Bigfoot, dove sei? Ecco dove trovarlo…

Il Big Foot? È reale almeno quanto il Big Bang… Non è una battuta, ma l’esito di uno studio realizzato negli Stati Uniti. Il Rapporto della Champman University sulle paure degli Americani rivela le fobie e le credenze irrazionali d’Oltreoceano. Il campione esaminato è piuttosto ridotto- solo 2500 intervistati- ma il risultato è comunque bizzarro.

PIÙ DI 2 AMERICANI SU 10 CREDONO CHE IL BIGFOOT ESISTA

PIÙ DI 2 AMERICANI SU 10 CREDONO CHE IL BIGFOOT ESISTA

Se pochi, pochissimi, credono nell’ Oroscopo, una percentuale notevole– circa il 70%- ritiene che il pensiero positivo possa influenzare il mondo fisico. Un Americano su 6 è convinto che siano esistite in epoche remote civiltà tecnologiche tipo Atlantide e che i sogni possano predire il futuro. Circa il 40 per cento afferma che gli UFO sono astronavi aliene. A confronto, sono meno numerosi coloro che giudicano fondata la teoria evoluzionista e che pensano che la Terra abbia davvero 4,5 miliardi di anni. Solo due americani su 10, poi,  ritengono credibile che l’universo si sia generato dal Big Bang e che l’uomo-scimmia esista davvero.

Insomma, idee un po’ confuse, visto che credenze molto comuni- ma al momento senza riscontri oggettivi- sono considerate altrettanto valide, se non di più, di vere e proprie teorie scientifiche. Lo studio ha persino diviso il campione tra elettorato democratico- più propenso ad accettare i poteri paranormali– e sostenitori repubblicani- più disposti a ritenere che il male sia causato da Satana. Ma non ci sono differenze di partito quando si tratta di credere nell’esistenza di Atlantide, degli UFO e del Bigfoot.

Ma se davvero è reale, dov’è questo nostro misterioso cugino alla lontana, dall’aspetto scimmiesco, ma in grado di camminare eretto, come noi? Secondo la GCBRO, la Gulf Coast Bigfoot Resarch Organization, è nascosto un po’ ovunque, nel fitto dei boschi che coprono il territorio degli Stati Uniti. Tanto da ritenere che ci siano vari tipi di Uomo-scimmia: sarebbero addirittura 30 mila individui, sparsi qua e là, dalla costa nord-ovest del Pacifico fino al Texas e alla Georgia.

Sulle montagne settentrionali vivrebbero gli esemplari riconducibili allo Sasquatch– tipi solitari che evitano gli esseri umani- mentre al sud abiterebbe una razza più aggressiva e meno refrattaria al contatto con noi. La GCBRO ha uno scopo dichiarato decisamente discutibile: uccidere un Bigfoot adulto per poterlo studiare in laboratorio, come ha spiegato lo speciale tv “Killing Bigfoot” andato in onda il 24 ottobre.

UNO DEI TIPI PIÙ AGGRESSIVI DI BIGFOOT, IL COSIDDETTO "MOSTRO DI FOUKE"

UNO DEI TIPI PIÙ AGGRESSIVI DI BIGFOOT, IL COSIDDETTO “MOSTRO DI FOUKE”

Uno dei promotori del gruppo, Jim Landsdale, a USA Today ha illustrato quali sono i terreni di caccia più promettenti. A partire dalla proprietà del medesimo Landsdale, circa 1500 acri a sud di Shreveport, in Louisiana: qui, di recente, lui stesso avrebbe avvistato una femmina insieme ad un piccolo. Non li ha abbattuti, ha spiegato, proprio perché il suo obiettivo è un esemplare maschio. Queste creature si ciberebbero di cereali, ma avrebbero ucciso anche alcuni animali.

La Toledo Bend Reservoir, tra Texas e Louisiana, vicino alla città di Natchitoches, e poi Greg, Harrison e Panola, lungo il fiume Sabine, sono altre zone spesso battute dai cacciatori di Bigfoot che pochi mesi fa ne avrebbero visti ben 5 in un solo giorno. Altri avvistamenti sono stati segnalati alla GCBRO nell’area delle Kiamichi Mountains, nello Stato dell’ Oklahoma, e poi vicino al Mississippi.

Lungo il corso del grande fiume del sud, nelle aree protette del parco naturale, vivrebbero intere famiglie di Bigfoot, attratte dal clima mite e dall’abbondanza di cibo. Anche gli uomini-scimmia a quanto pare compiono battute di caccia, muovendosi dai loro rifugi dove poi farebbero ritorno nel giro di 72 ore. Un’ipotesi suffragata dal fatto che gli esemplari verrebbero visti per tre, quattro giorni di fila e poi sparirebbero per settimane.

Ma la zona più nota per il numero di avvistamenti è la cittadina di Fouke, in Arkansas, famosa per il cosiddetto “mostro di Fouke” che si aggirerebbe nelle sue campagne: un tipo di Sasquatch con tre sole dita, molto aggressivo,  che uccide i maiali e spaventa la popolazione locale. Vari libri e documentari sono stati incentrati su questa creatura leggendaria.  Dalla catena montuosa degli Appalachi, in Georgia, arriverebbero poi 4/5 segnalazioni al mese. I Bigfoot si aggirerebbero soprattutto nel nordovest dello Stato, specie vicino al sentiero Benton MacKaye. Varie caverne, cibo, corsi d’acqua e densa vegetazione renderebbero questa regione perfetta per l’essere misterioso.

LUNGO IL SENTIERO BENTON MACKAYE SI AVVISTEREBBERO SPESSO I BIGFOOT

LUNGO IL SENTIERO BENTON MACKAYE SI AVVISTEREBBERO SPESSO I BIGFOOT

Decisamente più fresco il clima della California del Nord. Proprio su Bluff Creek venne ripreso il presunto esemplare femmina di Bigfoot da Robert Gimlin e Richard Patterson, nel 1967. Immagini ancora al centro di un feroce dibattito tra chi le ritiene l’ ennesimo falso e chi invece una prova schiacciante. Quel video- noto come “Patterson footage”- è stato sottoposto a decine di analisi, senza che sia stata raggiunta una valutazione univoca. Dopo quel caso clamoroso, comunque, sono state rinvenute delle tracce di piedi fuori misura impresse nelle neve e nulla più.

Ancora più a nord troviamo la costa pacifica dello Stato di Washington . Qui i punti più caldi sono la contea di Kitsap, il  Bumping Lake e la Skoom Valley. Il clima, da queste parti, mitigato dall’oceano, non è né troppo gelido né troppo torrido e anche qui il cibo non manca. Tra questi boschi fitti, vivrebbe un tipo di Sasquatch timido, solitario, che preferisce tenersi alla lontana dai centri abitati e dalle persone. Buon per lui: se dovesse incontrare un affiliato della GCBRO armato di fucile, la sua fine sarebbe segnata…

SABRINA PIERAGOSTINI

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