Il fuori-onda dello scorso novembre nel quale il premier russo Medvedev parlava di file segreti sugli Ufo e di notizie riservate sulla presenza degli Alieni sulla Terra è stato rapidamente archiviato, in Occidente, come uno scherzo d’aprile parecchio anticipato. Ma non in patria, dove l’argomento è preso molto seriamente, da decenni, ai più alti livelli.
FELIX ZIEGEl, IL PADRE DELL'UFOLOGIA IN RUSSIA
La maggior parte dei documenti risalirebbe all’epoca nella quale ancora esisteva l’URSS, documenti tuttora classificati e il cui contenuto non è mai stato reso pubblico. Ma qualcosa sta incominciando a trapelare. A sollevare il velo sono gli stessi ufficiali dell’esercito o del famigerato KGB che, ormai in pensione e senza più ruoli di responsabilità, tra una chiacchiera e l’altra, lasciano intuire la realtà con la quale hanno avuto a che fare nei decenni scorsi.
Uno di loro è Vasily Yeremenko, ex generale dell’ Intelligence russa e ricercatore presso l’Accademia di Sicurezza, Difesa, Legge e Ordine pubblico. L’ occasione è stata l’ultima edizione delle “Letture Ziegel”, un incontro che ha luogo ogni due anni a Mosca, dedicata a Felix Ziegel, astronomo e matematico ritenuto dagli appassionati del settore il fondatore dell’ ufologia russa.
Per lungo tempo, i resoconti di strani avvistamenti nei cieli dell’allora Unione Sovietica erano considerati solo fantasie non meritevoli di essere prese in considerazione. Solo pochi ricercatori, come appunto Ziegel, erano invece convinti che quei fatti dovessero essere studiati in modo approfondito. Negli anni ’60 del secolo scorso, lo scienziato organizzò varie letture pubbliche sull’argomento, invitando i partecipanti ad aiutarlo nel raccogliere quante più informazioni possibili sugli oggetti volanti non identificati.
Ma la vera svolta, secondo Yeremenko, arrivò un po’ più tardi. Nel settembre del 1977, a Petrozavodsk, in Carelia, un enorme e brillante bagliore, dal quale si dipartivano raggi luminosi, rimase a lungo sospeso sopra la città, sotto lo sguardo stupefatto di migliaia di abitanti. Molti di loro, terrorizzati, intasarono di telefonate e di richieste di aiuto i centralini delle forze dell’ordine. Il fenomeno inspiegabile preoccupò i Paesi confinanti anche oltre la Cortina di Ferro: i governi chiesero ufficialmente ai sovietici di sospendere la loro misteriosa esercitazione militare…
LA MISTERIOSA LUCE APPARSA NEL CIELO DI PETROZAVODSK
La goccia che fece traboccare il vaso sarebbe però stata una lettera spedita da Anatoly Petrovich Aleksandrov, l’illustre fisico considerato il padre dell’energia nucleare russa, all’epoca presidente dell’Accademia delle Scienze. Fu lui, ha rivelato la fonte, ad insistere perchè fosse promosso un programma speciale di studi per interpretare questi fenomeni anomali avvistati da tanti testimoni: continuare ad ignorarli, disse, sarebbe stato un grave errore.
E così, ha rivelato l’ex ufficiale del KGB- che a quei tempi controllava i settori dell’aeronautica militare e dell’industria aerea- il governo sovietico iniziò ad esaminare con maggior attenzione i rapporti su qualsiasi avvistamento fuori dal consueto: alla fine degli anni ’70 se ne contavano già a centinaia. I soldati assegnati alle unità missilistiche vennero istruiti sul da farsi nel caso apparissero degli Ufo in cielo: la cosa più importante era non agire in alcun modo, per evitare una ritorsione in risposta all’aggressione.
Anzi, in un poligono di tiro venne addirittura sperimentato il metodo per evocare uno di questi oggetti non identificati. Avvenne circa 30 anni fa, nella regione di Astrakhan. “Ci rendemmo conto che bastava incrementare il numero di aerei da combattimento in volo e mettere in campo i nostri armamenti: la probabilità che un Ufo si facesse vedere era quasi del 100 per cento“, ha detto Yemenenko, che li ricorda come sfere luminose.
Il racconto dell’ ex agente segreto russo confermerebbe quanto già ammesso da alcuni militari americani ed apparso in alcune immagini d’epoca: durante i test di nuove armi (soprattutto nucleari) , oppure nel bel mezzo di un’escalation di tensione militare, gli Ufo si sarebbero palesati anche dall’altra parte del mondo, negli Stati Uniti.
Ad un certo punto, veder comparire quelle luci “a comando” sarebbe persino diventata quasi un’abitudine per coloro che partecipavano all’esperimento. Qualcuno cercò persino di mettersi in comunicazione con loro, nel modo più primitivo: a gesti. “Funzionava così: una persona a terra agitava le braccia, muovendole due volte a destra e due volte a sinistra. La sfera nel cielo reagiva facendo altrettanto, oscillando due volte a destra e due volte a sinistra. Non abbiamo mai saputo spiegarlo”, ha raccontato Yeremenko.
E il mistero è rimasto. Nonostante gli anni di studio congiunto tra gli esperti militari e gli scienziati, il programma governativo arrivò a formulare tre ipotesi finali: si poteva trattare di fenomeni naturali che la scienza non era ancora in grado di capire, potevano essere velivoli da ricognizione statunitensi o giapponesi, oppure erano davvero oggetti volanti extraterrestri.
IN RUSSIA CONTINUANO ANCHE AI GIORNI NOSTRI GLI AVVISTAMENTI UFO
“Oggi, gli avvistamenti Ufo sono relegati sulle pagine dei tabloid scandalistici“, si è lamentato l’ex generale. Ecco perchè, dice, gli studiosi seri non osano ammettere il loro interesse su questi argomenti e restano in silenzio. “Nelle mie conversazioni private con piloti d’aereo e cosmonauti, ho sentito più volte da loro storie di Ufo. Storie delle quali non vogliono assolutamente parlare in pubblico. Ma io sono convinto che queste tematiche debbano essere affrontate seriamente, perchè è in gioco la nostra sicurezza.”
SABRINA PIERAGOSTINI
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…Lo studio statistico russo pubblicato in…Francia nel 1980 dal GEPAN (Groupe d’Etude des Phenomènes Aèrospatiaux non Identifiès)
In URSS il primo vero spiraglio si aprì in relazione ad una an’analisi statistica condotta da scienziati sovietici su -256- casi di osservazioni di “FENOMENI ATMOSFERICI ANOMALI”,verificatisi nel periodo -1923/1974 e raccolti dal prof.F.J.Zigel .Lo studio fu condotto da tre scienziati,L.M.Guindilis,D.A.Menkov e I.G.Petroskaia,approvato dall’accademia delle scienze dell’URSS e pubblicato su indicazione del Dipartimento di Fisica Generale e di Astronomia dell’Accademia delle scienze,ciò era indice della massima serietà e del metodo strettamente scientifico seguito nelle analisi dei casi.
I 256 (DUECENTOCINQUANTASEI) casi esaminati comprendevano 242 osservazioni da terra,-13-osservazioni da aerei in volo,1 (uno)osservazione in mare da una nave. L’ 89 % delle osservazioni erano state fatte a occhio nudo,9 con l’aiuto di strumenti ottici e 2 erano state registrate dai radar.In 50 casi era stato fatto un disegno del fenomeno osservato ed in 3 erano state fatte delle fotografie. Nel 66 % dei casi,i testimoni erano stati più di uno e,nel 15 % dei casi si trattò di osservazioni di massa ,e cioè decine,centinaia e a volte migliaia di persone.
Considerando il mestiere dei testimoni(analisi condotta solo in 130 casi) si nota una enorme percentuale di “intelletuali” persone con titolo di studio a livello universitario,rappresentavano addirittura il 52 % degli osservatori( gli astronomi costituirono il 7,5% dei testimoni).Gli operai rappresentavano invece solo il 3 %.Riporto il tutto come statistica non prevaricando ovviamente nessuna classe sociale.
In 94 casi erano stati osservati due o più oggetti,per cui in totale furono descritti 457 oggetti diversi nelle -256-osservazioni.
Oggetti simili a nuvole con bordi sfumati furono il 15 %
Oggetti con contorni netti il 78 %
Oggetti non trasparenti il 94 %
Oggetti trasparenti o semitrasparenti il 2 %
Oggetti a forma di croce 24,5 %
Oggetto in continuo cambiamento 2 %
Da notare che l’alta frequenza di oggetti a forma di croce,di solito rari,furono in gran parte legati ad osservazioni dell’anno 1967.In 58 casi su 256 erano state osservate modificazioni della forma degli oggetti,le più frequenti era il trapasso da una forma all’altra (34 %)
Scomparsa di un oggetto (33 %)
Comparsa di un nuovo oggetto (20 %)
Separazione di due oggetti l’uno dall’altro (11 % )
Su 36 casi la velocità variava più volte (accelerazione o rallentamento),in solo 10 casi si potè stimare la velocità lineare ,da un minimo di 5 m. al secondo, ad un massimo di 5 km. al secondo.
In 63 casi si notò l’assenza di rumore correlato all’oggetto volante,mentre in 10 casi l’osservazione fu accompagnata dalla presenza di rumori,in 6 casi furono messe in evidenza influenze sul sistema nervoso umano .
Come base per l’analisi dei -256-casi furono prese le relazioni scritte dei testimoni. L’affidabilità dell’insieme della documentazione apparve molto elevata se consideriamo che nei due terzi dei casi vi è stato più di un testimone,e se teniamo presente l’alta qualificazione della maggior parte degli osservatori
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Bellissimo lavoro Malles, grazie.