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…date le mie pregresse esperienze di vela penso proprio di poter dire che quella che stiamo vedendo non è una boa e, qualsiasi cosa sia, è in movimento…
analizzerò l’immagine al pc appena possibile poichè la grandezza della scia denota la presenza di uno “scafo” (che tralaltro si intravede nel frame fotografico) in rotta che “non si vede” ad occhio nudo MA C’E’…
ciao e a presto
Anche se -per la verità- non è la “boa” a deviare, ma la barca.
Caro Giovanni, grazie della tua osservazione. Però, se guardi con attenzione le immagini, puoi notare che la barca “taglia la strada” (perdonami il termine poco marinaro…) alla boa-USO. E se scorri le immagini rallentandole, all’incirca tra il 12o e 13o secondo, puoi notare che effettivamente l’oggetto misterioso, allorchè si trova davanti la parte posteriore della vela (la poppa), compie una virata di quasi 45 gradi. Questo è ciò che si può vedere. Altro è stabilire cosa sia l’oggetto. Però ti posso dire che dalla Svezia ci è stato confermato che il fenomeno non è stato assolutamente sottovalutato: le Forze Armate hanno aperto un fascicolo e perlustrato la zona in lungo e in largo, con aerei e mezzi navali.
Grazie ancora del tuo intervento. Se avremo aggiornamenti li pubblicheremo immediatamente. Ciao
.
E’ proprio in quegli attimi che a me sembra che sia la barca a deviare. Le mani della donna al timone sono a “mezzogiorno ed un quarto”, e notando la scia dell’imbarcazione – coerente con la manovra – si potrebbe concludere che lo scarto di 45 gradi che tu dici sia solo in apparenza di quell’oggetto.
La barca e l’oggetto sembrano procedere su due rotte “convergenti”. Osservando proprio la scia del natante (che a mio avviso rimane inizialmente su una linea retta), si può notare l’apparente scarto di 45 gradi. La deviazione della barca avviene, secondo me, immediatamente dopo lo scarto dell’USO che stiamo analizzando. E si tratta, da quello che suggerisce la scia del natante, di una curvatura verso dritta come lasciano intuire anche le mani della donna sul timone, che tu giustamente hai notato. E un po’ come se la velista, con la manovra, cercasse di portarsi su un punto di osservazione piu favorevole per continuare a guardare l’oggetto. Ma ovviamente sono nostre personali osservazioni.
E resta comunque il problema di fondo: cosa effettivamente è questo USO?
Giovanni, grazie per il gradito intervento che ha acceso la discussione su un particolare forse sfuggito a molti.
A presto…
…ordunque…ho ridato un occhio allimmagine (frame fisso postato) e al video e, mentre cercavo di fissare alcuni paramentri per una pre-analisi, mi si è accesa una lampadina (alla Archimede di Walt Disney)!..ho riletto con attenzione l’articolo di Sabrina e…COSA-CERCAVANO-QUESTI-VELISTI-DELLA-DOMENICA?!? I-DELFINI-NERI?!?..
e che cosa sono i “delfini neri”?!?…?…ho riguardato meglio la foto e, come avevo già detto, si intravedono migliorando l’immagine al pc due sagome scure (grigio scuro) semi allungate su di una (appena visibile previo miglioramento immagine) semistruttura biancastra dietro la “boa” (che boa non è)…al ché è arrivata la “fiondata cerebrale” e…ma vuoi vedere che c’è una connessione logica con le leggende sulle sirene (seirenes) e il relativo
“popolo del mare” della mitologia (trattato in maniera mirabile da W.D. in “la sirenetta”) le cui leggende e racconti dei marinai (di tutti i tempi) sono riscontrabili in tutto il mondo?!..esse, creature dalle sembianze femminee, di colore verdastro/grigio scuro, con apparente coda di pesce agli arti inferiori, sostavano distese su “scogli bianchi”, sopra “bianchi banchi corallini”, in cima a “bianchi mucchi di ossa umane”, su “isolotti” di rilucente bianca sabbia, all’interno di una gigantesca “ostrica bianca” aperta oppure galleggiavano sulla “bianca spuma” del mare…
Miraggi? Illusioni ottiche? Allucinazioni?Puo darsi…con il loro canto melodioso (simile a quello dei delfini?) e la loro “bellezza” (androgina?) attraevano e incantavano i naviganti che, perduta la “rotta” e chiedendo informazioni, morivano (tra le loro braccia) per quel “dolce canto” (ricco di sapere, di conoscenza…misterico-che uccide la mente!) ma così affascinante!..di “sapere” si muore nella vita!…anche più volte…a tutti ricordo la sirenetta di Copenaghen che, semidistesa su di uno “scoglio” levigato, arrotondato (simile ad una boa), bianco (oggi scurito dal tempo), accoglie i naviganti nel porto (al sicuro) della stessa città. Coincidenze?..sarà…ma i due “delfini neri” che prendono il sole all’interno di uno “scafo aperto” (o ostrica che sia) che ad una vista umana (RGB,frequenze percepibili dai nostri occhi) non appaiono (o..come apparivano ai naviganti spesso nella nebbia o caligine biancastra) sono così “IMPOSSIBILI”?…e gli Oannes (di Sirio)?…che dal mare salivano dalle spiagge del golfo della Sumeria per “istruire” gli umani e per ritornare nel mare all’alba?..non erano “scuri” come gli “dei” di Sumer o di Giza e con gli arti inferiori “fasciati” e/o con “accenni di coda”?…e Nommo (Oannes)? o Nemo (Nessuno, Ulisse), il capitano, che con il suo “sottomarino invisibile” solca i mari del mondo aiutando l’umanità e salvandola dalle catastrofi? Non potrebbero far parte dello stesso popolo del mare? Fantasie?…meditiamo ragazzi…meditiamo…
un saluto
Ciao Fabio…senza voler smontare la tua elaborata interpretazione storica-misterica-mitologica-sapienziale, devo comunicarti che i delfini neri esistono. Sono anche detti “pseudo-orche” proprio perchè nei colori- schiena nera e ventre bianco- le ricordano molto. Erano dunque questi mammiferi insoliti il reale obiettivo dei 4 velisti svedesi. Cosa abbiano effettivamente incontrato, bè, davvero non lo so…
…giusto…quello che abbiano incontrato è “difficile” da “svelare” (togliere il velo)…certo è che non erano “delfini neri” con la “pancia bianca”…che pur essendo “-pseudo-orche-” (forse li ho visti in qualche documentario…da piccolo..se non li ho confusi con le orche…) non se ne vanno a rimorchio di una “boa” (che tale non è) uguale (per caso?) al “sasso” della Sirenetta di Copenaghen…proprio quelli che sicuramente i 4 velisti NON hanno visto…
…saranno rimasti delusi…