indigeni della regione sostengono che questo grosso bipede coperto di pelo attacca i villaggi rurali di notte e rapisce le giovani donne>. Lo scopo del sequestro non è specificato, ma le intenzioni non sembrano rassicuranti.

UN'IPOTETICA IMMAGINE DELL'ORANG PENDEK IN BASE ALLE TESTIMONIANZE DEGLI INDIGENI

Poco distante dalla Malesia, vivrebbe  poi un altro essere misterioso spesso avvistato dalle popolazioni locali: si tratta dell’orang pendek- “uomo piccolo”- che abiterebbe nella fitta giungla di Sumatra. Dai racconti dei tanti testimoni oculari, questi esseri a metà tra l’uomo e la scimmia non supererebbero il metro e mezzo di altezza e sarebbero coperti da una peluria di colore variabile-  dal rossiccio al nero.

Secono alcuni criptozoologi, tra tutte le creature del genere descritte da tante culture diverse sparse in ogni angolo del mondo, l’orang pendek è quella che ha più probabilità di esistere veramente. A chi obietta che, se davvero fosse reale, avremmo già dovuto trovarne tracce concrete, gli esperti rispondono che ogni anno  vengono scoperte centinaia di specie animali di cui avevamo sempre ignorato l’esistenza. Non si tratta solo di minuscoli insetti o di crostacei dei fondali oceanici, ma persino di mammiferi.

UNA SPECIE SCONOSCIUTA DI LEMURE APPENA SCOPERTA

L’ultimo caso riguarda proprio un primate. L’annuncio ufficiale è stato pubblicato sulla rivista di settore “Primates” lo scorso 7 gennaio: un team malgascio-tedesco  ha individuato un nuovo tipo di lemure (denominato con il nome scientifico Microcebus Gerbi) nella foresta di Sahafina, in Madagascar. Una foresta mai esplorata prima e che agli studiosi ha subito riservato questa sorpresa.

SABRINA PIERAGOSTINI

 

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