Il Caso Ummo? Non è mai finito…

Ci sono storie che anche a distanza di anni non perdono il loro fascino, anzi, lo accrescono. Ci sono misteri che col passare del tempo si infittiscono, anziché trovare soluzione. Ci sono racconti che non contrappongono solo i “credenti” agli scettici, ma che scavano profonde divisioni anche tra coloro che dovrebbero pensarla nello stesso modo. Tutto questo è accaduto nel mondo dell’ufologia a proposito del cosiddetto Caso Ummo, iniziato negli Anni Sessanta del secolo scorso in Spagna e che ancora oggi non ha trovato una spiegazione univoca e coerente.

UN PRESUNTO DISCO VOLANTE PROVENIENTE DA UMMO

UN PRESUNTO DISCO VOLANTE PROVENIENTE DA UMMO

Innanzi tutto, cos’è Ummo? È il nome di un ipotetico esopianeta, distante 14 anni luce dalla Terra, dal quale proverrebbe un gruppo di Alieni entrati in contatto con alcuni Terrestri tramite lettere rigorosamente scritte  a macchina. La prima venne spedita nel 1966 a Fernando Sesma Manzano, a capo della “Società degli amici dei visitatori dello spazio” di Madrid, ma poi ne seguirono molte altre, inviate a ricercatori, scienziati e semplici appassionati di UFO– anche di altre nazioni, in particolare la Francia. Nelle missive, i sedicenti Ummiti parlavano di sé, della loro civiltà, delle loro astronavi e spiegavano di essere in missione scientifica sul nostro pianeta. Riportavano vari termini scritti nella loro lingua e ripetevano ogni volta un segno grafico particolare – formato da tre linee verticali unite al centro da una verticale- che simboleggiava il loro mondo lontano.

IL SEGNO CHE SIMBOLEGGIA IL PIANETA UMMO

IL SEGNO CHE SIMBOLEGGIA IL PIANETA UMMO

Lo stesso disegno che l’ingegnere Josè Luis Jordán Peña sosteneva di aver visto raffigurato sopra un grande disco volante, apparso  proprio nel 1966 vicino alla capitale spagnola e di cui poi circolarono alcune foto (ritenute dai più molto dubbie). Nei mesi successivi, furono almeno 150 le lettere, per un totale di oltre 1000 pagine dattiloscritte, arrivate a varie personalità. Tra i destinatari, anche l’astrofisico francese Jean-Pierre Petit che affermò addirittura che la sua attività di ricerca avesse ricevuto stimolo e ispirazione dal contenuto di quei messaggi. All’inizio, le missive contenevano infatti informazioni prettamente scientifiche, molto complesse, con le quali i presunti ET intendevano mostrare ai referenti umani il livello avanzato della loro tecnologia,  ma non mancavano anche elementi di natura più filosofica.

UNA LETTERA UMMITA, SCRITTA IN FRANCESE

UNA LETTERA UMMITA, SCRITTA IN FRANCESE

Gli Ummiti sostenevano di aver scoperto la Terra grazie a un segnale in codice Morse inviato da una nave nel 1934. Quel messaggio aveva impiegato 14 anni per arrivare sul loro pianeta e gli scienziati del SETI ummita, eccitati da quella prova di vita intelligente appena captata, avevano subito promosso una spedizione per conoscere la civiltà che lo aveva lanciato nel  cosmo. Due anni dopo, nel marzo 1950, la loro prima astronave sarebbe atterrata sulla Terra, nel sud della Francia. Pur preferendo restare nascosti e non farsi vedere dai Terrestri, i viaggiatori spaziali potevano tuttavia passare inosservati perché avevano un aspetto molto simile al nostro: sarebbero stati alti e biondi (come i classici alieni Nordici, insomma). Avevano però polpastrelli molto delicati- ecco perché avevano assoldato dei dattilografi per scrivere le loro lettere- e faticavano a parlare, perché in età adulta perdevano l’uso delle corde vocali.

IL CASO UMMO È SOLO UN FALSO?

IL CASO UMMO È SOLO UN FALSO?

La vicenda ebbe una brusca svolta nel 1993, quando l’ingegner Peña confessò di essere lui l’autore di tutte le missive: insomma, si trattava solo di un elaborato inganno. Fin troppo elaborato, in realtà, tanto che vari studiosi del fenomeno ritengono impossibile che una sola persona abbia potuto produrre tutti quei falsi  e sostenere la commedia per quasi 30 anni. Lo pensa anche Paolo Guizzardi, ingegnere informatico, membro del Centro Ufologico Nazionale e referente per l’Italia dell’ICER, l’International Coalition for Extraterrestrial Research. Guizzardi ha tradotto molte di quelle lettere ummite (disponibili sul suo sito https://paolog.webs.com),  ha studiato a lungo il caso e ne ha tratto interessanti conclusioni.

Ne parlerà nel corso del 9° Meeting Internazionale “Figli delle Stelle” (promosso da Extremamente) e del 22° Convegno Ufologico di Firenze (organizzato dal GAUS) che si svolgeranno in contemporanea domenica 14 novembre 2021. Scopriremo così dettagli poco noti della vicenda oltre che alcuni importanti retroscena: ad esempio non tutti sanno che i messaggi degli Ummiti non sono affatto terminati dopo la confessione del sedicente falsario, ma- adattandosi ai nuovi tempi- i fogli dattiloscritti si sono ora trasformati in tweet postati da un individuo che oggi si firma Oyaga Ayoo Yissaa e che (spesso in modo un po’ sibillino) commenta quel che accade- o quel che presto accadrà- nel mondo. Quindi, il Caso Ummo in realtà non è mai finito… 

L'INGENGNERE INFORMATICO PAOLO GUIZZARDI

L’INGEGNERE INFORMATICO PAOLO GUIZZARDI

Paolo Guizzardi dunque è uno degli ospiti attesi al congresso che si terrà sia in italiano che in inglese e in duplice versione: in presenza e in diretta streaming. Per chi vorrà e potrà, l’appuntamento è per le 9:30 del 14 novembre nell’Auditorium di Santa Apollonia (in via San Gallo a Firenze): necessario prenotare online, pagare una quota ed essere muniti di green pass. Tutti gli altri, potranno invece seguire la giornata dal proprio computer, gratuitamente, collegandosi sul canale GAUSTube. Per avere maggiori informazioni potete consultare il link: https://www.gaus.it/eventi/convegno-2021-arrival-disclosure-and-encounters/ Sia i relatori presenti in sala sia quelli in collegamento web risponderanno alle domande del pubblico: durante il convegno vi spiegheremo come fare per mandarle.

TRA I GRANDI OSPITI DEL 14 NOVEMBRE, LUIS ELIZONDO

TRA I GRANDI OSPITI DEL 14 NOVEMBRE, LUIS ELIZONDO

“Arrival: Disclosure and Encounters” (L’arrivo: rivelazioni e incontri)- questo il titolo del meeting- vedrà la partecipazione di altri importanti ospiti: da Luis Elizondo, l’ex dirigente del Pentagono che ha dato il via a una nuova fase di apertura sul fenomeno UFO, al reverendo Barry Downing, autore del celebre libro “La Bibbia e i dischi volanti”; dalla ricercatrice Kathleen Marden, nipote dei coniugi Hill, i primi “addotti” negli Stati Uniti, al fisico teorico bulgaro Lachezar Filipov, convinto assertore dell’esistenza delle civiltà aliene. Per in nostro Paese, ci saranno poi anche il sociologo Roberto Pinotti, decano dell’ufologia italiana e presidente mondiale dell’ICER; Pietro Marchetti, presidente del GAUS, e Sabrina Pieragostini che presenterà insieme a Sara Rolando. Una giornata davvero da non perdere: vi aspettiamo domenica 14 novembre dalle 9:30!

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