Luis Elizondo:«Adesso il Governo ammette che gli UFO sono reali»

È una delle figure-chiave della stagione di disclosure che stiamo vivendo riguardo l’annosa questione UFO/UAP. Luis Elizondo- Lue per gli amici- ci ha messo la faccia, diciamo così: non si è limitato a rilasciare indiscrezioni in forma anonima ad amici giornalisti, ma da subito, dal dicembre 2017, data in cui i primi quotidiani americani hanno rivelato l’esistenza di un progetto segreto del Pentagono per studiare le “minacce aerospaziali avanzate” (l’Advanced Aerospace Threat identification Program) , l’uomo dell’Intelligence si è fatto avanti con interviste e incontri pubblici per rivelare la verità. Oppure è solo la sua di verità?

L'EX DIRIGENTE DEL PENTAGONO LUIS ELIZONDO

L’UOMO DEL PENTAGONO LUIS ELIZONDO

Attorno a Elizondo, infatti, sono subito circolate voci contraddittorie alimentate soprattutto da un fatto: il Dipartimento della Difesa non ha mai esplicitamente riconosciuto il suo ruolo come effettivo direttore dell’AATIP- carica dalla quale si sarebbe dimesso in dissenso con i superiori che non davano la giusta importanza alla problematica dei fenomeni aerei sconosciuti. Molti, soprattutto tra gli scettici ad oltranza, hanno così messo in dubbio la sua attendibilità. Dubbi che adesso dovrebbe aiutare a fugare una dichiarazione ufficiale dell’ex senatore Harry Reid, promotore del programma rimasto per anni nell’ombra, da lui inviata al giornalista della NBC Gadi Schwartz. Seguiamo la traduzione di paolog.webs.com

Scrive dunque Reid: «In qualità di Capo di Maggioranza del Senato degli Stati Uniti, ho lavorato con il Senatore repubblicano Ted Stevens dell’Alaska e con il Senatore democratico Dan Inouye delle Hawaii per assegnare un finanziamento di 22 milioni di dollari per quello che sarebbe stato conosciuto come Programma per la Identificazione delle Minacce Aerospaziali Avanzate (AATIP), un programma investigativo non classificato ma non pubblicizzato, mirato allo studio dei fenomeni aerei non identificati. Come uno degli sponsor originali dell’AATIP, posso ufficialmente attestare la partecipazione e il ruolo direttivo che Lue Elizondo ha avuto in questo programma. Il signor Elizondo è un ex ufficiale d’intelligence che ha trascorso la sua carriera lavorando instancabilmente nell’ombra su questioni delicate di sicurezza nazionale, comprese le indagini sugli UAP come capo dell’AATIP, tutti ruoli che ha svolto in maniera ammirabile.»

L'EX SENATORE HARRY REID, MOLTO INTERESSATO AL FENOMENO UFO

L’EX SENATORE HARRY REID, MOLTO INTERESSATO AL FENOMENO UFO

Ma le perplessità permangono. A partire dall’effettivo obiettivo di alcuni esponenti di primo piano del mondo dell’Intelligence americana: a farsi avanti, oltre a Elizondo, ci sono stati  anche Jim Semivan (per 25 anni nella CIA prima di diventare vicepresidente di To The Stars Academy, la company che ha aperto il vaso di pandora degli UFO del Pentagono)  e Christopher Mellon, che ha ricoperto il ruolo di vice segretario aggiunto alla Difesa per l’intelligence nelle amministrazioni Clinton e George W. Bush e successivamente per le operazioni di sicurezza e informazione. Non proprio personaggi di rincalzo, insomma, eppure si stanno esponendo come mai era successo prima per chiedere la divulgazione delle informazioni raccolte negli anni sugli strani velivoli incontrati in volo dai piloti militari degli Stati Uniti. Vogliono fare davvero luce sul fenomeno oppure le loro reali intenzioni sono altre?

Domanda legittima, visto che stiamo parlando di professionisti della disinformazione, abituati a negare la verità e a sostenere il falso- se funzionale ai loro scopi. Perché mai dovrebbero essere sinceri ora, nell’affrontare un tema così sensibile e delicato che potrebbe compromettere la sicurezza nazionale, come sarebbe riconoscere l’esistenza di mezzi tecnologici di provenienza ignota in grado di bypassare gli avanzati sistemi di controllo statunitensi e di violare lo spazio aereo di una superpotenza? Oppure la natura di questi oggetti è invece tutt’altro che ignota ai livelli più elevati dell’Intelligence e  c’è la volontà di spostare l’attenzione dell’opinione pubblica verso il reame della fantasia per sviare dalla realtà?

TRE FOTOGRAMMI TRATTI DAL VIDEO DELLA USS RUSSELL

TRE FOTOGRAMMI TRATTI DAL VIDEO DELLA USS RUSSELL

Tanto più che l’ultimo video riconosciuto come autentico dal Pentagono sarebbe stato smontato sul web. È il filmato diffuso online dai giornalisti investigativi Jeremy Corbell e George Knapp  che mostra un velivolo di forma piramidale ripreso di notte, con le telecamere agli infrarossi, dal personale della USS Russell davanti alla costa di San Diego (California) nel luglio 2019. La portavoce del DoD, con un comunicato stampa, ha ammesso che la UAPTF– la Task Force sui fenomeni aerei non identificati diretta dall’Ufficio Navale di Intelligence- ha incluso questo video tra le varie prove da analizzare. Ma secondo alcuni debunker, invece, in quelle immagini non ci sarebbe altro che un comunissimo aereo, modificato da un effetto ottico.

Un sito offre addirittura le istruzioni per riprodurre a casa, in modo piuttosto semplice, lo stesso “UFO autentico”. Bastano una videocamera (anche da smartphone) dotata di un obiettivo con una buona apertura, un nastro isolante nero, delle forbici e un aeroplano di passaggio. Il nastro adesivo va incollato sopra la lente, ritagliando un buchino di forma di triangolare e si deve settare alla massima apertura. «Poi, se punti la videocamera verso una fonte di luce e sfochi l’obiettivo, ecco la magia: il punto di luce è diventato un triangolo, proprio come la piramide volante ripresa sulla costa americana. Aspetta solo che passi un aereo, con le luci di posizione in azione, e filmalo con l’obiettivo fuori fuoco. Non è difficile vedere che i lampeggianti di un aereo sono identici alle luci dell’UFO nel video…Ovviamente ci saranno delle differenze nei filmati, visto che il primo è stato realizzato con una telecamera a visione notturna molto più sensibile e costosa».

L'OGGETTO DI FORMA PIRAMIDALE RIPRESO DL PERSONALE DI UNA NAVE DA GUERRA AMERICANA

L’OGGETTO DI FORMA PIRAMIDALE POTREBBE ESSERE SOLO UN EFFETTO OTTICO

Tutto spiegato, insomma? La US Navy avrebbe semplicemente scambiato un aereo per un velivolo sconosciuto? Il personale esperto a bordo del cacciatorpediniere non se ne è accorto e non l’hanno capito nemmeno gli analisti della task force? Oppure dobbiamo pensare che si tratti di un falso volontario ma fatto talmente male da essere stato subito scoperto? Entrambe le possibilità appaiono molto improbabili. Soprattutto se inquadriamo il video in questione nel suo contesto, evidenziato perfettamente da un articolo pubblicato dal sito Thedrive.com lo scorso marzo in merito a una serie di eventi bizzarri avvenuti proprio nel luglio 2019 vicino alle isole di fronte alla California: per vari giorni, molteplici oggetti volanti, indicati dalla US Navy come “droni” o “UAVs” (Unmanned Aerial Vehicles) sono stati osservati più volte durante un’esercitazione navale che coinvolgeva, tra le altre, anche la USS Russell.

L’articolo spiega che almeno 6 di questi oggetti hanno volato per periodi prolungati in condizioni di visibilità ridotta e compiendo manovre provocatorie sopra le navi da guerra americane. A testimonianza dell’accaduto, ci sono i registri di bordo sui quali sono stati annotati gli insoliti episodi (ottenuti dal sito in virtù del Freedom of Information Act), poi indagati oltre che dalla Marina anche dalla Guardia Costiera e dall’FBI. Gli elementi emersi dai documenti sono molto interessanti: il 14 luglio, ad esempio, un drone simile a una luce bianca è rimasto sospeso sopra il ponte di decollo della USS Rafael Peralta, immobile per oltre 90 minuti.Il giorno successivo, altri due velivoli sconosciuti hanno seguito la nave e sono stati avvistati anche dalla USS Kidd. Sul registro, è stato annotato il movimento degli oggetti che scendevano improvvisamente di quota andando avanti e indietro, da destra a sinistra.

UN ALTRO OGGETTO VISTO INABISSARSI IN MARE IN UN VIDEO DELLA MARINA

UN ALTRO OGGETTO VISTO INABISSARSI IN MARE IN UN VIDEO DELLA MARINA

Insomma, nell’estate 2019 c’è stato molto di più di un semplice velivolo triangolare nel cielo- forse travisato, forse no:  si è verificata una molteplice serie di avvistamenti da parte di molteplici testimoni qualificati che hanno utilizzato tutta la strumentazione elettronica a loro disposizione per capire cosa volasse sopra le loro teste. Non possiamo dire cosa fosse, ma di certo non era un normale aereo, perché i normali aerei non cambiano altitudine repentinamente, non rimangono fermi a mezz’aria, non si spostano avanti e indietro in pochi istanti. A meno che non siamo di fronte a una menzogna. Dovremmo pensare a un complicatissimo lavoro di falsificazione, che include anche l’alterazione dei registri di bordo, per affermare che il personale militare abbia spacciato per autentici UAP dei banali oggetti ben identificati.

A darci la risposta  dovrebbe essere il rapporto che sarà consegnato dalla UAPTF entro la fine di giugno (anche se il termine potrebbe  slittare) al Senato degli Stati Uniti. Un documento sul quale crescono le aspettative, anche quelle di Luis Elizondo. Commentando con il New York Post l’imminente rilascio delle informazioni sugli UFO, l’ex funzionario del Pentagono ha detto che il rapporto tocca l’inesplicabile. In effetti, l’ormai famoso “Tic-tac della Nimitz” incontrato dai piloti della marina nel 2004 o i “cubi nelle sfere” descritti dai loro colleghi nel 2014 sono elementi che sfidano l’umana comprensione. «Penso che il Governo abbia riconosciuto la realtà dell’UAP. Tutti vogliono risposte e credo che siano tutti disposti a porre le domande difficili». Non solo, ha affermato Elizondo, ormai appare evidente che gli UAP abbiano caratteristiche non di questo mondo.

UNA RICOSTRUZIONE ARTISTICA DEL TIC TAC BASATA SUI TESTIMONI OCULARI

UNA RICOSTRUZIONE ARTISTICA DEL TIC TAC BASATA SUI TESTIMONI OCULARI

Ha descritto veicoli che volano a 11.000 miglia orarie – pari a oltre 20 mila km/h– e che sono in grado di virare istantaneamente. Facendo un paragone con i nostri jet più avanzati che vanno alla stessa velocità, ha scherzato, «per svoltare a destra, servirebbe circa metà dello stato dell’Ohio per riuscirci». Se non bastasse, questi intrusi hanno la capacità di muoversi ovunque: sfiorando la superficie terrestre, sfrecciando nell’atmosfera a 25 mila metri di quota e immergendosi nell’oceano. Indifferentemente. Resistono senza problemi ad accelerazioni fino a 700 G, inimmaginabili per i nostri caccia. «Quando vedi un fatto del genere, riconosci di avere a che fare con una tecnologia più avanzata della nostra». A spiazzare, è anche il modo in cui questi oggetti sembrano vincere la gravità terrestre anche se non hanno ali, abitacoli, parti meccaniche visibili, mezzi di propulsione.

Eppure volano e pure molto velocemente senza che nessuno riesca a capire come. Ma non basta comprendere la loro tecnologia, continua Elizondo, è necessario anche comprendere cosa vogliono. L’elemento più inquietante è lo stretto legame tra l’attività UAP e la nostra tecnologia atomica, ha continuato. «Questo è preoccupante, considerando che ci sono stati armamenti nucleari disabilitati da questi oggetti.  Ci sono assolutamente prove che gli UAP abbiano un interesse attivo nella nostra tecnologia nucleare.» Tuttavia,  per intere generazioni e per tutta una serie di ragioni sbagliate, i vertici della sicurezza nazionale non hanno voluto ammetterlo e non hanno diffuso informazioni al pubblico.»

UN ALTRO VELIVOLO MISTERIOSO RIPRESO DAI PILOTI DELLA US NAVY

UN ALTRO VELIVOLO MISTERIOSO RIPRESO DAI PILOTI DELLA US NAVY

«Temevano di passare per inetti, in alcuni casi hanno ritenuto che il fenomeno sfidasse i loro sistemi di credenze filosofiche e teologiche. Non erano in grado di gestirlo», ha chiosato. Quindi adesso sarebbe subentrato un radicale cambio di mentalità: questo e solo questo spingerebbe alcuni esponenti dell’Intelligence, forse i più illuminati, a premere per la diffusione di tutte le informazioni relative agli UFO. Ora e subito, insiste Lue Elizondo, senza sprecare altro tempo prezioso: «Non vale quello che si dice per il vino, che invecchiando migliora. È più simile a quello che succede alla frutta o alla verdura marcia in frigo. Più sta lì dentro, più puzza».

Da parte sua, Jeremy Corbell invece, in un’intervista esclusiva concessa al quotidiano inglese  Daily Star, ha affermato che i funzionari della Marina USA incaricati di analizzare le immagini degli UAP ripresi dai propri piloti hanno preso in considerazione anche la possibilità che questi mezzi “transmediali” emergano dal mare. «Gli UFO possono giungere da molto lontano, ma spesso li vediamo arrivare da un luogo a noi molto più vicino», ha spiegato Corbell. «Come noi abbiamo le nostre ambasciate in terra straniera, così è possibile che ci sia un punto di ritrovo, una stazione o una postazione sottomarina dove possono transitare una volta che sono qui, indipendentemente dal luogo di origine».

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