Peter Kolosimo, l’uomo che creò gli Antichi Astronauti

Cento anni fa, nasceva Peter Kolosimo, il padre degli “Antichi Astronauti” in Italia. Fu il primo, infatti, ad inaugurare nel nostro Paese un filone letterario e di ricerca che avrebbe poi avuto un successo planetario e tantissimi emuli, basato sull’interpretazione di monumenti e testimonianze dell’antichità in chiave extraterrestre. La chiamiamo Archeologia Misteriosa (i detrattori, Fanta-archeologia). Lo fece con lo scrupolo che si addice al divulgatore, con l’attenzione per le fonti tipica del  giornalista e con lo stile avvincente proprio dello scrittore. E Kolosimo fu tutto questo: divulgatore, giornalista, scrittore di razza.

PETER KOLOSIMO NEGLI ANNI SETTANTA

PETER KOLOSIMO NEGLI ANNI SETTANTA

Pier Domenico Colosimo- questo il suo vero nome- era figlio di un alto ufficiale dei Carabinieri e di una americana, nativa di New York. Crebbe e studiò a Bolzano, parlando indifferentemente italiano, tedesco e inglese. Si laureò in Filologia germanica all’Università di Lipsia. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, da altoatesino scelse di arruolarsi nell’esercito di Berlino, dal quale però presto disertò per andare a combattere con la Resistenza in Boemia. Ma fu durante la sua breve permanenza tra le fila della Wehrmacht che venne a conoscenza dell’interesse del Terzo Reich per occultismo ed esoterismo e ne rimase affascinato. Così, dopo la guerra, iniziò a lavorare come inviato per l’Unità e nello stesso tempo a scrivere (con lo pseudonimo Omega Jim) racconti di fantascienza e articoli per la rivista “Oltre il cielo”, nei quali parlava di Atlantide, dei Popoli delle Stelle presenti in tante diverse mitologie, dei misteri dell’Isola di Pasqua.

LE ENIGMATICHE STATUE DELL'ISOLA DI PASQUA

LE ENIGMATICHE STATUE DELL’ISOLA DI PASQUA

Argomenti che poi lo scrittore riprese e approfondì nei libri successivi. Il primo, “Il pianeta sconosciuto”, fu pubblicato nel 1957 ed era un viaggio tra gli enigmi della Terra. Fu però con “Non è terrestre” del 1969 che raggiunse la grande fama: divenne lo scrittore italiano più venduto al mondo e fu tradotto in 60 Paesi, inclusi Cina, Giappone e Russia. «All’epoca, mi dicevano i librai, la gente era come impazzita: volevano solo Kolosimo», mi ha confessato la moglie Caterina, che ha condiviso con lui oltre vent’anni di passioni e interessi comuni. Si conobbero nel 1961, quando lei era una giovanissima studentessa in cerca di un lavoro part-time: il giornalista la assunse come sua collaboratrice. «Ma già da quel primo incontro, mi accorsi che c’era del feeling tra di noi», ricorda ancora con dolcezza. «Mi parlò subito di argomenti di cui non sapevo nulla, ma che mi coinvolgevano». In seguito, marito e moglie hanno scritto insieme alcuni libri.

ALCUNE PUBBLICAZIONI DI PETER KOLOSIMO

ALCUNE PUBBLICAZIONI DI PETER KOLOSIMO

L’intervista esclusiva a Caterina Serafin sarà presentata il prossimo 13 novembre nel corso del decimo Meeting Internazionale “Figli delle Stelle” (titolo:”Quinta Dimensione”), che anche quest’anno si svolgerà a Firenze in contemporanea con il Convegno di Ufologia del GAUS, giunto alla sua ventitreesima edizione. Nessuno ha conosciuto Peter Kolosimo meglio di lei, sia come uomo che come scrittore, e con lei scopriremo quale fosse il suo metodo di lavoro, cosa pensasse degli UFO e dei contattisti, quale obiettivo perseguisse con suoi libri. Sentiremo anche alcuni aneddoti poco noti delle sua vita e capiremo quanto attuale sia tuttora la sua opera: ancora oggi i fautori della Teoria degli Antichi Astronauti considerano prove della presenza aliena sulla Terra incisioni, testimonianze storiche e costruzioni che Kolosimo per primo evidenziò nella sua ricerca- dagli “Spaziali” della Valcamonica, alla pietra sepolcrale di Palenque, dalle statuette Dogu giapponesi alle Piramidi di Giza, passando per i graffiti australiani, le Linee di Nazca, i Vimana indiani e la Porta del Sole di Tiahuanaco, tanto per citare gli esempi più famosi. 

 

I FAMOSI "ASTRONAUTI" DELLA VALCAMONICA

I FAMOSI “ASTRONAUTI” DELLA VALCAMONICA

Altri scrittori, altri ricercatori prima di lui ne avevano trattato nei loro saggi, come correttamente l’autore riportava, citando con precisione le fonti e ampi stralci delle opere. Ma a Kolosimo va il merito di aver messo in relazione le varie tematiche, trovando un filo conduttore che intrecciandosi nella notte dei tempi, tra memorie storiche e antiche leggende, sembrava disegnare un quadro sorprendente. Non solo pensava che prima della nostra attuale civiltà ne fosse probabilmente esistita una molto evoluta e tecnologicamente avanzata– chiamata Atlantide, Mu o chissà come- ma in quelle epoche remote poteva intravedere persino l’ombra di una presenza non umana. Quei “Figli delle Stelle”, venerati e temuti come divinità da tanti diversi popoli della Terra, per Peter Kolosimo dovevano essere qualcosa di più concreto di semplici miti della creazione: forse nascondevano il lontano ricordo dell’ intervento di esseri giunti da altri mondi. Conclusioni alle quali in seguito sarebbero giunti anche Erich Von Daeniken e Zecharia Sitchin.  Il 20 novembre, poi, Caterina Kolosimo, Alberto Negri ed io parteciperemo a Book City, la kermesse del libro di Milano. Alle 10:30 incontreremo il pubblico presso il Circolo Filologico Milanese in via Clerici 10, per parlare dei nostri libri e celebrare il centenario di Peter Kolosimo.

IL PRIMO LIBRO DI PETER KOLOSIMO

IL PRIMO LIBRO DI PETER KOLOSIMO

Al convegno di Extremamente e del GAUS , domenica 13 novembre, avremo poi modo di ascoltare- di persona- altri importanti relatori su temi davvero intriganti. Con Isabella Dalla Vecchia e Sergiu Succu riprenderemo la questione delle possibili tracce di visite extraterrestri nelle vestigia del passato, con una particolare attenzione ai manufatti archeologici rinvenuti in Italia. Con Filippo Sarpa, Felice Sirtori e Pietro Marchetti (presidente del Gruppo Accademico Ufologico di Scandicci) approfondiremo, da diverse angolazioni, il mistero che avvolge la Valmalenco, la Valle degli UFO, teatro di costanti avvistamenti che ancora non trovano spiegazione. Con uno dei veterani del CUN, Franco Marcucci, analizzeremo invece una vasta casistica di abduction, alla ricerca di elementi comuni per una comprensione del fenomeno.

LA LOCANDINA DI DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022

LA LOCANDINA DI DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022

Non mancheranno poi i relatori internazionali. Da Brasilia, interverrà l’ingegnere Rony Vernet, che ci presenterà la documentazione relativa all’Operazione Disco Volante, condotta dall’Aeronautica brasiliana nel 1977 per studiare delle sfere di luce responsabili del ferimento di pescatori e indigeni dell’Amazzonia. Di Fatima e del possibile, reale significato della celebre apparizione mariana del 1917 tratterà  il professor Joaquim Fernandes, storico e antropologo portoghese. Insomma, davvero un appuntamento da non perdere e che si svolgerà  non più online, ma in presenza, presso l’Auditorium di Santa Apollonia, nel cuore di Firenze. Il pubblico potrà ovviamente interagire con i nostri ospiti. Per prenotare un posto in sala e per leggere tutti i dettagli del programma, vi invito a dare un’occhiata al link: https://www.gaus.it/eventi/convegno-2022-quinta-dimensione/  Vi aspettiamo numerosi, per tornare di nuovo, insieme, a interrogarci sui misteri che ci circondano.

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