Il conto alla rovescia è iniziato. Entro 180 giorni, il direttore della National Intelligence degli Stati Uniti- Joe Biden per questo ruolo ha scelto Avril Haines- dovrà rispondere in forma ufficiale alla richiesta senza precedenti avanzata dalla Commissione Intelligence del Senato: condividere tutte le informazioni ottenute o convogliate dalla Task Force sugli UAP della Marina sui fenomeni aerei anomali avvistati da piloti e da personale militare, indipendentemente da quale agenzia governativa abbia indagato. E quei dati – almeno nelle intenzioni dei senatori firmatari della richiesta- non dovranno essere coperti da segreto.
UNO DEI VELIVOLI RIPRESI DAI PILOTI MILITARI STATUNITENSI
La pressante sollecitazione della Commissione presieduta da Marco Rubio è contenuta nell’atto di autorizzazione del bilancio per l’anno fiscale 2021 inviata per approvazione già lo scorso luglio. Solo il 28 dicembre, però, il presidente Donald Trump ha convertito in legge un disegno di legge di spesa “omnibus” che stanzia 2,3 trilioni di dollari di finanziamenti federali e che copre tutto- dalle disposizioni per la pandemia fino alla Difesa, incluso quindi l’atto dell’Intelligence. Adesso il capo della National Intelligence- in consultazione con il Segretario alla Difesa e con gli altri responsabili di simili agenzie (CIA, FBI e così via) ha tempo sei mesi per fornire la documentazione che dovrà includere un’analisi approfondita dei dati disponibili e i rapporti dei servizi segreti sugli UAP (detti anche AAV, una sigla che significa sia Anomalous Aerial Vehicle che Advanced Aerospace Vehicle).
I dati specificatamente menzionati nel testo della commissione sono quelli provenienti dall’intelligence geospaziale (GEOSINT), dei segnali (SIGINT), l’intelligence umana (HUMINT) e dei segnali e delle misurazioni (MISINT). Dunque, tutto quello che satelliti, radar, telecamere, strumentazioni elettroniche ma anche osservazioni umane hanno raccolto nel corso degli anni sugli oggetti in volo dalle prestazioni eccezionali sfuggiti a una chiara identificazione. A scoperchiare il Vaso di Pandora, lo sappiamo, sono stati i tre video ripresi con le camere all’infrarosso ATFLIR montate sui jet della US Navy- veri gioielli tecnologici- che hanno immortalato velivoli privi di ali, motori, eliche, mezzi di propulsione e altre componenti tipiche di un aeromobile compiere manovre assurde con velocità e soprattutto con accelerazioni ritenute impossibili.
UN OGGETTO DEFINITO “NON IDENTIFICATO” DAL PENTAGONO
Filmati che nell’aprile 2020 il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha ufficialmente dichiarato essere immagini autentiche, non alterate o manipolate in alcun modo, che raffigurano fenomeni realmente non identificati. Nessuno ai vertici del Pentagono ha mai parlato apertamente di tecnologia aliena o di astronavi extraterrestri- e ci mancherebbe altro!- ma gole profonde ed ex funzionari dei servizi segreti lo hanno invece fatto, dicendo – testualmente- che il governo americano sarebbe in possesso di materiale “non di questo mondo”. Confidenze raccolte da quotidiani autorevoli come il New York Times, in prima linea fin dal dicembre 2017 per far luce sulle indagini condotte in gran segreto per anni, ma anche da blog come The War Zone o The Debrief.
Proprio a quest’ultimo sito, specializzato in notizie che riguardano le forze armate, ha risposto via email Chris Mellon, ex vice Segretario aggiunto alla Difesa per l’Intelligence ed ex direttore del personale della Commissione per l’Intelligence del Senato degli Stati Uniti per le amministrazioni Clinton e Bush figlio: «La legge recentemente emanata incorpora il testo del rapporto della Commissione per i Servizi di Intelligence del Senato che richiede un rapporto non classificato e tutte le fonti sul fenomeno UAP. Di conseguenza, ora è giusto dire che la richiesta di un rapporto non classificato sul fenomeno UAP gode del sostegno bipartisan in entrambe le Camere del Congresso»
CHRIS MELLON, IN UNA FOTO DI QUALCHE ANNO FA
Resta ora da capire cosa accadrà. «Supponendo che il ramo esecutivo onori questa importante richiesta, la Nazione avrà finalmente una base oggettiva per valutare la validità della questione e le sue implicazioni per la sicurezza nazionale. Questa è un’opportunità straordinaria e attesa da tempo. Spero che la nuova amministrazione esegua rigorosamente le sue prerogative di supervisione perché le preoccupazioni del pubblico e di numerosi militari statunitensi sono state ignorate per troppo tempo da una compiacente burocrazia della sicurezza nazionale», ha detto Mellon. Tuttavia non si può escludere che la National Intelligence approfitti della scappatoia lasciata dal testo della commissione di Rubio- la possibilità di aggiungere un allegato classificato– per sottrarre le informazioni ritenute sensibili e strategiche dai documenti destinati al pubblico. In questo caso, il segreto rimarrebbe segreto.
LA NSA HA 180 GIORNI DI TEMPO PER FORNIRE TUTTE LE INFORMAZIONI SUGLI UAP
Con un tweet, anche Luis Elizondo– figura di rilievo dell’Intelligence americana e già a capo del programma di indagine del Pentagono reso pubblico nel 2017, l’AATIP- ha espresso soddisfazione per la firma del Presidente Trump, inviando “un grazie speciale agli amici di Washington DC e a Chris Mellon per l’aiuto dato affinché diventasse una realtà” e sottolineando che il risultato è merito dei tre anni di lavoro del gruppo To The Star Academy per la quale sia Elizondo che Mellon hanno svolto un ruolo chiave. Ora, però, a quanto pare è arrivato il divorzio consensuale. L’ex direttore di AATIP ha annunciato di aver lasciato la corporation creata dalla pop star Tom DeLonge per dar vita a una nuova struttura. TTSA continuerà a occuparsi di intrattenimento e divulgazione sulle tematiche ufologiche, mentre Elizondo insieme ad altri (tra i quali lo stesso Mellon ) creerà un team per occuparsi di UAP/UFO a livello governativo-istituzionale, militare e di Research&Development. Vedremo con quali sviluppi.