“L’autopsia un falso, ma a Roswell qualcosa è successo davvero”

Si torna a parlare del “Santilli footage”, il falso video dell’autopsia sull’alieno di Roswell. “The Sun” ha infatti intervistato l’autore di quel film che per anni- prima della confessione di colui che lo ha diffuso, il produttore cinematografico Ray Santilli per l’appunto- è stato da molti considerato la prova che a schiantarsi nel 1947 nel New Mexico fosse stata effettivamente un’astronave extraterrestre con il suo inquietante equipaggio. Invece, quel corpo dissezionato era solo un pupazzo e i medici tutti attori improvvisati.

UN FOTOGRAMMA TRATTO DAL CELEBRE FILMATO

UN FOTOGRAMMA TRATTO DAL CELEBRE FILMATO

A realizzare il cortometraggio è stato il regista nonché illusionista Spyros Melaris che ha ripercorso tutti i retroscena della vicenda al quotidiano britannico aggiungendo qualche dettaglio a quanto già rivelato in passato. Il filmato- 17 minuti di pellicola in bianco e nero, spacciata come materiale originale trafugato da un ex cameraman dell’esercito da un archivio militare- è stato in realtà girato in una casa privata a Camden, nel nord di Londra, nel 1995, poco prima di essere venduto a caro prezzo come reperto eccezionale a giornali e tv di 33 diverse nazioni (Italia inclusa).

“Non è stata un’impresa semplice: il film doveva essere corretto da tutti i punti di vista- i personaggi, i costumi, ogni particolare”, ha raccontato Melaris al reporter del Sun. A permettergli un buon risultato finale, un equipaggiamento professionale per le riprese e il montaggio, oltre che un team molto affiatato. Ne facevano parte anche l’allora fidanzata, che ha svolto approfondite ricerche per rendere credibile la sala operatoria e riprodurre le esatte procedure mediche in stile anni ’40 e che ha impersonato il ruolo dell’infermiera, due amici che hanno interpretato il soldato e il chirurgo,  il fratello del regista che ha lavorato dietro le quinte.

IL REGISTA DEL VIDEO, SPYROS

IL REGISTA DEL VIDEO, SPYROS MELARIS

“Per me, ‘The Alien Autopsy’ è stata una sfida. Come mago, volevo creare la più grande illusione mai realizzata su un palcoscenico globale. Non l’ho mai considerato altro che questo. Una volta terminato, ha ottenuto consensi in ogni parte del mondo: certi esperti dicevano che era reale, altri un falso, ma nessuno ha potuto provarlo. Il film ha vissuto di vita propria e Santilli ha fatto un gran lavoro in questo. Sono molto orgoglioso del cortometraggio e della mia equipe. Mi dispiace se ha provocato confusione e smarrimento, io faccio parte del mondo dello spettacolo e ho voluto solo fare intrattenimento”, afferma il regista oggi 56enne.

Nell’intervista, entra poi nel dettaglio su come l’alieno grigio sia stato costruito. Il budget a disposizione era di appena 30 mila sterline- pari a circa 35 mila euro. Melaris ha chiesto aiuto ad uno scultore che aveva studiato alla Royal Academy, John Humphreys, che ha realizzato il fantoccio. Il corpo è stato ricoperto di lattice e riempito di interiora di animali comprate dal macellaio. Ad esempio, la testa del grigio conteneva il cervello di un maiale e di tre pecore. In una gamba, nella quale si era formata una bolla d’aria, venne inserita la zampa di un agnello lacerando la guaina in gomma e simulando una ferita da impatto.

LA BOZZA PER LA REALIZZAZIONE DEL FINTO ALIENO

LA BOZZA PER LA REALIZZAZIONE DEL FINTO ALIENO

Il film venne girato due volte, perché la prima autopsia risultò piena di errori e così le riprese vennero ripetute. Ma fu lasciato, volutamente, un elemento rivelatore: un finto frammento del disco volante sul quale, in un simil-linguaggio alieno, era scritto ‘video’. “Humphrey, oltre che un caro amico, è anche un artista e uno scultore di fama mondiale. Il suo lavoro non è stato solo tecnicamente brillante, ma anche molto originale. Inoltre, ha anche fatto la parte del chirurgo che effettua l’autopsia”, prosegue Spyros Melaris.

Ha parole di stima anche per l’ex fidanzata (di cui non ha voluto rivelare il nome) sia come consulente sia come attrice. “Non va sottostimata l’importanza di questo ruolo. Fu proprio lei ad insegnare a John come avrebbe fatto l’autopsia un vero medico nel 1947. Dire che era un genio è riduttivo.” Una volta uscito il film, molti giornalisti chiesero di poter intervistare il cameraman che- secondo la versione di Ray Santilli- aveva trovato la clip super segreta. Allora, Melaris volò a Los Angeles per assoldare il tipo adatto. Lo trovò in un senzatetto. Il suo compenso: 500 dollari e una notte in albergo. Il clochard si rivelò molto abile nel suo ruolo, visto che aveva recitato, in gioventù. Lo ripulirono, lo sbarbarono, gli misero un naso finto e il gioco era fatto.

IL PRIMO PIANO DEL "GRIGIO DI ROSWELL"

IL PRIMO PIANO DEL “GRIGIO DI ROSWELL”

Ma quanto ci ha guadagnato il regista? Ben poco, a parte la soddisfazione di aver realizzato l’inganno del secolo. Spyros sottoscrisse un accordo di segretezza con Santilli (addirittura non ne parlò nemmeno con sua madre) che prevedeva un compenso di 10 mila sterline, diviso con il suo staff. Ma non ha ottenuto un solo centesimo dai diritti sul film, grazie al quale il produttore cinematografico ha invece guadagnato milioni. Lui, Santilli, messo alle strette, ha confessato che l’autopsia dell’alieno è un falso solo nel 2005, ma insiste nel dire di essersi ispirato ad un vero filmato che si è limitato a ricreare. Melaris non ci crede, tanto che continua a rifiutarsi di incontrarlo finchè non dirà tutta la verità.

“L’ho più volte sfidato a presentare un solo fotogramma di quel filmato autentico sull’alieno del 1947”, dice. Ma nonostante tutto, anche il regista del film-bufala è certo che a Roswell sia accaduto qualcosa che non è di questo mondo. “Sono scettico, non è facile convincermi. Ma una trentina di persone con le quali ho parlato laggiù- gente in gamba, medici, conferenzieri, persone di tutti i tipi- mi hanno detto di aver visto qualcosa. E io ci credo. È davvero successo qualcosa”.

SABRINA PIERAGOSTINI

Condividi su:
Facebook Twitter Email

I commenti sono chiusi.