L’agente del FBI scrive: “L’11 settembre ho visto gli angeli…”

È uno degli episodi più oscuri di quel tragico giorno che ha segnato i destini del mondo, l’ 11 settembre 2011, quando venne colpito il cuore degli Stati Uniti.  Il dirottamento e l’esplosione del volo 93 dell’United Airlines continua ad essere circondato da un mistero impenetrabile, al quale, ora, si aggiunge il racconto soprannaturale di una delle prime persone accorse sul luogo della sciagura, nonchè  argomento di un libro che fa discutere l’America.

IL LUOGO DELLO SCHIANTO DEL VOLO 93 DELLA UNITED AIRLINES

Lillie Leonardi oggi ha 56 anni ed è in pensione, proprio per i postumi traumatici di quella vicenda in cui è stata coinvolta 11 anni fa. Quel giorno infatti l’agente dell’FBI Leonardi venne inviata  nel punto il cui il volo si era schiantato, nelle vicinanze di Pittsburgh, in contemporanea all’attacco alle Torri Gemelle e al Pentagono. Il suo incarico: fare da tramite tra le forze dell’ordine e i famigliari delle vittime. Giunse sulla scena tre ore dopo. Quello che vide, la cambiò per sempre.

“La prima cosa che ho notato è stata l’assenza di corpi“, racconta dal salotto di casa al reporter che la intervista. Ricorda ancora gli alberi in fiamme e l’odore acre del combustibile del jet che bruciava, così come l’immagine di quel cratere fumante nel quale l’aereo si era disintegrato. Una voragine poco profonda e poco estesa cosparsa di piccoli frammenti, troppo piccoli per essere quelli di un velivolo che trasportava 40 passeggeri più l’equipaggio.

“Io ero abituata a trovarmi sulle scene del crimine. Ma quella volta sono rimasta sbigottita, era come se la terra avesse inghiottito l’aereo“, dice. Ma la parte più incredibile doveva ancora arrivare. “A quel punto ho iniziato a vedere come delle sfere luccicanti. C’era una sorta di foschia ed ecco… sì, ho visto gli angeli. Non ho detto nulla agli altri ragazzi, potevo immaginare la loro reazione se avessi detto ‘Ho appena visto degli angeli sul sito dello schianto’, avrebbero chiamato l’ufficio per dire che ero fuori di testa e dovevo tornare a casa.”

LA TESTIMONE, LILLIE LEONARDI, EX AGENTE FBI

Lillie Leonardi vede dunque l’impossibile: una schiera di angeli sospesa sopra il luogo di quella catastrofe. Ma tace. Tiene per se’ quella visione per anni. Incomincia però a soffrire di una  grave forma di stress: disturbi emotivi e fisici che scoprirà poi essere provocati dal trauma vissuto quel giorno a Pittsburgh. Un po’ per volta si confida agli amici e racconta quello che ha visto ai colleghi più vicini, come al suo supervisore Kenneth McCabe.

L’uomo, anche lui oggi ritirato dal lavoro, era a capo di una sezione del FBI che inviò proprie squadre di esperti di laboratorio alla ricerca di prove sui luoghi degli attentati dell’11 settembre. In seguito venne trasferito a Pittsburgh dove divenne il diretto superiore della Leonardi. “Io le credo, ho letto tutto il libro. So che lei è convinta al 100 per cento di quello che ha veduto e so che è una persona sana di mente, quindi non ho dubbi che dice davvero quello che visto”, ha detto McCabe all’Associated Press.

Anche lui, ancora oggi, ritiene il luogo dell’incidente del volo 93 dell’United Airlines assolutamente unico e diverso da qualsiasi altro. “Ero lì il giorno in cui accompagnammo sul posto  i famigliari su un bus… e avevo le lacrime agli occhi. Questa gente non aveva nulla da guardare, non aveva corpi su cui piangere. Anche a New York e a Washington c’è stata la devastazione, ma qui non c’era nulla da fare- eccetto che osservare da lontano, in mezzo ai boschi.”

UNA DELLE RARE IMMAGINI DELL'INCIDENTE DEL VOLO AEREO

La storia di quella drammatica giornata e di quella visione angelica è stata raccontata dall’ex agente Lillie Leonardi in un libro dal titolo “In the shadow of a badge: a spiritual Memoir” (“Nell’ombra di un distintivo: un’esperienza spirituale”) ed è stata al centro anche di un programma televisivo della tv locale, “Pittsburgh 360”, diventando argomento di dibattito a livello nazionale. Ne ha parlato anche la Chiesa.

“Non ho ragioni di credere che Lillie non abbia visto davvero gli angeli”, ha ad esempio commentato il portavoce della diocesi cattolica, il reverendo Ron Lengwin, amico personale della Leonardi. “Non mi stupisce che Dio abbia voluto farci capire che era presente, là, per dare conforto alle persone che dovevano confortare altre persone.”

La neoscrittrice ha confessato che il motivo principale che l’ha spinta a pubblicare la sua esperienza dopo tanti anni di ricerca interiore è stato il pensiero di poter essere di aiuto ad altri con le sue stesse sofferenze. “Lo scopo del libro è raccontare che là c’erano gli angeli, così che la gente possa capire che c’era Dio “, dice. Lei stessa però ancora non sa rispondere ad un interrogativo.

LA DONNA AVREBBE VISTO QUALCOSA DI MOLTO SIMILE...

“Mio sono sposata giovanissima, a 16 anni ero già madre, ora sono nonna e divorziata. Insomma, non sono una santa“- spiega l’ex agente dell’FBI. “Eppure quel giorno io so di aver visto delle schiere di angeli, non ho mai avuto dubbi. Ciò che proprio invece non capisco è: perchè proprio io?”

SABRINA PIERAGOSTINI

 

 

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5 risposte a L’agente del FBI scrive: “L’11 settembre ho visto gli angeli…”

  1. Pingback: Ex agente FBI l’11 settembre 2001:”sì, ho visto gli angeli sul sito dello schianto” | Pianetablunews

  2. teresa priano scrive:

    Personalmente non credo ad un avvenimento soprannaturale, certo ho molti dubbi sulla distruzione avvenuta a causa degli aerei, l’esplosione è partita dal basso, comunque gli USA continuano con le loro menzogne a “governare” il mondo. Bin Laden ucciso in quel modo, ma figuriamoci se crediamo a queste bagianate.

  3. mlb scrive:

    Dio c’è e non è una baggianata, baggiani siamo noi se non apriamo il cuore alle evidenze che ci stanno davanti e mi riferisco solo a quello che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno, come vita, luce, sole, natura e suoi ritmi, bene, amore e solidarietà… Quanto alle manifestazioni del trascendente lo dice la parola, ci trascendono percio’ non sono per tutti e tutte le ore, ma doni particolari per qualcuno a suo favore e di chi sa comprendere.
    Se una persona credibile come viene descritta l’autrice ha il coraggio di testimoniare la visione a lei donata, c’è solo da riflettere e ringraziare, non irridere.
    Quanto ai misteri che circondano i fatti dell’11 settembre credo che ci sarà ancora molto da scoprire rispetto alle versioni ufficiali. In ogni caso la verità prima o poi viene sempre a galla.

  4. fabio scrive:

    …apparizioni…

    e SPARIZIONI!!!…perché E’ QUESTO! quello su cui bisogna ragionare…

    quello che NON “capisco” è che “ci appaiono” gli angeli e restiamo “incantati”, e stiamo parlando di una detective del F.B.I. e NON di Pippo, mentre NON riusciamo a VEDERE che -E’- letteralmente SPARITO un Boing 757, che è -UNA BESTIA!- lunga 50 metri e larga 40, con a bordo il suo “carico” di 44 persone!..

    forse NON mi sono spiegato bene o forse NON siete molto informati o…forse NON avete ben compreso i termini del contesto…dunque…

    viene GIU’ “un coso” che normalmente occupa un’area a terra di circa 2000 metri quadrati (un appartamento normale è di 100 mq), con i serbatoi CARICHI (aveva percorso SOLO 500 km) di kerosene arricchito, tanto quanto basta per coprire una tratta di 4100 km (più le riserve) e questo fino a San Francisco in California che è sulla costa Ovest rispetto a Newark da dove è partito…e fa un buco nel terreno di SOLI 35 metri di diametro scendendo (scatole nere) in picchiata a quasi 1000km orari?!?…

    ma NEMMENO per un film si può concepire come REALISTICA una condizione generale DEGLI EVENTI E DELLE RISULTANTI come in questo caso!..per non parlare poi del fatto che NON ci sono resti dell’aereo, spariti, come… POLVERIZZATI!?.ah!ah! e che cos’è esploso un ordigno nucleare o all’idrogeno?..solo COSI’ potevano “sparire” anche -TUTTI- e 44 i corpi (nemmeno UN “resto”) dei PRESUNTI ancora vivi (almeno fino allo schianto a terra) che erano a bordo…

    -SE- sono morti LE PROVE ci dovrebbero essere…e quì saltano fuori “documenti” ed effetti personali di “tutti” ma… NON i resti dei cadaveri!..cadaveri? ma siamo sicuri che CI DEBBANO essere per forza i corpi da “qualche parte” anche se NON si trovano i resti? non potrebbero essersi volatilizzati nel fuoco come è accaduto per le torri gemelle?..MANCA QUALCOSA!..è evidente!..e “i conti NON tornano” come diceva Clint nel film “Per qualche dollaro in più”, 1968 di Sergio Leone e…FORSE, come nel film, NON è un “problema” di “morti” ma SOLO di…”scomparsi”, ma COME morti…per sempre…

    forse ancora una volta vale “IMAGO LATET VERITAS” ?..vedremo…

    continua…

  5. Marzia Fay scrive:

    Sono d’accordo con Fabio

    (mi piacerebbe parlargli qualora fosse possibile… ho alcune cose da chiedergli perché leggendo le sue risposte ho percepito una notevole competenza in questo campo che è il “Soprannaturale”)

    Complimenti a Sabrina per questo sito e per tutti gli articoli condivisi.
    Un caro saluto, a presto leggerci.

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