«Servono le immagini satellitari per svelare il mistero UFO»

Gli UFO sono reali ed è necessario studiarli in modo approfondito per comprenderne la natura, la provenienza, lo scopo. È una delle poche certezze che ci lascia il 2021, un anno che sarà ricordato anche per il nuovo impulso nella ricerca sugli Oggetti Volanti- o Fenomeni Aerei- Non Identificati. Da questo punto di vista, un anno storico, considerando le affermazioni pubbliche di importanti personalità del mondo dell’Intelligence e della scienza USA, il report sugli UAP consegnato al Congresso e l’istituzione di un nuovo ufficio incaricato espressamente di indagare sul fenomeno per trovare- finalmente- risposte. Ma al quadro mancano ancora dati essenziali per i ricercatori.

ORMAI NON C'È NESSUN DUBBIO: GLI UFO ESISTONO

ORMAI NON C’È NESSUN DUBBIO: GLI UFO ESISTONO

Lo ha sottolineato in un articolo pubblicato nei giorni scorsi sul sito Thehill.com il professor Avi Loeb, fisico teorico esperto di cosmologia delll’Harvard University e promotore del Galileo Project, il primo progetto scientifico privato dedicato espressamente allo studio degli UFO. «L’ex direttore della National Intelligence John Ratcliffe– scrive il docente- ha dichiarato:”Stiamo parlando di oggetti che sono stati osservati da piloti della Marina e dell’Aeronautica militare o rilevati da immagini satellitari, che francamente si cimentano in azioni difficili da spiegare, manovre complicate da replicare, per le quali non possediamo la tecnologia”. La mia attenzione è stata catturata dalla frase “immagini satellitari”. Io e centinaia di scienziati coinvolti nello studio degli UAP non abbiamo mai visto una singola immagine del genere diffusa in pubblico e saremmo estremamente interessati ad analizzare dati relativi ad oggetti che entrano nell’atmosfera terrestre senza avere le classiche orbite balistiche di un meteorite.  Ma informazioni di questo tipo non sono per ora disponibili alla scienza.»

IL PROFESSORE DELLA HSRVARD UNIVERSITY AVI LOEB

IL PROFESSORE DELLA HARVARD UNIVERSITY AVI LOEB

Le speranze del professor Loeb sono così riposte nell’organismo nato grazie all’iniziativa della senatrice Kirsten Gillibrand che ha introdotto un emendamento ad hoc nella legge di bilancio per la Difesa del 2022, il National Defense Authorization Act (NDAA). L’ufficio dovrà entrare in funzione entro la metà dell’anno e avrà i poteri (e il budget) necessari per coordinare tanto le segnalazioni quanto le indagini relative agli avvistamenti di velivoli che sfuggono alle normali spiegazioni, allo scopo anche di aumentare la condivisione tra le diverse agenzie governative e con i Paesi alleati degli Stati Uniti. Un modo, questo, per abbattere lo stigma che ancora circonda l’argomento, per convincere il personale delle Forze Armate a condividere informazioni spesso tenute celate per evitare problemi o derisioni ma anche per aiutare- come ha dichiarato la stessa Gillibrand- quei militari che hanno subìto danni alla salute dopo un incontro ravvicinato con questi oggetti misteriosi.

LA SENATRICE DEMOCRATICAI KIRSTEN GILLIBRAND

LA SENATRICE DEMOCRATICA KIRSTEN GILLIBRAND

C’è da pensare che saranno usati tutti i mezzi tecnologici a disposizione di Washington per arrivare a un risultato- inclusi i satelliti.«Se il nuovo ufficio stabilirà che gli oggetti nelle immagini satellitari sono così insoliti da non poter essere stati creati dall’uomo e quindi non costituiscono una questione di sicurezza nazionale, allora avrebbe senso sottoporre quei dati ad analisi scientifiche. Sia che abbiano un’origine naturale o extraterrestre, stabilirlo sarà di interesse internazionale e gioverà all’umanità nel suo insieme e arricchirà la nostra conoscenza scientifica condivisa», sostiene Avi Loeb che con la sua mentalità aperta, davvero “open-minded”, non esclude affatto la possibilità che davvero questi mezzi dalle caratteristiche di volo tanto anomale arrivino da altrove, tanto da contemplare le implicazioni di una scoperta simile. Cambierebbe tutto, ovviamente.

I SATELLITI, SIA MILITARI CHE CIVILI, POSSONO AVER RIPRESO GLI UAP IN MOVIMENTO

I SATELLITI, SIA MILITARI CHE CIVILI, POSSONO AVER RIPRESO GLI UAP IN MOVIMENTO

Finora- dice il fisico di Harvard- abbiamo cercato le intelligenze extraterrestri provando a captare i segnali radio provenienti dallo spazio. Il più vicino sistema stellare, quello di Alpha Centauri, dista circa 4.4 anni luce: se mai ricevessimo un messaggio da lì, ci vorrebbero quasi 10 anni per intrattenere una qualche forma di conversazione o comunque per tentare un contatto, con effetti non immediati. Al contrario, se gli UFO fossero i prodotti di una avanzata tecnologia aliena, le conseguenze sarebbero ben diverse.  «Si tratta di oggetti fisici di un’altra civiltà che sono già qui, in attesa di essere notati come un pacco nella nostra cassetta della posta», dice Loeb. Oggetti mossi forse da una sofisticata intelligenza artificiale, inviati sulla Terra alla ricerca di informazioni sui pianeti abitabili intorno al Sole. E un incontro di questo tipo- istantaneo- richiede un cambio di protocollo rispetto al SETI, che ha tempi dilatati. Come rispondere a un’astronave ET che si palesa nei nostri cieli?

COME INTERAGIRE CON QUESTI MEZZI VOLANTI SCONOSCIUTI?

COME INTERAGIRE CON QUESTI MEZZI VOLANTI SCONOSCIUTI?

Allo stato attuale, ammette lo scienziato, non esiste un accordo internazionale che preveda come interagire con un velivolo di origine extraterrestre in visita. «Sarebbe prudente formulare linee guida prima che si rendano necessarie. Qualsiasi coinvolgimento potrebbe avere implicazioni per il futuro dell’umanità e non dovrebbe essere lasciato ai capricci spontanei di un piccolo team di ricercatori», scrive lo studioso. Rischi e benefici andrebbero valutati con attenzione, ma molto dipenderà anche dalla reazione e dal comportamento degli oggetti medesimi. Incognite impossibili da prevedere in anticipo, quindi molte decisioni andranno prese in tempo reale.«Decifrare cosa vuole una strumentazione extraterrestre intelligente può assomigliare alla sfida di decifrare il codice di un dispositivo di crittografia. Potrebbe essere necessario fare affidamento sui nostri sistemi di intelligenza artificiale per capire l’intento dei sistemi di AI extraterrestri.»

GLI UFO SAREBBERO GUIDATI DA INTELLIGENZE ARTIFICIALI

GLI UFO SAREBBERO GUIDATI DA INTELLIGENZE ARTIFICIALI

Un momento a dir poco epocale, secondo il docente di origine israeliana che prosegue:«Una corretta interpretazione del contatto tempestivo con le tecnologie aliene potrebbe portare al progresso più significativo nella comprensione della realtà che ci circonda nell’intera storia dell’uomo.» Insomma, segnerebbe un salto evolutivo senza precedenti, forse ancora più rivoluzionario della fase in cui l’Homo Sapiens ha iniziato a popolare l’Eurasia. «La nostra storica migrazione dall’Africa è iniziata circa centomila anni fa, ma una futura migrazione dalla Terra potrebbe essere innescata da un dialogo con un messaggero arrivato da lontano che non assomiglia a nulla che abbiamo visto prima», conclude il suo articolo Avi Loeb.

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