Cosa insegue questa barca? L’ultimo USO arriva dalla Svezia

Cosa insegue questa barca?

Il video è davvero curioso, forse è uno dei più singolari nei quali mi sono imbattuta di recente. E questa volta il computer grafica non c’entra…I  fatti: all’inizio di settembre, una coppia svedese- Malin e Mikael Korander- affittano una barca a vela insieme ad alcuni amici. Escono per fare un giro attorno all’arcipelago a nord di Goteborg. L’obiettivo, vedere dei “delfini neri”. Ma quello in cui si imbattono è qualcosa di molto, molto più strano. All’improvviso, vedono una scia attorno alla loro barca: c’è qualcosa che li segue. Malin inizia a filmare. A rincorrerli, è una boa bianca. Vista l’elevata velocità- l’oggetto tiene testa all’imbarcazione- e la precisa linea retta percorsa, gli amici escludono che sia un delfino a spostare con il proprio corpo la boa. Allora che cos’è?  Lì sotto c’è forse un mezzo sottomarino? Uno dei passeggeri, Niklas Forsstroem, chiama la guardia costiera spiegando l’accaduto. I militari intervengono, ascoltano il racconto e spiegano: è solo un’illusione ottica. “Ci sono correnti marine molto forti, in questa zona. La boa in realtà è ferma, ma sembra in movimento”.

Sarà. Però i signori Korander, una volta scesi a terra, riguardano il filmato e restano scettici: la palla bianca si muove davvero. Il video finisce sul sito web di un giornale svedese, ma anche sul tavolo del ministero della Difesa. Le Forze Armate, a quanto pare, prendono molto sul serio le immagini e aprono un’indagine. Senza esito, al momento, visto che non  possono ancora escludere nè che si sia trattato di un sottomarino nè di un qualche tipo di pesce. Nel dubbio, però, la zona continua ad essere perlustrata da navi ed aerei  militari.

Questa la storia,  riportata anche altri quotidiani in Svezia. Non in Italia, forse anche per la difficoltà linguistica (a proposito: ringrazio pubblicamente Jenny Wemlerth, del team di Extremamente.it,  per l’accurata traduzione delle fonti scandinave ).  Eppure è una storia che merita, credo, alcune riflessioni. Innanzi tutto: l’immediata spiegazione addotta dai militari  (“è solo un’illusione ottica”) ricorda  quelle che abbiamo sentito dire per i più insoliti avvistamenti celesti (“era solo un meteorite”, “era solo un riflesso”, ” era solo un aereo”, tanto  per citarne le più comuni). Prima ancora di provare a capire, si nega,  nascondendosi  dietro alle più banali ovvietà. Magari il testimone si accontenta e tutto finisce lì. Ma in questo-come in molti altri casi- esiste un filmato attendibile e la spiegazione non regge.

Non solo: una volta divenuto pubblico il video, le Forze armate- interpellate dalla stampa locale – hanno dovuto ammettere di aver aperto un’inchiesta sull’accaduto. Quindi l’anomalia di quell’oggetto bianco, che solca il mare quasi “scortando” la barca a vela prima di deviare, ha stupito non poco anche loro. E hanno parlato apertamente di “possibile mezzo sottomarino”. Di quale provenienza, non è dato saperlo: potrebbe essere un sommergibile spia ( russo? cinese? Nato?), rimasto involontariamente impigliato in una boa e così reso visibile in superficie. O forse- chi può dirlo?- il sottomarino ha origini molto più lontane e ancora meno note.

 Proprio nel Mare del Nord, in acque territoriali svedesi, a luglio un cacciatore di tesori aveva individuato, grazie al sonar, un relitto mai visto prima:  tondo, con un diametro di 18 metri  e adagiato sul fondo melmoso a notevole profondità ( ne abbiamo parlato anche noi, nell’articolo del  30 luglio “Un’anomalia nel mare svedese: trovato grande oggetto circolare” ). Tutte le ipotesi erano aperte: da un’eccezionale concrezione rocciosa , ad un’antichissima costruzione umana  sommersa dall’innalzamento degli oceani, all’Uso (ovvero un ” Unidentified Submarine Object”).

Restiamo dunque nell’attesa che qualche munifico sponsor paghi le spese per andare a prelevare il misterioso oggetto marino e vedere cosa sia realmente. Nello stesso modo, restiamo in attesa di sapere quale altro misterioso oggetto marino abbia solcato il mare al largo di Goteborg, qualche pomeriggio fa… 

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8 risposte a Cosa insegue questa barca? L’ultimo USO arriva dalla Svezia

  1. fabio scrive:

    …date le mie pregresse esperienze di vela penso proprio di poter dire che quella che stiamo vedendo non è una boa e, qualsiasi cosa sia, è in movimento…
    analizzerò l’immagine al pc appena possibile poichè la grandezza della scia denota la presenza di uno “scafo” (che tralaltro si intravede nel frame fotografico) in rotta che “non si vede” ad occhio nudo MA C’E’…

    ciao e a presto

  2. Giovanni scrive:

    Anche se -per la verità- non è la “boa” a deviare, ma la barca.

    • Sabrina Pieragostini scrive:

      Caro Giovanni, grazie della tua osservazione. Però, se guardi con attenzione le immagini, puoi notare che la barca “taglia la strada” (perdonami il termine poco marinaro…) alla boa-USO. E se scorri le immagini rallentandole, all’incirca tra il 12o e 13o secondo, puoi notare che effettivamente l’oggetto misterioso, allorchè si trova davanti la parte posteriore della vela (la poppa), compie una virata di quasi 45 gradi. Questo è ciò che si può vedere. Altro è stabilire cosa sia l’oggetto. Però ti posso dire che dalla Svezia ci è stato confermato che il fenomeno non è stato assolutamente sottovalutato: le Forze Armate hanno aperto un fascicolo e perlustrato la zona in lungo e in largo, con aerei e mezzi navali.
      Grazie ancora del tuo intervento. Se avremo aggiornamenti li pubblicheremo immediatamente. Ciao
      .

      • Giovanni scrive:

        E’ proprio in quegli attimi che a me sembra che sia la barca a deviare. Le mani della donna al timone sono a “mezzogiorno ed un quarto”, e notando la scia dell’imbarcazione – coerente con la manovra – si potrebbe concludere che lo scarto di 45 gradi che tu dici sia solo in apparenza di quell’oggetto.

        • Sabrina Pieragostini scrive:

          La barca e l’oggetto sembrano procedere su due rotte “convergenti”. Osservando proprio la scia del natante (che a mio avviso rimane inizialmente su una linea retta), si può notare l’apparente scarto di 45 gradi. La deviazione della barca avviene, secondo me, immediatamente dopo lo scarto dell’USO che stiamo analizzando. E si tratta, da quello che suggerisce la scia del natante, di una curvatura verso dritta come lasciano intuire anche le mani della donna sul timone, che tu giustamente hai notato. E un po’ come se la velista, con la manovra, cercasse di portarsi su un punto di osservazione piu favorevole per continuare a guardare l’oggetto. Ma ovviamente sono nostre personali osservazioni.
          E resta comunque il problema di fondo: cosa effettivamente è questo USO?
          Giovanni, grazie per il gradito intervento che ha acceso la discussione su un particolare forse sfuggito a molti.
          A presto…

  3. fabio scrive:

    …ordunque…ho ridato un occhio allimmagine (frame fisso postato) e al video e, mentre cercavo di fissare alcuni paramentri per una pre-analisi, mi si è accesa una lampadina (alla Archimede di Walt Disney)!..ho riletto con attenzione l’articolo di Sabrina e…COSA-CERCAVANO-QUESTI-VELISTI-DELLA-DOMENICA?!? I-DELFINI-NERI?!?..
    e che cosa sono i “delfini neri”?!?…?…ho riguardato meglio la foto e, come avevo già detto, si intravedono migliorando l’immagine al pc due sagome scure (grigio scuro) semi allungate su di una (appena visibile previo miglioramento immagine) semistruttura biancastra dietro la “boa” (che boa non è)…al ché è arrivata la “fiondata cerebrale” e…ma vuoi vedere che c’è una connessione logica con le leggende sulle sirene (seirenes) e il relativo
    “popolo del mare” della mitologia (trattato in maniera mirabile da W.D. in “la sirenetta”) le cui leggende e racconti dei marinai (di tutti i tempi) sono riscontrabili in tutto il mondo?!..esse, creature dalle sembianze femminee, di colore verdastro/grigio scuro, con apparente coda di pesce agli arti inferiori, sostavano distese su “scogli bianchi”, sopra “bianchi banchi corallini”, in cima a “bianchi mucchi di ossa umane”, su “isolotti” di rilucente bianca sabbia, all’interno di una gigantesca “ostrica bianca” aperta oppure galleggiavano sulla “bianca spuma” del mare…
    Miraggi? Illusioni ottiche? Allucinazioni?Puo darsi…con il loro canto melodioso (simile a quello dei delfini?) e la loro “bellezza” (androgina?) attraevano e incantavano i naviganti che, perduta la “rotta” e chiedendo informazioni, morivano (tra le loro braccia) per quel “dolce canto” (ricco di sapere, di conoscenza…misterico-che uccide la mente!) ma così affascinante!..di “sapere” si muore nella vita!…anche più volte…a tutti ricordo la sirenetta di Copenaghen che, semidistesa su di uno “scoglio” levigato, arrotondato (simile ad una boa), bianco (oggi scurito dal tempo), accoglie i naviganti nel porto (al sicuro) della stessa città. Coincidenze?..sarà…ma i due “delfini neri” che prendono il sole all’interno di uno “scafo aperto” (o ostrica che sia) che ad una vista umana (RGB,frequenze percepibili dai nostri occhi) non appaiono (o..come apparivano ai naviganti spesso nella nebbia o caligine biancastra) sono così “IMPOSSIBILI”?…e gli Oannes (di Sirio)?…che dal mare salivano dalle spiagge del golfo della Sumeria per “istruire” gli umani e per ritornare nel mare all’alba?..non erano “scuri” come gli “dei” di Sumer o di Giza e con gli arti inferiori “fasciati” e/o con “accenni di coda”?…e Nommo (Oannes)? o Nemo (Nessuno, Ulisse), il capitano, che con il suo “sottomarino invisibile” solca i mari del mondo aiutando l’umanità e salvandola dalle catastrofi? Non potrebbero far parte dello stesso popolo del mare? Fantasie?…meditiamo ragazzi…meditiamo…

    un saluto

    • Sabrina Pieragostini scrive:

      Ciao Fabio…senza voler smontare la tua elaborata interpretazione storica-misterica-mitologica-sapienziale, devo comunicarti che i delfini neri esistono. Sono anche detti “pseudo-orche” proprio perchè nei colori- schiena nera e ventre bianco- le ricordano molto. Erano dunque questi mammiferi insoliti il reale obiettivo dei 4 velisti svedesi. Cosa abbiano effettivamente incontrato, bè, davvero non lo so…

      • fabio scrive:

        …giusto…quello che abbiano incontrato è “difficile” da “svelare” (togliere il velo)…certo è che non erano “delfini neri” con la “pancia bianca”…che pur essendo “-pseudo-orche-” (forse li ho visti in qualche documentario…da piccolo..se non li ho confusi con le orche…) non se ne vanno a rimorchio di una “boa” (che tale non è) uguale (per caso?) al “sasso” della Sirenetta di Copenaghen…proprio quelli che sicuramente i 4 velisti NON hanno visto…
        …saranno rimasti delusi…

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