Le implicazioni geopolitiche degli UFO

Cosa sono gli oggetti misteriosi ripresi dalle telecamere all’infrarosso montate sui jet della Us Navy? Possono essere velivoli segreti prodotti dagli Stati Uniti o da nazioni avversarie ? Quale tecnologia c’è dietro queste meraviglie? Che minaccia possono costituire? Sono in grado di modificare l’assetto geostrategico attuale? E soprattutto: cosa ancora non ci è stato detto? Tutte domande legittime, che una dopo l’altra si pone un articolo scritto da Franc Milburn, ex ufficiale dell’Intelligence, per il Begin-Sadat Center for Strategic Studies (BESA), un think tank indipendente con sede in Israele e specializzato in ricerche di rilevanza strategica per il Medio Oriente.

UN MEZZO AEREO SCONOSCIUTO AGGANCIATO DALLA TELECAMERA DI UN JET DELLA NAVY

UN MEZZO AEREO SCONOSCIUTO AGGANCIATO DALLA TELECAMERA DI UN JET DELLA NAVY

Nello studio intitolato “La Task Force sugli UAP del Pentagono” ( https://besacenter.org/mideast-security-and-policy-studies/uap-task-force/ ) l’autore si pone l’obiettivo di mettere in evidenza tutte le informazioni provenienti da insider del Dipartimento della Difesa americano, da scienziati e da materiale declassificato. Cinquantasei pagine di interviste, citazioni, mail, documenti, analisi  utili per fare un po’ di chiarezza sulla questione. Punto di partenza, proprio l’unità speciale creata per indagare sui fenomeni aerei non identificati (UAPTF la sigla in inglese) sotto la direzione dell’Intelligence della Marina. Già questo- dice Milburn- è un fatto significativo, visto che era sempre stata l’Air Force, in precedenza, ad occuparsi dell’argomento. L’USAF sarebbe stata esautorata per come ha condotto le sue indagini- impantanate dentro migliaia di pagine di progetti e commissioni create ad hoc per insabbiare tutto. Insomma, missione fallita.

Ora- come ha indicato lo scorso giugno la Commissione Intelligence del Senato nella sua inusitata richiesta- tutti i dossier relativi agli UAP , indipendentemente da chi li abbia raccolti, devono confluire nella Task Force della Marina per essere poi resi pubblici. Una possibilità che diventa sempre meno probabile man mano che la scadenza (il 31 gennaio 2021) si avvicina, considerando le priorità della sicurezza nazionale e le  caratteristiche  mostrare da questi mezzi sconosciuti. Capaci di “camuffarsi” da comuni aerei, se vogliono, ma non in grado di produrre un normale “effetto Doppler”: anzi, risulta inverso visto che le onde elettromagnetiche emesse si propagano al contrario, con i picchi che si restringono anziché allargarsi. Un elemento che confermerebbe le teorie del fisico teorico Jack Sarfatti sull’utilizzo di metamateriali e di antigravità, che permetterebbero al famoso “Tic-Tac della Nimitz” di occultarsi a suo piacimento e gli darebbero quegli apparenti mutamenti di forma.

LO STESSO OGGETTO, RIPRESO IN MOMENTI DIVERSI, NEL VIDEO GIMBAL

LO STESSO OGGETTO, RIPRESO IN MOMENTI DIVERSI, IN UN VIDEO DEL 2015

Ma questa tecnologia “esotica” è americana, di un’altra potenza straniera o addirittura è di provenienza extraterrestre? Un interrogativo avanzato anche da Marco Rubio, a capo della commissione del Senato, per il quale “se fosse qualcosa di esterno al pianeta potrebbe essere persino meglio che non scoprire di essere stati scavalcati dalla Russia o dalla Cina”. L’autore annota che questa eventualità, considerata dai più una assurdità, ora non viene nemmeno più esclusa da parte del mondo accademico. «Tendo a focalizzarmi sui cavalli, prima che sulle zebre, se sento il rumore di zoccoli- gli ha detto Lani Kass, docente e ricercatrice  del Mitchell Institute for Aerospace Studies- ma tengo la mente aperta. Non rifiuto a priori gli ET, è idiota dare per scontato che gli umani siano l’unica specie intelligente della galassia». Un’affermazione inimmaginabile  fino a poco tempo fa da parte di una scienziata.

A rendere il Tic-Tac e i suoi fratelli davvero speciali sono 5 elementi: l’accelerazione istantanea, la velocità ipersonica, la bassa osservabilità, la portanza positiva e la capacità di muoversi indifferentemente in acqua e aria. Chi ha letto il libro “UFO-Parlano i piloti” che ho scritto con Alberto Negri sa già di cosa stiamo parlando. Ciò rende questi veicoli qualcosa che va al di là delle attuali possibilità dei mezzi aerei più sofisticati, almeno di quelli che conosciamo: possono subire accelerazioni di centinaia o migliaia di G senza alcuna conseguenza, raggiungono velocità ipersoniche senza causare il classico “boom” o surriscaldarsi,  tanto che una ricerca scientifica condotta da alcuni fisici (Kevin Knuth, Robert Powell e Peter Reali) sostiene che nello spazio tali oggetti potrebbero coprire distanze interstellari nel giro di giorni o settimane. «Tutte ragioni importanti perché gli scienziati studino seriamente e comprendano questi oggetti», chiosano gli studiosi.

IL LIBRO "UFO-PARLANO I PILOTI" ANCHE L'INTERVISTA AL FISICO HAL PUTHOF

NEL LIBRO “UFO-PARLANO I PILOTI” L’ANALISI DEI VIDEO DEL PENTAGONO

Idea condivisa dal loro collega Eric Davis, che ha a lungo lavorato con Hal Puthof e Robert Bigelow (entrambi coinvolti nelle ricerche promosse dal programma segreto del Pentagono AATIP): lo scienziato ha confermato all’autore che quel programma è andato avanti, con altre sigle, anche dopo il 2012. Davis è anche stata la fonte del New York Times a proposito dei rottami recuperati da luoghi di presunti crash di UFO. Lo aveva già ammesso pubblicamente Luis Elizondo (ex direttore dell’AATIP e ora personaggio di primo piano di To The Stars Academy), dopo lo ha ammesso il fisico: il governo degli Stati Uniti e alcuni gruppi privati sono in possesso di questo materiale definito “off-world”, non di questo mondo, non prodotto sulla Terra- ve ne abbiamo parlato nel blog nei mesi scorsi. Emerge qui un elemento interessante: secondo Davis la gran parte del Governo non ne è a conoscenza perché l’argomento è super-segreto e solo chi ha un buon motivo per essere informato lo è.

Torna insomma la storia dei compartimenti stagni tra le diverse agenzie che impedisce la circolazione dei dati e quindi di avere una visione unitaria del fenomeno, già lamentata da Chris Mellon, altra figura di spessore del mondo dell’intelligence americana e ora consulente di TTSA. Lo scienziato- riporta sempre Milburn- ritiene che quella tecnologia superi tutte le capacità tecnologiche e ingegneristiche sviluppate dagli esseri umani. Ecco perché non si può sottovalutare la potenziale pericolosità di quegli AAV- una sigla che in inglese corrisponde sia a Veicoli Aerei Anomali sia a Veicoli Aerospaziali Avanzati. Così più avanzati dei nostri aerei più sofisticati, che se decidessero di diventare aggressivi “noi saremmo fregati”, dice Davis. Il già citato Sarfatti non esita a parlare delle “armi gravitazionali ad alta frequenza” del Tic-Tac come potenziali “distruttrici di pianeti”.  Queste vibrazioni sarebbero anche responsabili delle lesioni riscontrate nel corso della storia dell’ufologia in alcuni testimoni oculari di incontri ravvicinati.

IL FISICO TEORICO JACK SARFATTI

IL FISICO TEORICO JACK SARFATTI

Un problema segnalato in passato sia dai servizi segreti inglesi in un report del 2000 declassificato sia dai loro colleghi russi nel documento noto come “Minaccia 3”. Nello stesso tempo però il fisico teorico di lontane origini italiane si dice sicuro di poter replicare, nel giro di pochi anni, quella tecnologia se dotato dei fondi necessari. Gli AAV avvistati dai jet della Marina per lui sono guidati da Intelligenze Artificiali Coscienti che arrivano dal futuro. L’ipotesi futuristica è  condivisa dall’antropologo biologico Michael Masters, arrivato a questa conclusione perchè gli Alieni descritti dai testimoni hanno spesso caratteristiche che li collocano nella linea evolutiva dell’uomo: sono come probabilmente saremo noi tra migliaia o milioni di anni. E forse, i nostri lontani discendenti sono qui per scoprire la loro preistoria, sfruttando la loro capacità di viaggiare nel tempo.

Proprio come il professore del Montana ha spiegato durante l’8° Meeting “Figli delle Stelle” che si è svolto in contemporanea con il 21° Congresso Ufologico del GAUS lo scorso 15 novembre dal titolo “UFO: Back to the Future”. Un evento in live-streaming senza precedenti, in tre diverse lingue, che ha visto la partecipazione- tra gli altri prestigiosi relatori- proprio di Michael Masters e di Jack Sarfatti. E ne è stato protagonista indiretto anche Chris Mellon, al centro della mia presentazione su UFO e Intelligence che potete rivedere a questo link: https://youtu.be/qIeAWMwtyhE La ricerca di Milburn, in effetti,  prende in esame molti dei concetti che abbiamo affrontato nel convegno e questo è un motivo di soddisfazione in più per noi: lo studio dell’analista del BESA è infatti posteriore (è stato postato il 30 novembre), prova che abbiamo centrato i temi più caldi del momento anticipandoli al pubblico italiano.

JGO HAN INTERVERRÀ ALL'EVENTO "UFO: BACK TO THE FUTURE"

IL 27 DICEMBRE, LA REPLICA DI “UFO: BACK TO THE FUTURE”

Il convegno in diretta di Extremamente e del GAUS ha registrato oltre 2800 contatti. Molte persone però- per impegni o per altri motivi personali- se lo sono perso. Ecco perché abbiamo deciso, già nelle scorse settimane, di riproporre i singoli interventi dei relatori intervenuti su GAUSTube, il canale Youtube del GAUS. Ma adesso, come speciale regalo di Natale, sta per arrivare l’intera replica dell’evento ufologico dell’anno: domenica 27 dicembre lo potrete rivedere in forma integrale- un’occasione da non perdere- sempre all’indirizzo https://www.youtube.com/GausTube.

L’articolo prodotto per il Centro Begin-Sadat prosegue con molte altre domande al momento senza risposta. Da quanto tempo il governo americano possiede questi veicoli “non di questo mondo”? Dove e come li ha recuperati, da dove provengono, chi li pilotava, l’equipaggio era vivo o morto? Chi è al corrente del segreto e chi ha coperto queste informazioni? La diffusione delle notizie da parte di To The Stars Academy è divulgazione o disinformazione? Interrogativi che gli appassionati della materia si pongono da tempo, ma che ora sembrano interessare anche chi- fino a oggi- si è occupato di rapporti internazionali, sicurezza, strategia geopolitica. È evidente il motivo: la tecnologia del Tic-Tac cambierebbe radicalmente gli equilibri mondiali e l’esercito che la detenesse sarebbe il più potente al mondo. E se fosse la Cina, che ha già annunciato che entro il 2049 sarà la prima potenza militare al mondo? Ecco perché gli UFO, gli UAP, gli AAV per le  agenzie di Intelligence sono tutto fuorché un argomento su cui ridere e scherzare.

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