È in Scozia il più antico calendario dell’umanità

L’alternarsi di giorno e notte, le fasi lunari, il susseguirsi delle stagioni. Da sempre l’uomo cerca di misurare il tempo, quasi per dominarlo e controllarlo: per molti storici, questa è stata la prima scienza esatta dell’antichità. E in base all’ultima scoperta effettuata da un gruppo di archeologi nella zona di Aberdeen, potrebbe essere ancora più antica di quanto non immaginassero.

GLI SCAVI A CRATHES CASTLE

Il team, guidato dai ricercatori dell’Università di Birmingham, è convinto di aver trovato ciò che resta del primo calendario mai creato al mondo. Negli scavi, condotti nei terreni attorno a Crathes Castle, sono infatti emersi 12 pozzi che sembrano posizionati in modo da riprodurre, sul terreno, le fasi della Luna e i mesi lunari. A costruirli, per calcolare il trascorrere del tempo, sarebbero stati i nostri antenati ben 10 mila anni fa.

Le buche, che all’epoca dovevano contenere dei pali in legno, sono state scoperte a Warren Field nel 1994 durante un sopralluogo aereo della zona. Ma solo ora gli studiosi ne hanno dato questa interpretazione, che sposta molto indietro l’origine del primo calendario- finora ritenuto una delle tante invenzioni della cultura mesopotamica, nel 4 mila a. C. Ma il monumento scozzese sarebbe stato eretto in piena preistoria, nell’Età Mesolitica.

I pozzi erano anche allineati con il sorgere del sole in inverno,  per dotare il gruppo di cacciatori-raccoglitori di una “correzione astronomica” al fine di seguire al meglio il passaggio del tempo e il cambiamento delle stagioni. “Le prove suggeriscono che la società esistente a quei tempi in Scozia avesse la necessità e anche la capacità di seguire il transito del tempo attraverso gli anni, per correggere la deriva stagionale dell’anno lunare: tutto ciò avvenne almeno 5 mila anni in anticipo rispetto al primo calendario ufficialmente noto in Medio Oriente“, ha detto il professor Vince Gaffney, docente di Archeologia a Birmingham.

ECCO COME DOVEVA FUNZIONARE IL CALENDARIO

Una scoperta entusiasmante“, gli ha fatto eco il dottor Richard Bates, collega dell’Università di St. Andrews. “Questo è il primo esempio di una struttura del genere: non esiste nessun altro sito, in Gran Bretagna o in Europa, paragonabile a questo neanche nei secoli successivi, per migliaia di anni, dopo la costruzione del monumento di Warren Field”.

L’antichissimo calendario è stato individuato quasi per caso: durante un sorvolo in aereo, promosso dalla Commissione Reale per i monumenti antichi e storici della Scozia, vennero notati quegli strani segni sul terreno. “Abbiamo fatto delle foto aeree delle campagne scozzesi per quasi 40 anni, scovando migliaia di siti archeologici che non avremmo mai potuto vedere da terra”, ha spiegato il direttore del progetto, Dave Cowley. “Warren Field però sembra qualcosa di speciale. Ed è straordinario pensare che il nostro sorvolo ha permesso di scoprire il luogo nel quale è stato inventato il tempo stesso.”

SABRINA PIERAGOSTINI

 

 

 

 

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3 risposte a È in Scozia il più antico calendario dell’umanità

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  2. fabio scrive:

    …”scheletri”…

    che fanno capolino eh!eh! “dalla storia”..:)

    questa descritta sopra è -SOLO- una delle centinaia di prove EVIDENTI che la conoscenza -E LA SCIENZA- “è arrivata” sulla Terra PRIMA di quanto l’establishment scientifico-culturale mondiale abbia mai ammesso -O PRESO UFFICIALMENTE ANCHE LONTANAMENTE IN CONSIDERAZIONE L’IPOTESI- nei confronti dell’opinione pubblica…

    così la storia dell’uomo è rimasta -FINO AD OGGI- compressa in una finestra evolutiva di circa 7000 anni…quando ad esempio abbiamo prove di tecniche di navigazione e costruzione navale VECCHIE di almeno 200.000 anni o di miniere, a cielo aperto e in galleria, scavate 500.000 o un milione di anni fa…

    un esempio LAPALISSIANO di costruzioni IMPOSSIBILI, alle quali ufficialmente sono state attribuite datazioni altrettanto impossibili, è il sito archeologico di Pumapunku in Bolivia…che fa parte dello stile e cultura Tiwanaku…

    http://it.wikipedia.org/wiki/Pumapunku

    http://en.wikipedia.org/wiki/Pumapunku

    http://it.wikipedia.org/wiki/Tiahuanaco

    dove si RISCONTRANO tecniche di MODULARITA’ e costruzione IN SERIE tipiche dei sistemi di PREFABBRICAZIONE moderna…per NON parlare della PREDISPOSIZIONE dei MONOLITI delle strutture, cadauno anche di decine di tonnellate di peso, alla coesistenza ed accoglienza di INERENTI impianti elettrici ed idraulici!!! il tutto visibile anche nelle schede sopra…

    è UN’ABERRAZIONE ALLUCINATORIA DISTROFICA datare costruzioni di quella grandezza -MEGALITICHE-, poste -ISOLATE- in quei luoghi e a quella altitudine, viste le tecniche costruttive OCCORRENTI per originarle, e vista la popolazione autoctona vivente all’epoca -MA QUALE EPOCA!?!- quei luoghi…al 500\600 dopo Cristo?!? quando NULLA E NESSUNO di terrestre esistente -UFFICIALMENTE O NO- avrebbe potuto anche -SOLO- concettualmente realizzarle…

    e questo in base alle “analisi al carbonio 14” fatte su resti organici limitrofi…LO STESSO “ERRORE” -O DOVREMMO DIRE “VOLUTA ERRONEA” METODOLOGIA IDEATA E APPLICATA- che fu fatto per decine d’anni per datare Stonehenge COME centinaia di altri siti MEGALITICI nel mondo! COSI’! eh!eh!..come se nessuno avesse potuto “dimorarvi” PRIMA O DOPO tale datazione…

    è ovvio che prima di questa civiltà -LA NOSTRA DI 7000 ANNI- ve ne so no state “altre”, COME è lapalissiano che se NON stiamo attenti faremo la fine delle precedenti -DISTRUTTE E SCOMPARSE NELL’OBLIO DEL TEMPO- ed “i nostri figli” -I NOSTRI DISCENDENTI- fra 5000 o 10000 anni -O FORSE DI PIU’-, e nonostante tutta l’immondizia che abbiamo creato e che gli lasceremo in eredità, potrebbero ritrovarsi a leggere -O RICORDARE COME LEGGENDA- un giorno del loro futuro di…”un’apocalisse” che DEVE VENIRE…

    ma che in realtà è GIA’ STATA! e forse ANCHE decine di volte!..nella VERA storia -UFFICIALMENTE SCONOSCIUTA- dell’umanità…

    si, è VERO! questa è una scoperta importante…d’altronde anche gli Atlantidei -PER FARE IL PANE- eh!eh! dovevano pur coltivare i campi..;)

    altro che “raccoglitori”, o no?..un saluto!.:)

  3. Malles scrive:

    Se commenta il grande Fabio…..am’butt anca mi…

    Tutto il mondo antico poggia…sui calendari.Forse ricordi di antichi apprendimenti da civiltà preistoriche e che i popoli che le seguirono(le civiltà)non trovarono di meglio che improntarne le scienze in ricordi su grezze pietre. basta sondare la storia nelle sue profondità più remote ai limiti dell’incerto per accorgersi che esiste qualcosa di “dimenticato ” da cui l’attuale nostra cultura si è sviluppata.

    Esiste il mito di della presenza di vasti imperi che coprivano 10-15.000 anni fa l’intera superficie del nostro pianeta,imperi che scomparvero in seguito a sconvolgimenti naturali e NON,che portarono l’uomo dall’illuminismo alle barbarie e da cui si risollevarono con l’avvio delle civiltà Sumeriche ed Egizie senza più RICORDARE LUCIDAMENTE le scienze e le arti che avevano posseduto.

    Di queste scienze si è parlato molto,al punto di congetturare che i nostri lontani progenitori conoscessero addirittura il segreto della fissione nucleare.

    Le tradizioni di tutti i popoli più antichi della Terra hanno IN COMUNE un sottofondo di identica cultura rapportabile ad un’inspiegabile affinità architettonica di templi e di città,una similitudine che può essere scaturita solo in grandi imperi capaci di mantenere collegamenti culturali aggiornati grazie ad una efficente rete di comunicazioni e di trasporto.

    Un concetto implicito che prevedeva l’uso di grandi navi oceaniche e di mezzi aerei…forse anche per questo non è raro trovare nelle leggende le citazioni che si riferiscono a prodigiosi carri celesti usati dagli dei nei loro spostamenti sulla superficie del pianeta. Nel “Ramayana “,il poema epico-religioso sancrito dell’indiano Valmiky si narrano le gesta dell’eroe semidivino RAMA,che è aiutato da altre divinità assise su carri che “vanno per l’aria”,(i famosi vimana).

    Sono uscito un pò dal calendario…saluto dunque tutti augurando (per chi ci và) delle ferie rilassanti. Un saluto particolare al tecnico Fabio che mi sopporta qui ed altrove. ciao

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