Quattro soli all’orizzonte: gli incredibili mondi alieni

Chissà che spettacolo  si può godere stando su un pianeta illuminato da ben quattro soli… È quello che capita su 30 Ari. Una bizzarria assurda, un’ eccezione? Pare proprio di no: secondo gli astronomi, i sistemi solari con quattro stelle sarebbero tutt’altro che rari.

UN'IMMAGINE ARTISTICA DEL PIANETA CON 4 SOLI

UN’IMMAGINE ARTISTICA DEL PIANETA CON 4 SOLI

“I sistemi solari possono aver miriadi di aspetti. Ci sono quelli con stelle singole, stelle binarie, stelle triple o persino quintuple”, afferma Lewis Roberts, ricercatore del Jet Propulsion Laboratory della NASA con sede a Pasadena, in California. È lui l’autore principale dello studio su 30 Ari da poco pubblicato dalla rivista Astronomical Journal. “È sorprendente il modo in cui la natura opera”, il suo commento.

Il mondo alieno dista 136 anni luce da noi e si trova nella costellazione dell’Ariete. È stato individuato alcuni anni fa: è 10 volte più massivo di Giove e orbita attorno alla sua stella principale in 335 giorni. Altre due stelle gemelle si trovano ad una distanza pari a 1670 Unità Astronomiche- ovvero 1670 volte la distanza che separa la Terra dal Sole.

L’ultima ricerca, compiuta utilizzando un nuovo sistema di ottica adattiva dell’Osservatorio di Palomar, ha permesso di scoprire anche la presenza di un quarto astro, prima non notato. Questa stella impiega 80 anni a compiere un’orbita intorno alla sua gemella e- stranamente- non influenza il moto del superpianeta nonostante gli sia piuttosto vicino. Un elemento che ha sorpreso gli astronomi e che necessita di ulteriori approfondimenti.

IL SISTEMA SOLARE CON 30 ARI

IL SISTEMA SOLARE CON 30 ARI

Se fosse possibile atterrare su 30 Ari e guardare in alto, verso il cielo, un ipotetico osservatore vedrebbe ad occhio nudo un piccolo sole e due grandi stelle brillare anche in pieno giorno. Con un cannocchiale abbastanza potente, una delle due stelle apparirebbe formata, in realtà, da una coppia binaria.

È già la seconda volta che si scopre un sistema solare del genere. Il primo è stato Kepler-64b, individuato da un astrofilo analizzando i dati raccolti dal telescopio orbitante della NASA. Ormai è chiaro: nella galassia tutto è possibile. E i sistemi più diffusi, ad oggi, risultato quelli binari. Insomma, l’immaginario Tatooine creato per la saga di Guerre Stellari non è affatto fantascienza, ma realtà.

Anzi, le stelle gemelle sono più abbondanti di quelle solitarie. Ora scopriamo anche che le doppie coppie sono meno insolite di quanto non si pensasse. “Circa il 4% delle stelle sono in sistemi quadrupli, un dato superiore alle stime precedenti perchè le tecniche di osservazione stanno rapidamente migliorando”, ha spiegato un collega di Roberts, Andrei Tokovinin, ricercatore dell’Osservatorio Interamericano di Cerro Tololo in Cile.

NELLA GALASSIA LE STELLE BINARIE SONO MOLTO DIFFUSE

NELLA GALASSIA LE STELLE BINARIE SONO MOLTO DIFFUSE

Durante il loro studio, hanno scoperto anche una terza stella in un sistema planetario che sembrava binario. HD 2638- questa la sigla che lo contraddistingue- era già noto per la presenza di un pianeta gigante grande circa la metà di Giove che ruota intorno alla stella principale in appena 3,4 giorni mentre l’altro sole si trova a ben 44 mila Unità Astronomiche (praticamente, quasi un anno luce). Il terzo astro appena trovato è invece molto più vicino, a 28 UA. Un’altra stranezza della Via Lattea.

SABRINA PIERAGOSTINI

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