L’incidente di Rendlesham Forest- Dopo 30 anni, nuove rivelazioni

Dopo più di 30 anni , rompe il silenzio uno degli ufficiali coinvolti nelle indagini sull’avvistamento Ufo più famoso di Gran Bretagna.

E’ passato alla storia come “l’incidente di Rendlesham Forest” o anche- come molti giornali hanno titolato- come il “Roswell  britannico”. Per molti anni negato, nascosto, coperto dal segreto militare e tornato  poi prepotentemente  alla ribalta dopo l’apertura degli archivi segreti del Ministero della Difesa di Sua Maestà e le dichiarazioni alla stampa del tenente Colonnello Charles Halt.

Per  la prima volta il quotidiano britannico  “The Telegraph”  pubblica le conclusioni del  Colonnello Ted Conrad- colui che appunto condusse la prima indagine sul campo all’indomani del presunto avvistamento extraterrestre-  ma le sue parole non faranno piacere ai tanti che hanno creduto ad un possibile, reale contatto con E.T. provenienti da altri mondi. Perché sostanzialmente smentisce  tutto…

 Nel dicembre del 1980, poco dopo Natale,  nella foresta di Rendlesham, vicino a Suffolk,   per tre sere consecutive apparvero delle strane luci subito attribuite alla presenza, al centro del bosco, di un’astronave aliena. Il Colonello dell’US Air Force  Conrad – che a quel tempo  comandava le due basi aeree della Raf a  Woodbridge e Bentwaters, gestite da personale americano, in cui erano custodite anche armi nucleari-   andò di persona a verificare, proprio nel punto in cui tracce sul terreno e  segni sugli alberi   sembravano provare l’avvenuto atterraggio Ufo. L’ufficiale- racconta ora- nonostante non avesse trovato nulla di interessante,  una volta  tornato alla base  decise comunque  di far  effettuare un sopralluogo più minuzioso durante la notte  e selezionò un gruppo di militari incaricati di approfondire l’indagine.

La  squadra, fornita di contatore Geiger, attrezzature per la visione notturna e macchine fotografiche, tornò dunque nel bosco. Senza trovare però, neanche loro, elementi degni di nota: anche le radiazioni di fondo registrate dal contatore Geiger risultarono assolutamente nella media. La squadra rientrò soddisfatta alla base. Tuttavia, un piccolo gruppo comandato dal tenente Colonnello Charles Halt  si fermò per ulteriori controlli, mantendendosi in contatto radio con il Comandante Conrad. E fu allora che Halt affermò di aver udito il rumore di un’astronave e di aver visto molte luci, sia in cielo che a terra. Luci- sottolinea  oggi Conrad- che solo Halt avvistò: tutti gli altri- inclusi la stessa moglie del colonnello- usciti fuori di casa , non riuscirono a vedere alcunché di anomalo   nella direzione indicata dal presunto testimone oculare, nonostante fosse una notte limpida e senza nuvole.

 Morale: secondo gli esperti non poteva trattarsi che di un’allucinazione o di un’illusione ottica- volendo credere alla buona fede di Charles  Halt, che avrebbe forse scambiato delle normali luci in lontananza per un Ufo. Oppure , è stata tutta una montatura,  una menzogna ben orchestrata, insomma una “clever hoax”, come dice lo stesso Colonello Conrad rivelando la sua opinione sull’accaduto.

Da parte sua, il tenente colonnello Charles Halt – ormai in pensione- ha sempre sostenuto con certezza che ciò che vide fosse “di natura extraterrestre” e ancora oggi insiste nel dire che i servizi segreti di statunitensi e britannici abbiamo voluto “insabbiare” il tutto. Chissà… Forse il cover-up è ancora in corso…

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3 risposte a L’incidente di Rendlesham Forest- Dopo 30 anni, nuove rivelazioni

  1. Alessandro Depa scrive:

    Penso che l’importante sia che eventi di questo genere non vadano dimenticati perchè effettivamente ci potrebbero essere degli indizi, che pur sembrando totalmente assurdi, nascondino un fondo di verità. Quindi benvenga la riapertura di fascicoli relativi ad episodi che sembravano ormai dimenticati per sempre.

    • Sabrina Pieragostini scrive:

      Bisogna sempre indagare con occhio critico…anzi extremamente critico su tutti i fenomeni! Ben vengano quindi, per fare maggior chiarezza, tutti i contributi sull’argomento perchè solo così potremo avvicinarci alla verità. Grazie Alessandro e a presto!

  2. Il caso di Rendlesham mi ha interessato in passato in quanto, vero o falso che sia, una parte della comunicazione conteneva delle coordinate geografiche che potevano localizzare l’isola Hy Brasil (dall’antico irlandese “Isola della bellezza”). Hy Brasil è una misteriosa isola, una sorta di paradiso terrestre alla stessa latitudine dell’l’Irlanda, a volte associata alle Isole Aran ed alle saghe dei Tuatha Dé Danann.

    Coordinate, che se confermate, identificano in una porzione di oceano il cui fondale, prima della fine della glaciazione di wurm, ovvero prima dell’innalzamento del livello del mare, poteva ragionevolmente essere un tutt’uno con, all’epoca, l'”altopiano” irlandese.

    Inoltre chi conosce l’estremo occidente irlandese forse conoscerà la cultura megalitica dell’Irlanda preistorica caratterizzata da Dolmen, Menhir, Dun Aengus, il più celebre dei tanti forti in pietra preistorici presenti sulle Isole Aran, noto arcipelago irlandese della Contea di Galway, che prende il nome dal dio pagano pre-cristiano Aengus (il nome sta infatti per forte di Aengus)

    Sembra quasi che la terra sia sprofondata in mare tagliando a metà quello che rimane del forte (e forse anche dei villaggi vicini)

    Scusate la divagazione, ma era importante dal mio punto di vista collegare l’avvistamento e il messaggio al mito di Hy Brasil e alla tradizione celtico-irlandese, per potere aggiungere un tassello all’indagine dell’avvistamento di Rendlesham.

    Quindi i temi ‘scottanti’ di questo avvistamento sono:
    – la dinamica dell’avvistamento di per sè
    – il messaggio in codice binario (testo e coordinate)
    – la mitologica isola legata alla tradizione pagana irlandese
    – l’assonanza tra Cu Culhain, eroe celtico, e Kukulkan, dio azteco

    A questo punto non so cosa mi trattenga dal tornare in Irlanda dove… tra una Guinness, una serata in un Pub di Galway, una riverdance e infiniti panorama mozzafiato… in Irlanda dove ho lasciato il cuore…

    Ma questo esula dall’aspetto ufologico della questione 😉

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