Il Congresso approva l’ufficio sugli UFO. E adesso?

La senatrice americana Kirsten Gillibrand ce l’ha fatta: il suo emendamento, mirato alla costituzione di un ufficio specifico incaricato di studiare i fenomeni aerei non identificati, è stato incluso nella Legge di Bilancio della Difesa per l’anno fiscale 2022, approvata nei giorni scorsi con l’appoggio tanto dei democratici che dei repubblicani. Lo ha annunciato lei stessa, non nascondendo la sua soddisfazione, con un comunicato stampa online nel quale ha sottolineato l’importanza del risultato, specie alla luce della sfida che gli UAP costituiscono per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti dal momento che invadono gli spazi aerei controllati dalle forze militari.

LA SENATRICE DEGLI STATIUNITI KIRSTEN GILLIBRAND

LA SENATRICE DEGLI STATI UNITI KIRSTEN GILLIBRAND

La Gillibrand ha lavorato in stretta collaborazione con il deputato  Ruben Gallego (che aveva già proposto e ottenuto nella Camera Bassa del Congresso la creazione di un simile organismo investigativo) e con il senatore repubblicano Marco Rubio, il primo ad aver sollevato ufficialmente la questione quando presiedeva la Commissione Intelligence: è stato lui infatti a insistere perché i servizi segreti fornissero un resoconto sugli UFO incontrati dal personale della US Navy, informazioni poi confluite nel report consegnato a Capitol Hill lo scorso giugno. Il nuovo ufficio prende così il posto della Task Force sugli UAP e dovrà avere accesso alle informazioni raccolte in merito a questi misteriosi oggetti volanti dalle prestazioni spesso strabilianti raccolte dal Dipartimento della Difesa e dalle varie fonti di Intelligence.

UNO DEGLI OGGETTI MISTERIOSI AVVISTATI DAL PERSONALE DELLA US NAVY

UNO DEGLI OGGETTI MISTERIOSI AVVISTATI DAL PERSONALE DELLA US NAVY

Secondo le intenzioni dei legislatori, poi, il neonato ente dovrebbe anche avere l’autorità di stabilire un metodo coordinato nella raccolta dei dati e nella loro condivisione, per evitare il mantenimento di quei compartimenti stagni che in passato hanno estremamente limitato la collaborazione tra le diverse agenzie governative impedendo una più ampia visione del fenomeno. Inoltre, sarà suo compito affrontare i problemi di sicurezza nazionale e segnalare gli effetti sulla salute eventualmente riscontrati da chi ha avuto contatti con gli UAP.  L’ufficio sarà gestito congiuntamente dal Segretario della Difesa e dal Direttore della National Intelligence e consentirà tanto al personale militare e civile all’interno del DoD quanto alla comunità dell’Intelligence di segnalare incidenti e informazioni che riguardano questi oggetti inspiegabili.

UN ALTRO VELIVOLO SCONOSCIUTO, FOTOGRAFATO DA UN PILOTA MILITARE USA

UN ALTRO VELIVOLO SCONOSCIUTO, FOTOGRAFATO DA UN PILOTA MILITARE USA

Nel comunicato, Kirsten Gillibrand ha spiegato i motivi che l’hanno indotta a promuovere questa misura:«I nostri sforzi per garantire la sicurezza nazionale si basano sulla supremazia aerea e questi fenomeni rappresentano una sfida al nostro dominio sull’aria. Stare al passo con gli avvistamenti UAP è fondamentale per conservare il nostro vantaggio strategico e mantenere il nostro Paese al sicuro. Gli Stati Uniti hanno bisogno di uno sforzo coordinato per prendere il controllo e capire se questi fenomeni aerei appartengono a un governo straniero o a qualcos’altro. Sono orgogliosa di aver lavorato a fianco del membro del Congresso Gallego per includere questo emendamento che aiuterà a rimuovere lo stigma che circonda gli UAP, a proteggere la nostra Nazione e a mantenere al sicuro coloro che la servono».

TRA I SOSTENITORI DELL'EMENDAMENTO, IL SENATORE MARCO RUBIO

TRA I SOSTENITORI DELL’EMENDAMENTO, IL SENATORE MARCO RUBIO

Soddisfatti anche gli altri politici che hanno sostenuto la Gillibrand. «L’emendamento bicamerale e bipartisan fornisce un quadro completo per un approccio basato sui dati scientifici per arrivare alla verità sugli UAP e garantisce che trattiamo il problema come faremmo con qualsiasi altra potenziale minaccia alla sicurezza nazionale», ha affermato il senatore repubblicano Blunt. Gli ha fatto eco il deputato Gallego: «Proteggere i nostri interessi di sicurezza nazionale significa sapere chi e cosa sta volando nello spazio aereo degli Stati Uniti. In questo momento il nostro sistema di tracciamento e di identificazione degli UAP è frammentato in tutto il Dipartimento della Difesa e in altri dipartimenti e agenzie del governo federale. Sulla base dei briefing che ho ricevuto come presidente della sottocommissione per l’intelligence e le operazioni speciali della Camera, credo fermamente che il Dipartimento della Difesa e la comunità dell’Intelligence debbano unirsi per creare una struttura permanente e sincronizzata che raccolga e analizzi i dati.»

IL PENTAGONO HA VARATO UN SUO UFFICIO SUGLI UAP A NOVEMBRE

IL PENTAGONO HA VARATO UN SUO UFFICIO SUGLI UAP A NOVEMBRE

Nel frattempo, però, a novembre i vertici del Pentagono avevano già provveduto in via autonoma a varare un loro ufficio inter-agenzia incaricato di studiare la potenziale minaccia prodotta da questi fenomeni ancora tutti da comprendere (ne abbiamo parlato dettagliatamente nel blog: http://www.extremamente.it/2021/11/25/il-pentagono-istituisce-un-nuovo-gruppo-per-studiare-gli-ufo/). Ma le sue competenze e le sue caratteristiche non corrispondono a quanto richiesto dal Congresso, che- ad esempio- prevede una stretta collaborazione e uno scambio di informazioni anche con gli alleati di Washington. Non solo: dall’ufficio sugli UAP il mondo della politica si aspetta un rapporto annuale non classificato e due briefing riservati ogni sei mesi riguardo i nuovi incidenti, gli effetti sulla salute dei testimoni, le ipotesi degli analisti, il ruolo dei governi stranieri e anche le possibili correlazioni tra questi oggetti volanti sconosciuti e la sicurezza nucleare. Senza contare il coinvolgimento di ricercatori accademici e scienziati indipendenti, non contemplato affatto dal progetto annunciato nei giorni scorsi dalla vicesegretaria alla Difesa.

Il Pentagono ha forse cercato, con questa fuga in avanti, di bloccare l’iniziativa del Congresso? Se erano queste le intenzioni, non ha funzionato. Ma adesso cosa accadrà? I due uffici procederanno in modo parallelo? Oppure il Dipartimento della Difesa prenderà atto delle decisioni di deputati e senatori e adeguerà il proprio organismo a quanto previsto  dall’emendamento Gillibrand? O sarà piuttosto l’ente appena approvato ad essere assorbito da quello già istituito dal Pentagono, finendo svuotato delle sue prerogative? E in ogni caso, gli sforzi messi in campo finora sono veramente finalizzati a far chiarezza su un tema per decenni trattato alla stregua di una leggenda metropolitana e ora apparentemente balzato in cima agli interessi di tutti, oppure sono solo un modo per gettare ancora fumo negli occhi? Il vero obiettivo, insomma,  è comprendere la reale natura, la provenienza e gli scopi di questi mezzi volanti dalla tecnologia imbarazzante o si cerca soltanto di tranquillizzare l’opinione pubblica con indagini pilotate al fine di celare verità scomode?

LA DIRETTRICE DI X-TIMES LAVINIA PALLOTTA

LA DIRETTRICE DI XTIMES LAVINIA PALLOTTA

Un dubbio che circola nella comunità ufologica ed espresso con chiarezza da Lavinia Pallotta, direttrice della rivista XTimes. Nell’editoriale del nuovo numero della rivista scrive infatti: «Chi si interessa di Ufologia sa che di progetti di studio degli UFO ne sono stati aperti e chiusi diversi: dal Sign, poi rinominato Grudge, al celebre Blue Book negli USA, ai progetti francesi (GEPAN, SEPRA, GEIPAN…), ma ogni conclusione è stata posticipata all’infinito. E chi, come JJ Velasco, osava delle conclusioni pro-ET veniva impietosamente sostituito. Tutto questo mentre testimoni di altissimo livello rivelavano che nelle segrete stanze delle basi militari, UFO ed equipaggi venivano studiati almeno dal ‘47. Dunque la creazione di un ufficio che renda conto al Congresso potrebbe essere il solito specchietto per le allodole in un momento in cui negare il fenomeno non è più conveniente. Una sorta di Ufficio delle Necessità che porta a un Ufficio delle Cose Nascoste (come nella saga del maghetto Harry Potter, NdA), dove si trova la verità su questo fenomeno, ma a cui non tutti possono accedere».

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