Luci misteriose che scompaiono tra le montagne, velivoli triangolari sospesi sopra il centro abitato, oggetti dalle forme più assurde che si stagliano contro il cielo azzurro. C’è di tutto nel materiale ottenuto in anni di indagine dal GAUS sulla Valmalenco, la vallata in provincia di Sondrio al centro di una serie continua di avvistamenti UFO davvero molto particolari. L’occasione per presentare gli ultimi episodi è stato il XX Convegno Internazionale organizzato a Firenze dal Gruppo Accademico Ufologico di Scandicci, lo scorso 29 settembre.
UNO STRANO OGGETTO FOTOGRAFATO NEI CIELI DELLA VALMALENCO NEL 2019
A fare il punto, è stato il presidente dell’associazione, Pietro Marchetti. “Da quando ce ne occupiamo, abbiamo raccolto più di 1500 foto e 90 video, provenienti da oltre 40 diverse strumentazioni fotografiche. Sappiamo, ovviamente, che ci sono molti falsi. Però dobbiamo fare una precisazione: in tutti questi anni, nessuno ci ha mai chiesto dei soldi oppure di apparire con nome e cognome. Anzi, tutti ci chiedono l’anonimato», ha detto all’inizio del suo intervento. Insomma, chi consegna al GAUS le proprie immagini non lo fa per denaro o per una qualche visibilità. E se dietro c’è un gruppo di abili falsari, ancora non è chiaro l’obiettivo della loro prolifica attività.
In alcuni casi, i ricercatori fiorentini hanno voluto vederci chiaro, facendo delle verifiche su specifici scatti considerati particolarmente interessanti- come le immagini che mostrano un grande oggetto luminoso, di color arancione, molto scenografico, sopra il campanile di Lanzada, o quelle di due presunti dischi volanti in volo sulle Alpi. Lo studio, effettuato dal FORLAB Multimedia Forensics Laboratory, un laboratorio specializzato in analisi forensi dell’Università di Firenze che lavora per tribunali e forze dell’ordine, ha dato risultati inattesi: nonostante le apparenze, le foto digitali sono risultate integre, non alterate né modificate con l’aggiunta di elementi assenti nell’immagine originale. Dunque non si può stabilire la natura degli oggetti ripresi, ma qualunque cosa fossero si trovavano veramente nel cielo della vallata lombarda quando sono stati immortalati.
UNO DEGLI SCATTI ANALIZZATI DAL FORLAB
Marchetti non ha escluso nuovi esami in futuro su altre fotografie, anche se ovviamente la procedura ha un certo costo e non è possibile far analizzare tutto il materiale indiscriminatamente. Possibili candidate, alcune immagini che negli ultimi mesi sono state recapitate al gruppo ufologico, molto noto in valle dopo aver svolto alcuni sopralluoghi e aver incontrato la popolazione durante degli incontri pubblici. Gli scatti e i video del 2019 che sono stati mostrati durante il convegno provengono principalmente dai vari piccoli centri abitati che compongono la Valmalenco, ai piedi delle Alpi Retiche, ma anche dalla vicina Sondrio.
A gennaio, un uomo uscito a passeggio con il cane, a notte fonda, ha visto sopra di sé un disco con luci lampeggianti che ruotava su se stesso, ad una ventina di metri da terra. Lo ha seguito con lo sguardo mentre si spostava verso i vicini palazzi: poco prima che scomparisse, ha scattato qualche foto. Alla metà di febbraio risalgono invece i filmati che mostrano una luce insolita sulla verticale del Pizzo Scalino, il monte che svetta sopra la valle: sono stati ripresi da testimoni diversi, sia da Chiesa Valmalenco che da un’abitazione di Sondrio. Sempre nel capoluogo, durante la sfilata dei carri allegorici di Carnevale, un residente ha notato- e fotografato- nel cielo un puntino dal movimento erratico: si sposta in alto e in basso, a destra e a sinistra. Solo un palloncino o qualcosa di più?
UN ALTRO SCATTO MOSTRATO DAL GAUS
Anche in primavera, vari testimoni hanno visto e immortalato luci apparse e scomparse nel cielo diurno o notturno, sempre nelle vicinanze della grande montagna che sembra attirare questo genere di episodi, esattamente come il Passo degli Ometti, così chiamato dai locali perché in passato chi si avventurava su quel sentiero incontrava talvolta delle strane creature di bassa statura… Il 26 giugno, mentre camminava da queste parti, un testimone oculare ha assistito ad una scena particolare: tra le nuvole, ha scorto un oggetto scuro di forma circolare. Incuriosito, ha scattato una sequenza di immagini nelle quali si vedono come dei puntini bianchi uscire dal corpo principale. Prima di scomparire, poi, l’oggetto tondeggiante sembra anche cambiare aspetto.
Ma è a Chiareggio, frazione di Chiesa Valmalenco, che in due episodi distinti sarebbe comparso un intruso decisamente insolito. A fine giugno, più persone hanno osservato un velivolo di forma triangolare. Gli scatti più sorprendenti e nitidi risalgono però al primo settembre: un escursionista ha fotografato un oggetto argenteo che visto di lato appare quasi come una rotella, ma visto da sotto assume invece una forma triangolare, con tre aperture circolari e un bordo dentellato. «Sembra una fresa, un pezzo di metallo. Ho provato a cercare qualcosa di simile sul web per fare un paragone, ma non ho trovato nulla che corrisponda», ha spiegato Pietro Marchetti. Chissà cosa ne direbbero gli esperti del laboratorio dell’Università di Firenze.
L’UFO AVVISTATO LA SCORSA ESTATE SOPRA IL PASSO DEGLI OMETTI
Perché spesso l’apparenza inganna. L’anno scorso, il GAUS aveva mostrato un’immagine scattata da un fotografo naturalista, Giuseppe Tricoli, durante una vacanza. In un panorama realizzato con il grandangolo, appariva un grande oggetto scuro, di forma discoidale, ai piedi di un abete. Il gruppo ufologico ha chiesto al turista di tornare nello stesso posto, nello stesso periodo e nella stessa ora anche quest’estate, per rifare la stessa foto. Da questo secondo scatto, è emersa la verità: quello che sembrava un oggetto misterioso nascosto dietro gli alberi era solo l’ombra di un grosso masso. Evidentemente, in Valmalenco anche le ombre hanno la forma di un disco volante…
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