Tabby’s Star: niente Alieni, solo polvere

In fondo ci speravano anche loro, gli astronomi che per primi hanno studiato e cercato di spiegare l’anomalia mostrata dalla Stella di Tabby. Una delle ipotesi- la più suggestiva, la più intrigante- per giustificare il variabile e notevole calo della sua luminosità prendeva in considerazione la presenza di una megastruttura costruita da una qualche civiltà iper tecnologica dello spazio. Ma a quanto pare gli Alieni non c’entrano: è tutta colpa della polvere.

LA STRANA STELLA SI TROVA NELLA COSTELLAZIONE DEL CIGNO A 1480 ANNI LUCE

LA STRANA STELLA SI TROVA NELLA COSTELLAZIONE DEL CIGNO

Per anni, il mistero ha avvolto KIC 8462852- questo l’asettico nome ufficiale della stella situata a 1480 anni luce da noi nella costellazione del Cigno. Il nomignolo decisamente più romantico- Tabby’s Star- lo deve alla ricercatrice che per prima  ha fatto notare il suo strano comportamento, ovvero l’astrofisica dell’Università della Lousiana Tabatha Boyajian, che ha rielaborato i dati raccolti da Kepler grazie all’aiuto di un gruppo di astrofili ingaggiati proprio per dare una mano agli scienziati di professione.

Ad una attenta analisi, quell’astro lontano manifestava un’insolita curva della sua luminosità, con cali vertiginosi ( fino al 22 per cento) che duravano anche per mesi e che si ripetevano ciclicamente senza però uno schema ricorrente, come se qualcosa ogni tanto assorbisse la sua luce. Fatto che ha permesso subito di escludere come causa l’orbita di un pianeta: in quel caso, il calo sarebbe stato molto più ridotto e del tutto prevedibile. Anche la possibilità che ad oscurare la stella fosse il passaggio di uno sciame cometario sembrava poco probabile.

Ecco allora farsi avanti un’ipotesi sorprendente, specie se a proporla è un astrofisico: James Wright, della Penn State University, ha infatti  azzardato l’idea che ad assorbire la luce di Tabby’s Star potesse essere una specie di guscio costruito da ingegneri extraterrestri. Insomma, una Sfera di Dyson, formulata a livello teorico dall’astronomo britannico Freeman Dyson come espediente utilizzabile da una civiltà estremamente avanzata per imbrigliare l’energia solare e sfruttarla al massimo.

UNA RAFFIGURAZIONE ARTISTICA DELLA SFERA DI DYSON

UNA RAFFIGURAZIONE ARTISTICA DELLA SFERA DI DYSON

Una spiegazione inaccettabile per la maggior parte del mondo scientifico, che ha così intensificato le ricerche per trovare qualcosa di più plausibile. Dal marzo 2016 fino allo scorso dicembre, KIC 8462852 è stata osservata dalla rete di telescopi Las Cumbras, utilizzando quelli situati alle Hawaii e alle Canarie. In particolare, lo scorso maggio per quattro volte la luce è scesa di intensità: i dati mostravano però una flessione maggiore della luce blu rispetto a quella rossa. Un oggetto opaco, tuttavia, avrebbe assorbito tutti i colori della luce nello stesso modo. “Abbiamo misurato la luminosità della stella nei vari colori e questi dati ci hanno informato sul tipo di materiale che stava passando davanti alla stella”, ha spiegato la Boyajian.

Si tratterebbe dunque di polvere- sottilissima polvere– che avvolgerebbe Tabby’s Star oscurandola parzialmente: la luce blu, avendo una lunghezza d’onda più ridotta, viene facilmente bloccata da materiale minuscolo come i granelli di polvere. Questa è dunque la spiegazione più logica per un fenomeno insolito, come spiega l’articolo pubblicato dalla rivista The Astrophysical Journal Letters. Anche se l’ipotesi della polvere era stata inizialmente scartata dalla stessa Boyajian e anche se qualche punto resta da chiarire.

LA POLVERE OSCUREREBBE LA TABBY'S STAR

LA POLVERE OSCUREREBBE LA TABBY’S STAR

“Ancora non siamo sicuri al 100 per cento su dove si trovi questa polvere, ma sembra essere ovunque attorno alla stella. E ancora non siamo sicuri nemmeno sulla sua provenienza, magari arriva da collisioni di asteroidi o comete”, ha detto infatti James Wright, un po’ deluso che l’ipotesi aliena sia tramontata. “Certo, è frustrante che non sia questa l’anomalia che si rivela una grande scoperta. Ma abbiamo sempre saputo che le possibilità erano molto basse. Proprio come accorgersi che il tuo biglietto della lotteria non ha vinto: sei deluso, ma non sorpreso.”

SABRINA PIERAGOSTINI

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