Cosa volava nei cieli di Corio Canavese?

Solo un drone. Dopo giorni di misteri, smentite, silenzi, è arrivata la spiegazione piu‘ o meno ufficiale dell’oggetto visto sfrecciare- seguito da due jet militari- nel cielo del Piemonte, tra le vallate della provincia di Torino: non sarebbe stato altro che un drone sperimentale finito fuori controllo. Un’ipotesi che tuttavia non soddisfa gli ufologi e neppure gli abitanti della zona, alcuni dei quali hanno assistito all’ insolito inseguimento.

CORIO CANAVESE, TEATRO DELL'EPISODIO

CORIO CANAVESE, TEATRO DELL’EPISODIO

L’episodio si è verificato verso le 22.50 del 6 giugno, sopra il paese di Corio Canavese. Questa è la ricostruzione fornita dal giornale locale, La Sentinella, e dagli altri organi di stampa: quella sera, decine di persone in Val Malone sentono un rumore assordante che associano subito a quello di due jet supersonici. Volano bassi, quasi radenti i tetti delle case, tanto da far tremare gli infissi e i vetri alle finestre. Qualcuno riesce anche a vederli e racconta una scena sorprendente: i due aerei militari a luci spente sono sulla scia di una sfera molto luminosa che prima sembra sospesa in aria e poi con una accelerazione improvvisa schizza via dietro le montagne. E i jet le vanno dietro.

Dalla Val Malone la caccia prosegue verso le Valli di Lanzo, la Val Gallenca e la Valle Orco fino a quando l’oggetto misterioso scompare. I testimoni oculari parlano di un globo di luce molto intensa e concentrica: era silenzioso e dotato di un’estrema velocità. Una descrizione che all’inizio ha fatto pensare ad un fulmine globulare, rarissimo evento naturale. Ma perché mai due aerei militari dovrebbero mettersi all’inseguimento di un fulmine? Ecco allora spuntare l’ipotesi del drone. Anche in questo caso pero’ risulta difficile credere che siano decollati due caccia bombardieri per intercettare un piccolo velivolo finito fuori controllo.

I TESTIMONI HANNO VISTO UN GLOBO LUMINOSO SIMILE A QUESTO

I TESTIMONI HANNO VISTO UN GLOBO LUMINOSO SIMILE A QUESTO

Inoltre, assicura l’Alenia, in quella zona, quella sera, non è stato testato alcune drone. Non solo, il ministero della Difesa ha addirittura smentito che il 6 giugno, sopra Corio, ci sia stata attività militare perché nulla emerge dai tracciati radar: l’unico aereo in addestramento nel torinese sarebbe stato un Tornado in volo a 5 mila metri di quota. Allora cosa hanno visto e sentito gli abitanti del paese piemontese? Si sono immaginati tutto? Sul web, nella pagina di Facebook “Sei di Corio se…” si moltiplicano i commenti di chi non ci sta a passare per matto. Tutti sono sicuri di aver sentito il tipico bang di un aereo supersonico. E sperano che almeno una webcam, tra le tante sparse in quelle vallate, abbia ripreso l’accaduto.

Ma non basta. A complicare il quadro, ci sono una denuncia e una interpellanza parlamentare. La prima è stata sporta ai carabinieri da un operaio, Simone Gallo, che ha assistito al passaggio dei caccia- forse due Eurofighter Typhoon decollati da Grosseto. Secondo il suo racconto dettagliato, ha persino temuto che potessero schiantarsi contro le montagne tanto volavano a bassa quota. L’uomo ha visto anche quel disco luminoso fermo nel cielo partire a folle velocità all’avvicinarsi dei due aerei militari. La procura di Ivrea ha già avviato un’inchiesta dando mandato ai carabinieri di Venaria di ascoltare i vertici dell’Aeronautica.

UN EUROFIGHTER TYPHOON

UN EUROFIGHTER TYPHOON

Poi, come dicevamo, c’è un’interpellanza parlamentare presentata da due esponenti del PD, la deputata Francesca Bonomo e il senatore Mauro Marino. “Si è creato quasi un allarme sociale e ora qualcuno ci deve spiegare cosa è davvero successo quella notte”, dicono i due politici. Vedremo quale sarà la risposta (se mai arriverà) del neo governo giallo-verde: in passato, gli altri esecutivi di qualsivoglia colore hanno sempre dato risposte quanto meno evasive a quesiti relativi ad avvistamenti UFO nel nostro Paese.

La vicenda ha ovviamente destato l’attenzione dei ricercatori alternativi,  poco convinti che la spiegazione diffusa nelle ultime ore sia plausibile. “A noi sembra decisamente strano che si sia trattato di un drone- ha dichiarato al quotidiano La Stampa Gian Paolo Grassino, presidente del Centro Italiano Studi Ufologici- soprattutto perché i prototipi non si fanno volare in zone aperte, ma sono evoluzioni controllate, effettuate in aree protette. Andremo a Corio per raccogliere informazioni precise, soprattutto sui movimenti che avrebbe fatto l’oggetto misterioso e i due potenziali caccia. Occorre procedere con i piedi di piombo.”

Una posizione condivisa anche dal CUN. “I migliori aerei da intercettazione Eurofighter Thyphoon difficilmente verrebbero impiegati per inseguimenti notturni di droni, sopra paesini abitati- fa sapere con un comunicato il presidente del Centro Ufologico Nazionale Vladimiro Bibolotti. “Mi auguro che la prevista interpellanza parlamentare contribuisca a far piena luce sull’accaduto, anche se le precedenti storiche iniziative parlamentari a partire dagli anni ’50 , oltre una quarantina, non hanno mai dato i risultati attesi.”

SABRINA PIERAGOSTINI

Condividi su:
Facebook Twitter Email

I commenti sono chiusi.