Le unità speciali inglesi pronte per un’invasione aliena?

Scenari da “Guerra dei mondi” o forse meglio da “Independence Day”: un manipolo di eroici combattenti si oppone alla conquista della Terra da parte di una specie extraterrestre  particolarmente aggressiva. Lo abbiamo visto mille volte al cinema o in tv. Ma pare che questa eventualità- pura fantascienza, verrebbe da dire- sia stata invece seriamente presa in considerazione dai Governi. Una prova sarebbe lo scoop del Daily Star, un tabloid inglese che sostiene di aver ricevuto confidenze scottanti riguardo un piano di intervento in caso di invasione aliena.

UN'IMMAGINE-SIMBOLO DAL FILM "INDEPENDENCE DAY"

UN’IMMAGINE-SIMBOLO DAL FILM “INDEPENDENCE DAY”

Stando a quanto afferma il quotidiano, i componenti dell’unità speciale delle forze armate di Sua Maestà si sarebbero addestrati insieme agli omologhi americani per essere pronti in caso di un ipotetico attacco proveniente dallo spazio. Stiamo parlando dello Special Air Service, soprannominato anche “The Regiment”- il Reggimento- il principale corpo speciale dell’esercito britannico, creato durante la Seconda Guerra Mondiale in Nord Africa per contrastare le truppe dell’Asse. Dagli anni ’70 del secolo scorso, questo gruppo selezionato di militari è stato il primo al mondo a operare in funzione antiterrorismo per il salvataggio degli ostaggi. Storicamente ne fanno parte volontari provenienti dalla Royal Marine o dai paracadutisti, sottoposti a un addestramento lungo e impegnativo. Sono tuttavia pochi i dettagli che trapelano, visto che la maggior parte delle informazioni relative al SAS risulta altamente classificata.

LE FORZE SPECIALI BRITANNICHE IN AZIONE

LE FORZE SPECIALI BRITANNICHE IN AZIONE

Ma grazie a “gole profonde” all’interno di questa élite militare o comunque ad essa vicina, l’articolo afferma che del “Reggimento” fa parte anche un’unità per progetti speciali, composta da una ventina di soldati, in grado di affrontare “minacce alternative” tra le quali rientrerebbero anche gli Alieni. Una fonte anonima avrebbe infatti dichiarato: «Il SAS deve essere pronto a fronteggiare qualsiasi minaccia. Ciò include tutto, dal terrorismo alle armi biologiche, ovvero quando si verifica una contaminazione deliberata con un virus mortale, fino a una forma di vita aliena. So che può sembrare assurdo, ma il SAS si allena per fermare qualsiasi pericolo».  Certo, immaginare venti Rambo che salvano il mondo da soli lascia quanto meno perplessi: cosa potrebbero fare pochi uomini, per quanto ben addestrati, di fronte anche a una singola astronave extraterrestre iper tecnologica?

Forse le truppe speciali della Regina puntano sull’effetto sorpresa. Infatti la gola profonda ha spiegato come interverrebbero: «Possono usare una gamma di armi non letali, una delle quali consiste nello sparare una schiuma che ricopre l’obiettivo e si indurisce all’istante, impedendogli di muoversi».  Insomma, bloccherebbero gli ET con una sorta di cemento a presa rapida… Un’altra voce anonima riportata dal Daily Star ha aggiunto:«Molte persone credono che esista la vita su altri pianeti. Persino Einstein nel 1920 disse:”Perché mai la Terra dovrebbe essere l’unico mondo capace di sostenere la vita?”.  Se lo pensi, allora devi ammettere che la vita aliena potrebbe costituire una minaccia e devi avere un piano. Nessuno ne parla pubblicamente perché sembra una follia, ma ha senso».

I GOVERNI SI STAREBBERO PREPARANDO A UN'INVASIONE ALIENA

I GOVERNI SI STAREBBERO PREPARANDO A UN’INVASIONE ALIENA…

In fondo, non è forse per motivi di “sicurezza nazionale” che tutte le informazioni relative ad inspiegabili avvistamenti UFO- tradizionalmente associati a visitatori di altri mondi- sono state sistematicamente nascoste o negate dai Governi? Lo ha fatto l’allora premier inglese Wiston Churchill, nel 1957, ordinando all’Intelligence di mantenere segreto l’incontro tra un pilota della RAF e un misterioso oggetto volante, per evitare “un attacco di panico di massa”. Lo hanno fatto i vari servizi segreti che per decenni negli Stati Uniti si sono occupati dell’argomento- risibile, agli occhi dell’opinione pubblica, ma serissimo all’interno dei loro dossier Top Secret. File che adesso- chissà- potrebbero venir aperti e i loro contenuti essere resi pubblici, se verrà soddisfatta la richiesta in merito presentata insieme all’autorizzazione del budget per l’Intelligence all’interno della legge di bilancio per il 2021.

La Commissione del Senato- lo ricordiamo- dà sei mesi di tempo dall’approvazione della legge per rendere disponibili tutti i dati relativi agli UAP/AAV (ovvero i Fenomeni Aerei non Identificati e i Veicoli Aerospaziali Avanzati o Veicoli Aerei Anomali) raccolti da qualsivoglia agenzia governativa, con ogni strumento di intelligence possibile (dai radar ai satelliti, fino all’attività umana) e convogliati dalla UAPTK, la Task Force sugli UAP di recente creazione. Tra gli studiosi della materia c’è fibrillazione e grande attesa. Da noi, il Centro Ufologico Nazionale guidato da Roberto Pinotti e il Consiglio della Federazione Internazionale di Studi Avanzati presieduto da Vladimiro Bibolotti con un comunicato congiunto hanno espresso l’auspicio che la nuova amministrazione americana possa dare “un deciso impulso al processo di riconoscimento e legittimazione della fenomenologia UAP/UFO. La coltre di segretezza e discredito non ha oggi alcuna giustificazione”.

IL SENATO USA VUOLE TUTTE LE INFORMAZIONI SUGLI UAP

IL SENATO USA VUOLE TUTTE LE INFORMAZIONI SUGLI UAP

La speranza è che il nuovo responsabile della National Intelligence dia seguito a quanto richiesto dai senatori. Ma le chance sono minime alla luce di varie considerazioni. Innanzitutto, la Commissione stessa ha indicato la possibilità di inserire un allegato classificato che-per sua natura-non potrà essere divulgato: un’ottima via d’uscita  per il capo dell’Intelligence. Secondo, un altro alibi perfetto arriva dalle implicazioni strategiche e di sicurezza nazionale legate agli Oggetti Volanti Non Indentificati-potenzialmente prodotti dalla tecnologia di una nazione avversaria oppure prototipi sviluppati da segretissimi laboratori americani: simili eventualità precluderebbero discussioni pubbliche. Terzo, ammesso e non concesso che sia vera l’ipotesi più pazzesca, ovvero che quei velivoli incredibili siano “non di questo mondo”, nessuno lo ammetterà mai:  chi si assumerebbe la responsabilità di rivelare una tale scioccante realtà? Molto meglio negare, smentire e continuare a operare nell’ombra.

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