L’ex funzionario della Difesa Usa parla di UFO

Gli UFO vanno studiati scientificamente, sulla scorta delle informazioni a nostra disposizione, di per sé già impressionanti. Ma non ci sono prove che i Governi- in particolare, quello americano- abbiano mai insabbiato le notizie. A sostenerlo è un ex funzionario USA, Christopher Mellon, che da qualche mese ha aderito a UFODATA, un progetto che riunisce un panel di esperti alla ricerca della verità su questo fenomeno.

LA GIORNALISTA INVESTIGATIVA LESLIE KEAN, AUTRICE DELL'INTERVISTA

LA GIORNALISTA INVESTIGATIVA LESLIE KEAN, AUTRICE DELL’INTERVISTA

Tra di loro c’è anche la giornalista investigativa Leslie Kean. Proprio lei, sull’ Huffington Post, ha pubblicato un’intervista a Mellon. Un personaggio di primo piano, con notevoli credenziali: per molti anni ha lavorato per il Ministero della Difesa, con accesso a settori molto riservati dello Stato, con i più alti nullaosta in ambito di sicurezza nazionale. In particolare, ha trascorso un decennio alla Commissione del Senato  incaricata di controllare le attività di CIA (Central Intelligence Agency), NSA (National Security Agency), NRO (National Reconnaissance Office). Nella sua attività, ha potuto visitare anche la famigerata Area 51 e altri obiettivi sensibili.

In questa chiacchierata realizzata principalmente via mail, per la prima volta  ha accettato di parlare di Oggetti Volanti Non Identificati, argomento del quale si sarebbe appassionato quando era solo un bambino, dopo aver visto un video sorprendente, che mostrava un grande disco dorato muoversi nel cielo, tra le nuvole, “in modo che era difficile da falsificare”, ha detto. E da allora non ha mai smesso di interessarsene, anche se- ha sottolineato- come pura curiosità personale.

Inevitabile una domanda sulla Clinton. Da candidata alla Casa Bianca, sta promettendo di “andare a fondo” per scoprire la verità sugli UFO, ma da Segretario di Stato non avrebbe dovuto leggere- e dunque conoscere- quei documenti che ora vorrebbe divulgare? “No”- risponde sicuro Mellon. “L’accesso a certi programmi è basato sulla necessità di sapere. Funzionari come John Podesta e il segretario Clinton possono senza problema occupare per anni posizioni di rilievo ed essere avidi lettori di analisi d’intelligence classificate, senza mai ottenere l’accesso ai programmi riservati del Ministero della Difesa, per la maggior parte relativi a nuovi armamenti.”

UN GIOVANE CHRISTOPHER MELLON, FOTO PUBBLICATA DALL'HUFFINGTON POST

UN GIOVANE CHRISTOPHER MELLON, A DESTRA, NELLA FOTO PUBBLICATA DALL’HUFFINGTON POST

Dunque, il famoso “need to know”- in nome del quale molte personalità di rilievo hanno visto negate le loro richieste di ricevere informazioni- arriverebbe fino ai massimi livelli della gerarchia del potere. Ma stando a quanto afferma Chris Mellon, in ogni caso per quanto riguarda gli UFO non ci sarebbero nuovi documenti da scoprire. ”Dubito fortemente che una qualsiasi agenzia governativa stia nascondendo informazioni a tal proposito. Ho partecipato a una revisione completa dei “Programmi Neri” del Dipartimento della Difesa… Ho visitato l’Area 51 e altre strutture militari, di intelligence e di ricerca. In tutti quegli anni, non ho mai trovato la minima traccia di interesse o di coinvolgimento del Governo nella questione UFO”.

E aggiunge: “Mi piacerebbe credere che da qualche parte abbiamo un disco volante precipitato, ma non ho mai visto nulla che pur vagamente sostenga queste incredibili affermazioni. Per mia esperienza, nelle rare occasioni in cui dei casi ufologici hanno coinvolto il Governo, sono stati scomodi e imbarazzanti per quei funzionari che non vedevano l’ora di lasciarseli alle spalle il prima possibile! E i militari sembrano quelli più scontenti di indagare, anche se gli avvistamenti provengono dai loro piloti o da alte autorità come Fife Symington, l’ex governatore dell’Arizona. Gli ufficiali più alti in grado sono così spaventati dal ridicolo che nascondono ogni forma di interesse e di curiosità.”

UN FOTOMONTAGGIO DI HILLARY CLINTON

UN FOTOMONTAGGIO DI HILLARY CLINTON

La Clinton- se sarà eletta- rischia dunque di trovarsi con un pugno di mosche in mano? Come la prenderà l’opinione pubblica? “ I teorici del complotto saranno arrabbiati e poco convinti, mentre il grande pubblico concluderà che gli UFO non sono poi un argomento così interessante. Ma se la Clinton vuole andare davvero a fondo, dovrebbe rivolgersi ufficialmente al NORAD (il comando di difesa aerospaziale del Nord America), che ha compiti di raccolta e di analisi dei dati. In contemporanea, dovrebbe assegnare all’ Ufficio di Scienza e Tecnologia il compito di riesaminare tutte le prove disponibili, in coordinamento con altre Nazioni e fornendo valutazioni scientifiche e raccomandazioni.”

L’ex funzionario non sembra però sottovalutare il fenomeno, anzi. Ritiene che si sono verificati casi a sufficienza per portare avanti un’indagine scientifica. Perché sono troppe le coincidenze che si ripetono nel tempo, troppi i testimoni e le immagini attendibili, troppi i tracciati radar. E aggiunge:”Quando qualcuno di cui ti fidi, come un pilota della Marina, ti guarda negli occhi e ti dice di aver visto qualcosa di veramente straordinario a distanza ravvicinata, è difficile non prendere in seria considerazione la sua testimonianza. È arrogante, irragionevole e stupido rifiutare questi resoconti. Dovremmo semplicemente seguirne le tracce, in modo imparziale, fin dove ci conducono.”

L’episodio al quale Mellon si riferisce è raccontato durante la stessa intervista concessa a Leslie Kean. Eccolo:”Conoscendo il mio interesse negli UFO, un giorno, un pilota della Marina  mi telefonò ansimante per riferirmi che pochi minuti prima un jet era atterrato dopo essere stato circondato da un UFO in pieno giorno. A quanto risulta, la Marina non ha indagato. Ricordo anche le strumentazioni dell’osservatorio ottico di Maui, che tracciano i satelliti:  registrarono il volo di quattro o cinque UFO che attraversavano il cielo notturno. Nessuno sapeva che farne, nessun funzionario governativo espresse il benché minimo interesse persino dopo che il video venne trasmesso dal programma Nightline dell’ABC. Trovai quella totale mancanza di curiosità scientifica legata al politicamente corretto molto frustrante.”

L'UFO TRIANGOLARE AVVISTATO IN BELGIO, SECONDO MOLTI UN FALSO

L’UFO TRIANGOLARE AVVISTATO IN BELGIO: SECONDO MOLTI, UN FALSO

L’articolo, che consiglio a tutti di leggere nella sua versione originale (il link è http://www.huffingtonpost.com/leslie-kean/is-there-a-ufo-coverup-a-_b_9865184.html) prosegue elencando i casi ufologici più interessanti e più convincenti– come gli avvistamenti che tra il 1989 e 1990 si verificano nei cieli del Belgio, davanti agli occhi anche di poliziotti e di piloti di caccia. Forse semplicemente mezzi sperimentali super segreti, ma assolutamente terrestri… ”Posso capire che questa sembri la spiegazione più plausibile”, obietta però Chris Mellon, “ma vi posso assicurare che questi oggetti non appartengono al Ministero della Difesa degli Stati Uniti”. Considerando il suo ruolo e la posizione rivestita per anni, probabilmente non poteva far altro che smentire.

Ma nella sua risposta aggiunge perchè gli UFO, secondo lui, non sono americani: ad una precisa richiesta di un potente senatore, all’indomani dell’11 settembre, in merito al cosiddetto “progetto Aurora”, il suo ufficio fu costretto ad effettuare delle verifiche stringenti per poi fare un accurato resoconto. Scoprirono così che “non avevamo nessun mezzo in grado di rimanere sospeso in aria  e poi di accelerare senza far rumore alla massima velocità.” E aggiunge:”Non è assolutamente un comportamento proprio dell’esercito Americano condurre test sperimentali di nuovi velivoli sopra aree popolose dove la sicurezza potrebbe essere compromessa e dove si metterebbero in pericolo dei civili innocenti.”

Allora cosa sono questi  mezzi volanti, questi assurdi fenomeni luminosi che migliaia di persone qualificate, credibili, sane di mente, hanno visto in ogni angolo del mondo? Davvero appartengono ad altre civiltà? Chris Mellon la pensa così: “Sono sicuramente affascinato da questa possibilità. Ma non credo che lo scopriremo senza un’indagine scientifica approfondita. Vorrei invitare il pubblico a partecipare e a sostenere questo esile ma pur sempre potenzialmente rivoluzionario sforzo, portato avanti dai volontari. Le scoperte di UFODATA, in un modo o nell’altro, ci possono aiutare a risolvere questo mistero perenne e magari persino a conoscere meglio l’universo e il posto che l’Umanità ha in esso.”

SABRINA PIERAGOSTINI

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